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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Comunicare il proprio lavoro: L'importanza delle cose che non sono importanti

TUTTO E' IMPORTANTE, anche ciò che non lo è, o che sembra non esserlo! Ma a volte bisogna scegliere su cosa concentrarsi di più! Ci sono tantissime cose sul lavoro (in questo caso, nella sua comunicazione) che non sono importanti ma che lo sono! può sembrare un controsenso ma non lo è. quanti aspetti nel nostro lavoro quotidiano potremmo fare meglio o peggio? tantissimi. Ce ne sono alcuni a cui diamo attenzione, mentre altri no. e viceversa ce ne sono altri che tralasciamo su cui invece i nostri "concorrenti" magari ci perdono ore. Il segreto è capire su quali puntare:𝗖𝗢𝗦𝗔 𝗙𝗔 𝗟𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗘𝗥𝗘𝗡𝗭𝗔? e' il grande mistero che in parte rimarrà tale! Sappiamo che è impossibile fare tutto benissimo o con la massima attenzione, studiare ogni cosa per filo e per segno. ma sappiamo anche che se "molliamo troppo la presa" le cose iniziano a sfuggirci di mano e ad andare... altrove! Vietato dire (e fare!): "ma si dai che va bene", ...

Lavori che scompaiono, attività dimenticate: Coi social avete provato?

"Basta poco". Non sempre, ma a volte sì. Devo dire la verità, da quando mi occupo di comunicazione, nel mio piccolo, ho capito che a volte, davvero, "basta poco". Come sapete dai miei post precedenti, sono una grande sostenitrice della costanza e dell'impegno, del mettersi in gioco seriamente, per cui quando dico che a volte basta poco, lo dico, naturalmente, con i dovuti "filtri" e distinzioni. Quando dico così mi riferisco soprattutto a progetti giáesistenti, avviati, ad attività che sono sul mercato da anni, magari con una rispettosa storia di famiglia alle spalle e che, nell'ultimo periodo sono finiti in un'ombra spesso incomprensibile. Il fatturato è calato, la concorrenza, spesso meno esperta, li sta facendo abissare. Mi riferisco a ciò che mi capita di vedere coi miei occhi: negozi e laboratori artigianali sfiorire in modo silenzioso quasi senza un "perchè" (in apparenza!). Il perchè in realtà è evidente: nessun tipo ...

Comunicare il proprio lavoro: entriamo nel mondo blu di Facebook!

Come promesso (diverse ere fa) eccoci a parlare di Facebook, il sociale dei social, colui di cui non si può fare a meno! No, non è vero, i tempi sono cambiati, ma dovendo fare post abbastanza generali (per ora), direi che alla maggior parte della attività lo consiglio! Nel post precedente ( https://miriamfusconi.blogspot.com/2020/05/lavoro-e-comunicazione-sette-punti-per.html ) abbiamo fatto una panoramica di quello che occorre per partire con la comunicazione del proprio lavoro. Oggi facciamo il primo passo dentro al primo social che affrontiamo: Facebook. Chi non ha ancora una pagina Facebook si affretti a crearla, si affretti nel senso di iniziare a lavorarci, non di farla in fretta! In fretta le cose non vengono mai molto bene. Anche se la fortuna può aiutare! Non parliamo di come tecnicamente si apre una pagina fb, il web è pieno di blog che lo spiegano, i tuoi amici possono spiegartelo e comunque rimane una delle cose più intuitive (e guidate) al mondo!. Parliamo dei co...

Piccoli passi verso grandi sogni

Nella foto mia madre e mia sorella Quando abbracci qualcosa di grande e decidi di farlo tuo. Quando scegli di perseguire un traguardo lontano o un sogno più grande di te. Si, quando sei lì e hai quasi paura, ma senti anche la giusta carica. Ecco, allora ti accorgi che in te matura e cresce l'interesse per ogni "piccola" cosa, ogni parola, ogni gesto, ogni fatto di queste quotidianità, troppo spesso fraintese, non viste. Quando punti al grande, il piccolo è il tuo cibo quotidiano. Ogni gradino ti aiuta ad arrivare. Non buttarlo. #avanti (anche perchè, pur volendo, indietro non ci vai)

Il dolore insegna più della gioia... perchè?

S'impara vivendo che il dolore insegna più della gioia. Prima è un punto di domanda, un dubbio. Poi il pensiero diventa esperienza, le risposte s'incarnano negli accadimenti della vita. Ed è così: la sofferenza insegna e ispira. Perchè? E' forse la gioia meno importante? Eppure la perseguiamo tutta la vita. Mi sono fatta spesso queste domande, soprattutto in questi ultimi anni in cui la vita mi ha presentato prove costellate di emozioni non facili. E la risposta che mi sono data, e che di certo muterà col tempo, è questa: La gioia distrae, la gioia è una cosa che vivi mentre non te ne accorgi. Mentre lei c'è, noi, spesso, siamo altrove. Il dolore ti costringe alla presenza, ti spinge a trovare soluzioni interiori. Ti porta a sperimentare risposte, adattamenti, che spesso hanno l'abito della poesia, sotto varie forme. La sofferenza ha la capacità di farti resistere nel momento presente e allo stesso tempo di mandare la tua coscienza in cerca di aiuto in un altr...