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Euro 2012. Il massacro dei cani in Ucraina, spegniamo la tv per almeno 5 minuti?


Gli attesi (non da tutti) Europei di calcio sono arrivati. Le partite sono in corso in questi giorni e come sempre attirano davanti alla televisione folle di italiani. Anche chi solitamente non segue il calcio, quando scende in campo la nazionale, si trasforma in tifoso e si emoziona davanti allo schermo. Io ero una di quelle, ricordo diversi campionati mondiali ed europei trascorsi con gli amici a tifare Italia e poi – in caso di vittoria – a festeggiare rumorosamente. Ricordo bene la sera in cui mi trovai sul lungo mare di Rimini insieme a centinaia – forse  migliaia – di persone festanti per la vittoria ai mondiali dell’Italia, correva l’anno 2006.
Quei tempi sono molto lontani, almeno per me. Sarà la crisi, saranno gli scandali legali al mondo del calcio che sono emersi negli ultimi anni, saranno la mia coscienza e percezione mutate, saranno gli anni che mi si ammucchiano addosso.. Ma non provo più il brivido della sfida italiana sul campo da calcio. A tutto questo si è aggiunto un fatto tragico che ha messo ancora più in ombra questo già opaco (secondo me) Europeo: l’assurda mattanza dei cani randagi in Ucraina.
Il web – e anche la televisione (ma in maniera minore, come sempre) – riporta immagini e video di questo atto criminale che si è consumato negli scorsi mesi in Ucraina, probabilmente ancora in corso. Per dare un’immagine “più pulita” durante gli Europei di calcio, le autorità locali hanno sterminato in maniera cruenta migliaia di cani randagi, uccisi con l’uso di fucili o di veleno, spesso bruciati vivi. Cadaveri di cani sono stati fotografati e ripresi lungo le strade, nei campi o ammassati nei cassonetti, uno spettacolo raccapricciante che di certo non ha migliorato l’immagine dell’Ucraina, anzi, ha evidenziato il basso grado di umanità che spesso si manifesta ancora oggi su questa terra.
Per arrivare a questa conclusione, non era necessario lo sterminio dei cani randagi, ma è un tassello in più che va a comporre il puzzle vergognoso della violenza umana.
Si tratta di un altro terribile episodio della storia umana che mostra come gli esseri viventi indifesi – in questo caso i cani – che non fanno del male a nessuno e che al massimo testimoniano un problema da risolvere (il randagismo è un problema non nuovo in Ucraina, e non solo), vengono semplicemente eliminati. Probabilmente, mancavano i fondi per ospitare in strutture adeguate i tanti randagi presenti nelle città, così, visto che il Campionato si avvicinava, la soluzione più facile è stata quella di compiere un massacro.
Per questo motivo l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  propone a tutti gli italiani un gesto simbolico: spegnere la televisione per cinque minuti dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, durante tutte le partite della nostra nazionale.
Qualcuno lo farà? Io personalmente non guarderò per niente le partite di questo Europeo.
Probabilmente mi si dirà che non serve a nulla, ma a me serve.. Serve a non sentirmi complice di una tragica situazione che non approvo, anche se non dipende direttamente da me.
Chi invece desidera vedere le partite di questo Europeo, potrebbe almeno scegliere di rinunciare solo a cinque minuti di partita, facendo così un gesto simbolico importante, soprattutto se unito a tutti coloro che lo faranno. Ne deriverebbe un calo di ascolti che averebbe la voce della protesta contro questo assurdo massacro.

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