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Bellezza, remota ed eterna verità


Come si misura lo stato di benessere di una persona? Da quanta bellezza vede attorno a sé.
Nel mio “up&down” della vita sono giunta a questa conclusione: i momenti in cui sono consapevole di star bene, e respiro il “bene” della vita, è quando ne vedo la bellezza.
Fino a poco tempo fa, era una sensazione di cui non ero consapevole, magari di cui avevo letto in qualche libro... poi, gradualmente, l'ho riconosciuta e cerco di coltivarla.

A voi non succede? Io credo di sì, ed è quasi sempre nelle piccole cose che la bellezza ci coglie! Non è solo un modo di dire, è vero che la bellezza sta nelle piccole cose... anzi è più corretto dire che la bellezza è ovunque, dipende dalla nostra capacità di vederla... e sentirla.
Certo, perchè non solo gli occhi sono coinvolti in questo riconoscimento della bellezza.
Spesso tutto parte da un rumore. A me capita con il vento.

Mi trovo in cucina con la finestra aperta. Tutto tace, a parte i rumori della civiltà s'intende! All'improvviso arriva un rumore diverso: è irregolare e continuo allo stesso tempo, dolce e insistente insieme.. e soprattutto è naturale, è diverso appunto. Alzo gli occhi e vedo gli alberi e i loro rami, con tutta l'orchestra di foglie, agitarsi... è il vento, è la bellezza che entra nella mia vita in quel momento. O meglio, è il momento in cui, forse senza rendermene conto, ho lasciato la porta aperta alla bellezza. 
Ogni volta che accade mi sento sollevata da ogni incombenza pratica, mi sembra di ritornare alla realtà. Sì, come se la cosa che stavo facendo fosse meno reale della sensazione che mi provoca il vento, della sua visione attraverso il verde della natura. Come se la natura, il suo vento, la sua luce, fossero un portale verso qualcosa di più vero, di cui possiamo solo scorgere il riflesso.

Già il riflesso ci dona piacere, figuriamoci quanta forza ed energia ha la fonte di cui quel vento tra gli alberi è il riflesso. 
Oppure mi capita con la luce che si appoggia sulle cose, in certi momenti della giornata, soprattutto prima del tramonto. Quando la luce diventa brillante e tenue allo stesso tempo, sembra dirmi “basta, ora riposa, ora respira la fonte, la verità, ora il velo che hai davanti agli occhi è un po' meno pesante”. Il passo successivo, del vedere la bellezza, è sentirsi parte di essa, perchè credo fortemente che la bellezza non sia separata da noi, nulla è separato, se non nella nostra visione distorta e condizionata.

Questo secondo passo mi riesce un po' più difficile, ma a volte è successo, e quei pochi attimi sono sufficienti per continuare a contattare me stessa nella parte in comune con tutto il resto.. in cui questa bellezza, che è in tutto e di tutto, si manifesta.

Ah belli! Ciao!


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