"In uffici che sono anguste celle d'insetti lo schiavo moderno operosamente lavora per bisogno, non per passione. La manipolazione all'interno della neuroprigione è perfetta, direi geniale, consiste nel far credere a uno schiavo - il quale per sopravvivere deve lavorare otto ore al giorno arricchendo qualcuno che si trova in cima alla piramide - di essere un "uomo libero" che esercita il suo diritto al lavoro. Far percepire la prigionia come un diritto... questo è stato il vero capolavoro d'ingegneria psichica. Folle che manifestano nelle piazze per il loro diritto a essere schiave... questa è la pazzia invisibile"
(Salvatore Brizzi)
Questo pezzo del libro "La Rinascita Italica" mi ha fatto venire in mente certe promesse elettorali di questo periodo. "Creare sviluppo e occupazione!", frase che suona un po' in tutte le bocche dei vari candidati a qualche poltrona, di qualsiasi livello si tratti.... ecco, allora ho pensato a quanto citato sopra: davvero sono convinti che le cause dell'insoddisfazione dilagante siano la mancanza di un lavoro da operaio o impiegatizio? O il fatto che i negozi chiudono? ... Anche i grossi centri commerciali - dove centinaia di dipendenti dipendono in tutti gli orari possibili! - sono in "crisi"... tutto sta crollando, o, più lentamente, afflosciandosi.
Ammiro le persone che - si spera senza mire personali - si mettono in gioco con l'intenzione di migliorare la vita della comunità... ma mi chiedo: si cerca di capire davvero questa "crisi"? si è compreso che la crisi economica è solo una superficiale conseguenza di un cambiamento molto più profondo? E che è solo guardando oltre, verso nuovi (e allo stesso tempo originari) modi di vivere e di pensare, che si può davvero migliorare la propria e l'altrui vita? La risposta ai problemi attuali non è nel sistema che li ha generati.
Perchè mai le persone dovrebbero continuare a consumare di tutto? Perchè mai, dopo decenni, si dovrebbe continuare ancora a produrre cose?
Non so, non ho la ricetta magica per far sparire i problemi, e anzi, questi servono per essere navigati e superati ma ho l'impressione che, nei luoghi dove si prendono le "decisioni", non si guardi dalla parte giusta...
Altrove.. a dire la verità, qualcosa sta cambiando, dentro certe persone e in certi gruppi ristretti che condividono una nuova visione di vita... e poi, tra mille difficoltà, la propongono anche agli altri.. a chi, con le antenne dritte, capta un segnale diverso.. che non viene nè dalle tv nè dalla maggior parte degli spalti elettorali.
L'uomo davvero libero non ha l'ambizione di trovare un lavoro a tempo indeterminato in un ufficio! Lo sappiamo bene, da sempre! Ciò che spinge a farlo è il bisogno, è la paura di rimanere senza soldi, di non mantenere se stesso e la propria famiglia. Questo ragionamento è comprensibile ma non funziona più, non dà più gli effetti desiderati... e non è colpa della crisi! la crisi non è una causa, la crisi economica non esiste! Quello che c'è è la crisi di un sistema di vita-pensiero che trasformandosi sta forzando la propria gabbia, e la sofferenza e lo smarrimento sono dati dalla resistenza che noi opponiamo a questo cambiamento.
Mi ci metto dentro anche io, con tutte e due i piedi! Faccio diversi lavori per riuscire ad andare avanti, non senza momenti di smarrimento ma da qualche tempo sento che qualcosa sta cambiando, dentro e (di conseguenza) fuori di me: ci sono altre persone che sentono che l'attuale sistema socio-economico sta crollando e che è inevitabile. E quindi? E quindi, invece di lottare per ricostruire una cosa che non può più funzionare... occorre trovare dentro di sè il coraggio di dar forza ai propri pensieri, a quel seme di cambiamento che molti già sentono di avere dentro.. e che ogni giorno cercano di innaffiare il meno possibile per non dar fastidio al sistema barcollante che ancora in tanti cercando di salvare, come se fosse l'unico possibile! In tanti - e a volte anche io - cercano di adattare il proprio rivoluzionario pensiero alla realtà esterna, cercando compromessi, evitando giudizi troppo pesanti! E' tutto questo che tiene in piedi la nostra prigione! E' la nostra prigione interna che tiene in piedi quella esterna!
Perchè sono così rare, se non assenti, nei programmi elettorali, parole come pace, amore, fratellanza, felicità?.. Perchè sono viste come parole e basta, non abbastanza forti e concrete per essere ... votate! E infatti in tanti diffiderebbero di un politico che parla di amore e di fratellanza, e magari anche di anima! ... ummm: in tanti? Siamo sicuri?... forse meno di quanto crediamo, ma comunque la maggior parte... E quindi nei programmi elettorali i grandi assenti sono i valori dell'anima e dentro ci troviamo i soliti valori da schiavi, mascherati da valori sociali e innovazioni!
