Il VIOLA: attendere cambiando Adoro il colore viola e mi è sempre piaciuto notare come nella società esso sia odiato o amato, non ci sono vie di mezzo quando si parla di questo colore. Eppure pare essere il re della "terra di mezzo", di un luogo in cui si attende in mezzo a mille sollecitazioni. Colore che "porta sfortuna" sul palco scenico o colore della sapienza in quanto unione di rosso (l'umanità di Cristo) e di blu (la sua divinità)? Entrambi! Diciamo che i contesti di riferimento sono alquanto diversi e che tutto, come sempre, è collegato! Il viola è da sempre, in ambito religioso-cristiano, il colore della Quaresima, il periodo in cui si attende la resurrezione di Gesù dopo la sua morte. E' quindi allo stesso tempo il colore del lutto (è infatti dominante anche nei riti funebri) ma anche dell'attesa di un ritorno della vita. Indica quindi un periodo di aspettativa-trasformazione. Il motivo per cui è odiato/sconsigliato (ma molto meno del passato!...
"Non smettere mai di cercare, di andare oltre, di creare orizzonti, dentro e fuori di te"