TUTTO E' IMPORTANTE, anche ciò che non lo è, o che sembra non esserlo! Ma a volte bisogna scegliere su cosa concentrarsi di più!
Ci sono tantissime cose sul lavoro (in questo caso, nella sua comunicazione) che non sono importanti ma che lo sono! può sembrare un controsenso ma non lo è. quanti aspetti nel nostro lavoro quotidiano potremmo fare meglio o peggio? tantissimi.
Ce ne sono alcuni a cui diamo attenzione, mentre altri no. e viceversa ce ne sono altri che tralasciamo su cui invece i nostri "concorrenti" magari ci perdono ore.
Il segreto è capire su quali puntare:𝗖𝗢𝗦𝗔 𝗙𝗔 𝗟𝗔 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗘𝗥𝗘𝗡𝗭𝗔? e' il grande mistero che in parte rimarrà tale!
Sappiamo che è impossibile fare tutto benissimo o con la massima attenzione, studiare ogni cosa per filo e per segno. ma sappiamo anche che se "molliamo troppo la presa" le cose iniziano a sfuggirci di mano e ad andare... altrove!
Vietato dire (e fare!): "ma si dai che va bene", "ma tanto non serve", "facciamo così che facciamo prima". o almeno non nei punti che abbiamo deciso essere cruciali!
Facile dire "tutto è cruciale", è vero ma a volte dobbiamo fare delle scelte e non dobbiamo mai trascurare l'aderenza delle azioni con il progetto che intendiamo perseguire.
Alcuni esempi:
👉 se abbiamo deciso che il nostro punto forte è la pagina fb, e quindi la pubblicazione regolare di post interessanti, non possiamo affidarci ad immagini prese da google! questa cosa è sempre sconsigliata ma in particolare se abbiamo deciso di fare del social blu il nostro cavallo di battaglia. quindi sempre meglio usare foto fatte da noi, originali o almeno andarle a comprare nei siti appositi. mettendo sempre al primo posto il giusto mix di originalità e adeguato messaggio quando le scegliamo!
👉se pensiamo che il testo sia importante per trasmettere contenuti coinvogenti (il chè è vero quasi sempre) allora non possiamo limitarci a "scopiazzare" slogan stantii nel mondo del già detto e del già fatto. se non siamo dei grandi scrittori possiamo comunque trovare un bravo copy (ne esistono di "giusti per noi" anche senza sbancarci) o almeno sforzarci di mettere insieme frasi già fatte in modo creativo.
👉se puntiamo molto su instagram, non possiamo permetterci di non mettere i famosi #hashtag! e cercare di provarne diversi per vedere quali ci fanno girare di più il post.
👉 se abbiamo deciso di condividere e fornire continui approfondimenti di contenuto alle persone, per portarli in modo più indiretto ad interessarsi al nostro prodotto o al nostro servizio. non possiamo prendere articoli "copia e inolla" dai magazine o semplicemente condividere notizie prese in giro per il web. dobbiamo invece sforzarci di fare dei veri approfondimenti, cercando e scrivendo, o facendo video in cui comunichiamo dei contenuti di un certo tipo, interviste o altro.
👉 abbiamo deciso di distribuire a tappeto volantini nelle case (sembra strano ma a volte può essere ancora una buona idea!) con i nostri prodotti o servizi? bè allora evitiamo di distribuire materiale confondibile con altri settori e attività, sforzandoci di fare il giusto studio grafico prima!
👊🌈la differenza la fa la cura e la sua applicazione coerente alle nostre scelte.
In generale mettere attenzione ad ogni passo che si compie è importante ma a volte si è costretti a distribuire risorse ed energie in alcuni punti.
Ecco quei punti lì devono essere il motore di tutto, la forza trainante e nulla (o quasi) può essere lasciata al caso o, peggio, alla pigrizia ✋se sei pigro, se sei abituato a "tirare via" le cose, lascia perdere la libera professione✋
Naturalmente le "regole" cambiano sempre, dipende dal settore, dalla singola situazione, dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. ma fare un progetto di comunicazione/marketing e rimanervi aderente è il minimo che si possa fare. almeno fino a quando sapremo se ha dato frutto!
Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

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