C'è quindi una doppia responsabilità da parte di chi espone i problemi (cittadini-votanti) e da parte di chi offre soluzioni: si misurano a vicenda, s'innescano compromessi sin dal primo giorno di campagna elettorale, anzi da molto prima..
In parole povere: il sistema attuale (formato da persone e da tutte le loro forme pensiero) espelle ogni tentativo di reale cambiamento... tempi prematuri per proporre alle "masse" una nuova visione? Forse, ma non è tanto il tempo ad essere prematuro, quanto le persone a non essere pronte, ognuno in modo diverso.. ognuno ha un grado di coscienza diverso dall'altro e segue la propria strada, anche se sembra che stiano tutti sulla stessa autostrada!... E' per questa ragione che, per il momento, il vero cambiamento sta avvenendo fuori dal sistema... ma c'è, e sta crescendo, qualcosa di nuovo è nato ed è in costruzione, e accoglie tutti coloro che lo vedono, guardando oltre le sbarre che hanno davanti.
Davvero, nel più profondo del loro cuore, i politici in corsa alle varie cariche, credono che la risposta ai problemi stia nel costruire scuole, mettere a posto strade, far aprire nuove aziende o attirare qualche turista in più? Haimè sì, la maggior parte ne sono convinti... e allora lasciamoli fare, e lasciamo che chi è d'accordo con loro continui a sperare.... Naturalmente grandi e piccini hanno il diritto di vivere in strutture sicure, ok... mi sembra ovvio... ma il lavoro grosso è da un'altra parte, non è all'esterno, è all'interno... Quindi, parallelamente a tutto ciò che succede attorno a noi, iniziamo a vivere a modo nostro, ascoltando la parte più profonda (l'unica vera!) di noi. Iniziamo a trasformare la nostra esistenza, dal primo momento in cui apriamo gli occhi al mattino... le cose cambieranno e nulla potrà fermare il nuovo che avanza, perchè sarà un nuovo con radici profondissime, sarà il germoglio di qualcosa che è dentro di noi da tanto tempo. Solo la connessione con la nostra verità più profonda potrà rendere veramente liberi, e quindi creare uomini in grado di costruire davvero la propria felicità, contagiando tutti. In questo modo possiamo essere certi che avremo presto persone vere e libere (nel senso più ampio del termine) alla guida dei popoli. Ma allora sì, che il rappresentante pubblico avrà un senso vero e utile: sarà una guida, un punto di riferimento di cui fidarsi! Non solo colui a cui ci si rivolge per le crepe sui muri e nelle strade! Allora sì che sorgeranno giuste domane e giuste risposte di saggezza!
Non è un cambiamento che si fa in un attimo, ma è un cambiamento già in atto e irreversibile.
Cosa c'è nel nostro nucleo più profondo? Proviamo ad ascoltarci, facciamo silenzio, mettiamo da parte le preoccupazioni: cosa c'è? cosa arriva? Io non ci credo che arrivino messaggi come "stipendio", "strade", "lavoro".... no arriva, altro, arriva tutto ciò che abbiamo sempre considerato astratto ma che invece ha un potenziale di concretezza immenso...
Sinceramente: può essere anche una brava persona, ma se quell'uomo che ho deciso di votare, vive dentro di sè mille compromessi personali, allora non potrà essere diverso nel suo ruolo pubblico, con tutta la buona fede che pensa di avere! Mi direte: chi non vive inquietudini interiori? Praticamente tutti, ecco perchè occorre il vero cambiamento, quello che parte da dentro.
Concludo con una frase di Franco Battiato: "L'evoluzione sociale non serve al popolo se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero" ('New frontiers')
Ecco alcuni libri che si potrebbero leggere per approfondire quanto scritto da me (in modo, forse caotico, ma sincero!)
Un abbraccio a tutti!
*Il potere di adesso (Echkart Tolle)
*La rivoluzione che stavamo aspettando (Claudio Naranjo)
*La rinascita italica (Salvatore Brizzi)
*Officina Alkemica (Salvatore Brizzi)
*Zero Limits (Joe Vitale)
*Infinito (Massimo Bianchi)
(Salvatore Brizzi)
Questo pezzo del libro "La Rinascita Italica" mi ha fatto venire in mente certe promesse elettorali di questo periodo. "Creare sviluppo e occupazione!", frase che suona un po' in tutte le bocche dei vari candidati a qualche poltrona, di qualsiasi livello si tratti.... ecco, allora ho pensato a quanto citato sopra: davvero sono convinti che le cause dell'insoddisfazione dilagante siano la mancanza di un lavoro da operaio o impiegatizio? O il fatto che i negozi chiudono? ... Anche i grossi centri commerciali - dove centinaia di dipendenti dipendono in tutti gli orari possibili! - sono in "crisi"... tutto sta crollando, o, più lentamente, afflosciandosi.
