"Voglio essere diversa". All'improvviso, un giorno mi è uscita questa frase dalla bocca. Guidavo, fuori pioveva e.. in testa avevo mille fulmini. Ero arrabbiata, delusa e scoraggiata per il fatto che non riuscivo a gestire una situazione come avrei voluto... e quindi ecco il desiderio-sfogo di "voler essere diversa da come sono". Mi è capitato così... nel classico vicolo cieco in cui ci s'infila, a volte insieme a persone a cui vogliamo tanto bene. Questa frase mi è uscita come un sospiro... Poi un attimo dopo ho pensato: Miriam, che brutta frase che hai detto!...e mi sono sentita un po' in colpa verso me stessa e in difetto di gratitudine verso l'esistenza. Dentro di me sono scivolate frasi del tipo "Mi devo accettare così come sono, essere in divenire con qualche zoccolo duro da sciogliere.. come tutti no?" e fin qui ci siamo. Ma, capperina, ho pensato anche un'altra cosa... e cioè che quella frase "voglio essere diversa", sebbene suoni male e possa essere attaccata sotto mille punti di vista... è però sintomo di un passo avanti. Li vogliamo celebrare i passi avanti oppure vogliamo solo fustigarci ogni volta che crediamo di sbagliare? Ebbene, cosa c'è di buono in quella frase sgangherata? Che per la prima volta non davo la colpa a nessuno, non attaccavo gli altri elementi del problema, fossero persone o questioni di "sfortuna" (che sappiamo non esistere)... non mi sentivo la vittima di azioni o parole ingiuste nei miei confronti. Sapevo che il mio malessere non era causato dalla situazione esterna ma da qualcosa che dentro di me scalpita perchè vuole essere ascoltato e compreso. Diciamo che me la sono presa con questa cosa scalpitante, ho girato verso me stessa il dito puntato.
Credo che siamo in tanti ad essere in questo limbo: abbiamo capito che tutto (tutto significa tutto) è creato da noi - consciamente e soprattutto inconsciamente - ma ancora non siamo veramente consapevoli di chi sia questo "noi", questo "io-sè" con tutto il suo infinito e benevolo potere. Quindi, presi dai vortici emotivi della vita quotidiana, perdiamo il centro e sbarelliamo! Ma almeno, ora, non ce la prendiamo con gli altri, o cerchiamo di non farlo. Il prossimo passo è comprendere che quella frase "voglio essere diversa" è un sogno già realizzato, depurato da ogni connotazione negativa... perchè noi siamo già diversi, noi siamo già altro, tanto altro.. rispetto a ciò che fino ad ora abbiamo conosciuto.
Credo che siamo in tanti ad essere in questo limbo: abbiamo capito che tutto (tutto significa tutto) è creato da noi - consciamente e soprattutto inconsciamente - ma ancora non siamo veramente consapevoli di chi sia questo "noi", questo "io-sè" con tutto il suo infinito e benevolo potere. Quindi, presi dai vortici emotivi della vita quotidiana, perdiamo il centro e sbarelliamo! Ma almeno, ora, non ce la prendiamo con gli altri, o cerchiamo di non farlo. Il prossimo passo è comprendere che quella frase "voglio essere diversa" è un sogno già realizzato, depurato da ogni connotazione negativa... perchè noi siamo già diversi, noi siamo già altro, tanto altro.. rispetto a ciò che fino ad ora abbiamo conosciuto.
Ma come! Donne soloni e matti dicono che devono essere se stessi e tu affermi di volere essere diversa? Ti auguro che il tuo intento vada a buon fine, ma diversa da chi? Dagli altri o da te stessa? Sono pensieri mattutini e privi di caffè, ma la miglior cosa è accettarsi come si è. Almeno per me. Ciao Miriam.
RispondiEliminaDiversa da come sono.. intendevo con quella frase... ma poi nel post spiego il ragionamento successivo...
Eliminala frase del titolo è una provocazione.. Ciao Ettore, è bello risentirti! buon domenica
comunque grazie, ho corretto il titolo
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