In questa estate ho ascoltato il mare in tutte le sue forme: sereno, arrabbiato, imbronciato, annoiato, allegro. L'ho amato sempre, e sempre ho sentito il desiderio e il bisogno di immergermi nelle sue acque. Ho abbracciato con gli occhi il suo orizzonte, accarezzato le sue onde, scrutato i suoi fondali in condizioni non sempre limpide. Ci sono stata sempre, in quel mare.
Allora oggi mi chiedo: forse è così anche con le persone?
Forse è la stessa cosa che facciamo con le persone che amiamo o che, probabilmente, facevamo e che ad un certo punto (a volte) abbiamo smesso di fare. Oppure qualcuno ha smesso di farlo con noi.
Cosa? esserci, sempre, ascoltare, sempre, amare, in ogni condizione.
A tutti i costi, immergersi nell'altro, scrutarlo in profondità, anche con il cuore mosso, l'animo in fiamme, o, peggio, spento.
Sì, questo è il comando che mi do, oggi, alla vigilia dell'autunno: fare con le persone come si fa con il mare.
Farlo anche con i sogni, i progetti, le strade in cui mi trovo: esserci, attenta e autentica.
Amare ogni attimo, ogni centimetro, in profondità, ogni segmento di vita.


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