Ero piccola ma amavo già scrivere, come sfogo, come rifugio. Successe che qualcuno sospettò che fossero i miei genitori a scrivere i miei temi scolastici (😃)... oggi a distanza d'anni mi crogiolo in quello che era un complimento indiretto: ero avanti! Almeno nella scrittura! Ho continuato a scrivere: i diari dell'infanzia e dell'adolescenza. Speranze, sogni e lacrime sulla carta su cui scorreva la mia scrittura irregolare con penne di vario colore, nel senso che ho sempre scritto indifferentemente con blu o nero, mai con la matita (non amo il suo "sbiadire"). E poi il lavoro, collaborazioni con riviste e giornali, blog, e la scrittura che diventa marketing, che si adatta ai social, al mio lavoro. Fortunata mi sento ad aver l'ardire di manovrare una materia così duttile come la parola. E mai ho smesso di scrivere altro, altro dal "dovere" che poi è sempre stato anche piacere... Non ricordo quando è successo di preciso, ma c'è stato un momento in ...
"Non smettere mai di cercare, di andare oltre, di creare orizzonti, dentro e fuori di te"