Ammiro le persone che - si spera senza mire personali - si mettono in gioco con l'intenzione di migliorare la vita della comunità... ma mi chiedo: si cerca di capire davvero questa "crisi"? si è compreso che la crisi economica è solo una superficiale conseguenza di un cambiamento molto più profondo? E che è solo guardando oltre, verso nuovi (e allo stesso tempo originari) modi di vivere e di pensare, che si può davvero migliorare la propria e l'altrui vita? La risposta ai problemi attuali non è nel sistema che li ha generati.
Perchè mai le persone dovrebbero continuare a consumare di tutto? Perchè mai, dopo decenni, si dovrebbe continuare ancora a produrre cose?
Non so, non ho la ricetta magica per far sparire i problemi, e anzi, questi servono per essere navigati e superati ma ho l'impressione che, nei luoghi dove si prendono le "decisioni", non si guardi dalla parte giusta...
Altrove.. a dire la verità, qualcosa sta cambiando, dentro certe persone e in certi gruppi ristretti che condividono una nuova visione di vita... e poi, tra mille difficoltà, la propongono anche agli altri.. a chi, con le antenne dritte, capta un segnale diverso.. che non viene nè dalle tv nè dalla maggior parte degli spalti elettorali.
L'uomo davvero libero non ha l'ambizione di trovare un lavoro a tempo indeterminato in un ufficio! Lo sappiamo bene, da sempre! Ciò che spinge a farlo è il bisogno, è la paura di rimanere senza soldi, di non mantenere se stesso e la propria famiglia. Questo ragionamento è comprensibile ma non funziona più, non dà più gli effetti desiderati... e non è colpa della crisi! la crisi non è una causa, la crisi economica non esiste! Quello che c'è è la crisi di un sistema di vita-pensiero che trasformandosi sta forzando la propria gabbia, e la sofferenza e lo smarrimento sono dati dalla resistenza che noi opponiamo a questo cambiamento.
Mi ci metto dentro anche io, con tutte e due i piedi! Faccio diversi lavori per riuscire ad andare avanti, non senza momenti di smarrimento ma da qualche tempo sento che qualcosa sta cambiando, dentro e (di conseguenza) fuori di me: ci sono altre persone che sentono che l'attuale sistema socio-economico sta crollando e che è inevitabile. E quindi? E quindi, invece di lottare per ricostruire una cosa che non può più funzionare... occorre trovare dentro di sè il coraggio di dar forza ai propri pensieri, a quel seme di cambiamento che molti già sentono di avere dentro.. e che ogni giorno cercano di innaffiare il meno possibile per non dar fastidio al sistema barcollante che ancora in tanti cercando di salvare, come se fosse l'unico possibile! In tanti - e a volte anche io - cercano di adattare il proprio rivoluzionario pensiero alla realtà esterna, cercando compromessi, evitando giudizi troppo pesanti! E' tutto questo che tiene in piedi la nostra prigione! E' la nostra prigione interna che tiene in piedi quella esterna!
Perchè sono così rare, se non assenti, nei programmi elettorali, parole come pace, amore, fratellanza, felicità?.. Perchè sono viste come parole e basta, non abbastanza forti e concrete per essere ... votate! E infatti in tanti diffiderebbero di un politico che parla di amore e di fratellanza, e magari anche di anima! ... ummm: in tanti? Siamo sicuri?... forse meno di quanto crediamo, ma comunque la maggior parte... E quindi nei programmi elettorali i grandi assenti sono i valori dell'anima e dentro ci troviamo i soliti valori da schiavi, mascherati da valori sociali e innovazioni!
C'è quindi una doppia responsabilità da parte di chi espone i problemi (cittadini-votanti) e da parte di chi offre soluzioni: si misurano a vicenda, s'innescano compromessi sin dal primo giorno di campagna elettorale, anzi da molto prima..
