Devo dire la verità, a me viene facile: la mia comfort-zone mi evita da sempre! Mi respinge, mi ripudia!
Ma che cos'è davvero questa comfort-zone? Credo sia tante cose, inimmaginabili, e secondo me si traveste spesso per non farsi riconoscere. E' un punto nel passato, è un'area di casa, è un luogo del tuo cuore, è il perimetro della tua personalità, è quei "no" di cui vai orgogliosa, è quella meta che non raggiungi testardamente, è il tuo sempre rispettoso modo di fare, il tuo "innocente-trasparente" modo di essere. E' il modo che hai da sempre perchè "sei fatta così".
Che forma ha la tua zona di comfort? Dove sosta solitamente? Subito dietro le tue spalle o dentro gli occhi, innescato direttamente nell'iride?
E che voce ha? Quella del fastidio perchè non fa per te, della scocciatura nel tuo piano perfetto, del rumore nel tuo pacifico silenzio, quello della presenza nel tuo deserto costruito con attenzione. La zona di comfort, di cui si parla tanto e che ci teniamo stretta lungo gli anni, ha una cosa da insegnarci: il fantastico modo con cui cambia forma e sostanza, adattandosi al nostri esistere, come una nostra seconda pelle che sembra nostra, che sembra noi. La vedi? La senti? Ci fai amicizia? Sta dalla tua parte? E tu dove sei? Io continuo a cercarmi, e tu?
Miriam

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