Di fronte a un simile panorama, sono rimasta impressionata ma anche affascinata. Quel giorno di fine febbraio, un grosso masso roccioso ed il suo seguito si è staccato dalla rupe di San Leo e si è sdraiato sulla valle. Chissà quante cose sono successe dentro quella roccia prima di quel momento. Mi sono ricordata che tutto fa parte di un meraviglioso mistero vivente dove nulla è come sembra. Era passato qualche giorno dal "crollo", ed ero passata a prendere una mia amica per fare un giro. Era domenica: dove andiamo? Mi ha chiesto lei. A San Leo! Ho risposto, voglio vedere la roccia che si è staccata. Appena arrivate ci siamo resi conto che la nostra non era un'idea originale: una fila di macchine sfilava lentamente davanti alla rupe di San Leo, tanti scendevano per fare foto. Anche noi. All'inizio mi sono sentita un po' come quelli che andavano al Giglio a vedere la Concordia semi-affondata, ma poi mi sono ricreduta: nessuno si era fatto male con il ...
"Non smettere mai di cercare, di andare oltre, di creare orizzonti, dentro e fuori di te"