In parole povere: il sistema attuale (formato da persone e da tutte le loro forme pensiero) espelle ogni tentativo di reale cambiamento... tempi prematuri per proporre alle "masse" una nuova visione? Forse, ma non è tanto il tempo ad essere prematuro, quanto le persone a non essere pronte, ognuno in modo diverso.. ognuno ha un grado di coscienza diverso dall'altro e segue la propria strada, anche se sembra che stiano tutti sulla stessa autostrada!... E' per questa ragione che, per il momento, il vero cambiamento sta avvenendo fuori dal sistema... ma c'è, e sta crescendo, qualcosa di nuovo è nato ed è in costruzione, e accoglie tutti coloro che lo vedono, guardando oltre le sbarre che hanno davanti.
Davvero, nel più profondo del loro cuore, i politici in corsa alle varie cariche, credono che la risposta ai problemi stia nel costruire scuole, mettere a posto strade, far aprire nuove aziende o attirare qualche turista in più? Haimè sì, la maggior parte ne sono convinti... e allora lasciamoli fare, e lasciamo che chi è d'accordo con loro continui a sperare.... Naturalmente grandi e piccini hanno il diritto di vivere in strutture sicure, ok... mi sembra ovvio... ma il lavoro grosso è da un'altra parte, non è all'esterno, è all'interno... Quindi, parallelamente a tutto ciò che succede attorno a noi, iniziamo a vivere a modo nostro, ascoltando la parte più profonda (l'unica vera!) di noi. Iniziamo a trasformare la nostra esistenza, dal primo momento in cui apriamo gli occhi al mattino... le cose cambieranno e nulla potrà fermare il nuovo che avanza, perchè sarà un nuovo con radici profondissime, sarà il germoglio di qualcosa che è dentro di noi da tanto tempo. Solo la connessione con la nostra verità più profonda potrà rendere veramente liberi, e quindi creare uomini in grado di costruire davvero la propria felicità, contagiando tutti. In questo modo possiamo essere certi che avremo presto persone vere e libere (nel senso più ampio del termine) alla guida dei popoli. Ma allora sì, che il rappresentante pubblico avrà un senso vero e utile: sarà una guida, un punto di riferimento di cui fidarsi! Non solo colui a cui ci si rivolge per le crepe sui muri e nelle strade! Allora sì che sorgeranno giuste domane e giuste risposte di saggezza!
Non è un cambiamento che si fa in un attimo, ma è un cambiamento già in atto e irreversibile.
Cosa c'è nel nostro nucleo più profondo? Proviamo ad ascoltarci, facciamo silenzio, mettiamo da parte le preoccupazioni: cosa c'è? cosa arriva? Io non ci credo che arrivino messaggi come "stipendio", "strade", "lavoro".... no arriva, altro, arriva tutto ciò che abbiamo sempre considerato astratto ma che invece ha un potenziale di concretezza immenso...
Sinceramente: può essere anche una brava persona, ma se quell'uomo che ho deciso di votare, vive dentro di sè mille compromessi personali, allora non potrà essere diverso nel suo ruolo pubblico, con tutta la buona fede che pensa di avere! Mi direte: chi non vive inquietudini interiori? Praticamente tutti, ecco perchè occorre il vero cambiamento, quello che parte da dentro.
Concludo con una frase di Franco Battiato: "L'evoluzione sociale non serve al popolo se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero" ('New frontiers')
Ecco alcuni libri che si potrebbero leggere per approfondire quanto scritto da me (in modo, forse caotico, ma sincero!)
Un abbraccio a tutti!
*Il potere di adesso (Echkart Tolle)
*La rivoluzione che stavamo aspettando (Claudio Naranjo)
*La rinascita italica (Salvatore Brizzi)
*Officina Alkemica (Salvatore Brizzi)
*Zero Limits (Joe Vitale)
*Infinito (Massimo Bianchi)

Letto con molto piacere, anche se ho dovuto prima ...ripassarmi qualche libro. Se penso alla calata a picco del quotidiano che ora non nomino, mi viene in mente quel crocchio di pecore belanti che ormai lì scrive. Tu scrivi bene nel tuo e mi piacciono molto le tue idee sul blog. Sei una leonessa, forse come me. Lasciamo agli altri scopiazzare Internet. Ottima l'idea dei libri da suggerire. Scrivi più spesso, Sister!
RispondiEliminagrazie brother! ;)
EliminaMi è ritornato il prurito alle dita e quindi scrivo! Devo dire che un po' sei stato tu a spronarmi... ora scrivo un altro post legato all'attualità... so già che in tanti non condivideranno ma.... è qui il bello del.. confronto! Non è la linea dritta che fa crescere ma quella che si spezza e va da tutte le parti.. e se va bene.. forma una scala!!! buona giornata..
P.S. Ho letto il tuo ultimo post, confermo: hai uno stile strong e sweet allo stesso tempo, e sei dannatamente vero.. ciaooo