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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Sul Natale personalmente mi faccio delle domande pazzesche, e voi?

Chissà come sarà il Natale di chi non è più con noi su questa Terra? Ogni tanto in questi giorni me lo chiedo. E' il secondo anno senza mio padre, il secondo albero che non addobba, il secondo presepe che non allestisce (lui che era maestro di entrambi!), e una quantità imprecisata di torrone, panettone e cioccolato che non condivide con noi. E tutto il resto. Oggi più dell'anno scorso mi chiedo questa cosa: com'è il suo Natale ora? Esiste un Natale? Esiste lui così come lo conoscevo? Che cosa pensa vedendoci tra acquisti e mascherine? Ci vede? Sappiamo che è impossibile indagare il mistero dell'Aldilà con un post di un blog, ma se nemmeno tentassimo di dare forma agli enigmi interiori, allora credo che ci atrofizzeremmo, forse diventeremmo dei cactus, pieni di spine... ma senza fiori così belli, come solo il cactus vero sa fare! Dunque, di ritorno da questa mia divagazione, mi chiedo: com'è il Natale di chi ci guarda da lassù? E poi subito dopo mi chiedo: coloro ch...

Storia dignitosa di piccole goccioline di pensiero

Nell'eco di qualcosa che hai perso. Nel vuoto che non si riempie, in cui tutto continua a scorrere senza che nulla rimanga. Nella cosa rotta che non si ripara, che non si butta via ma che non serve più a nulla. Nel persistere di ciò che non chiediamo e nella mancanza arrogante di ciò che desideriamo. Nell'immobilità di un grigiore muto, inamovibile e ostinato, senza l'eleganza e la consolazione del silenzio. In tutto ciò, mi chiedo cos'è la vita, che forma assume nel suo essere sempre presente? Me la immagino così: come goccioline di vapore che rimangono sospese nell'aria o appoggiate ad ogni millimetro di cose, di fatti, di luoghi. Sono ovunque, in mezzo a rovine insignificanti e senza dignità, nei freni a mano dei sogni, nelle grinze di sentimenti antichi, nelle code dei ricordi, negli abissi della paura, nelle mappe sbiadite in cui ci perdiamo. Queste goccioline sono la nostra mente: è il pensiero presente in ogni tempo. Senza sosta insiste su tutto. La vita è qu...

Quel magnifico giorno in cui tutto è marcio e non ti trovi più

I giorni cadono come foglie morte, le cose cambiano come sotto ad un fiume in piena senza interpellarti, oppure piano, quasi marciscono, come sotto l'azione di qualcosa di lento e malefico. Qualcosa che ti fa sembrare tutto uguale, e invece no, tutto peggiora, nel senso che si spegne, sfiorisce. Ci sono attimi che apri gli occhi e capisci che razza di brutta cosa sei diventata, anzi non capisci proprio, nel senso che non riesci a definirti. Ti cerchi, allo specchio o nel suono della tua stessa voce, ma non ti trovi. Poi, sgomento, ti rendi conto che non sai neanche come cercarti, perchè non sai cosa cercare, non sai chi sei. Cosa sei. Ecco perchè tutto è marcito. Ecco perchè i giorni si sono putrefatti sotto ai tuoi occhi, il tempo è un mattone che ti schiaccia giorno dopo giorno, li hai tutti in testa quei mattoni. Cavolo, sei bravo, almeno li tieni in equilibrio, sono così tanti! Eh no, sono tutti dritti in colonna quei mattoni perchè qualcuno (o qualcosa) li ha cementati e perch...