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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Come diventare se stessi, video-recensione

Eccomi con un'altra mia personale recensione, questa volta condivido alcune riflessioni sul libro "Come diventare se stessi, David Foster Wallace si racconta" a firma del giornalista David Lipsky. Video fatto con il taglia e incolla perché non riuscivo ad arrivare fino in fondo... qualche inciampo e incertezza, anche per l'emozione troppe cose, tanta ricchezza di contenuti che non sono riuscita a farlo più breve! Perdono!   Buon ascolto, e soprattutto buona lettura! Miriam

La funzione dell'impossibile

Si dice spesso che l'impossibile non esiste. Ultimamente ci penso spesso e credo che l'impossibile non esista in senso assoluto ma nella nostra percezione sì e che anzi siamo noi i creatori di questo impossibile che molti vanno dicendo non esista: in che razza di cortocircuito mi sto infilando? Vediamo!  Chi e cosa decide se una cosa è impossibile? La considerazione che abbiamo di noi stessi, la più o meno reale valutazione delle nostre possibilità, della situazione, dell'orizzonte che sappiamo vedere. Oggettivamente l'impossibile, secondo categorie personali, e di buon senso, esiste. Sicuramente ne potrebbe nascere un dibattito teorico infinito e anche qui scatta la domanda: cosa s'intende per infinito?... Ok, fermiamoci prima che entri in un trip mentale ingestibile!  Torniamo a noi, cioè a quello che penso io in quanto è un mio post (😃): l'impossibile esiste in quanto personale (o collettiva) percezione e ha una sua funzione. Pensiamoci bene: quanta potenza ...

Fai pace con te

Con i pezzi nati dai mille scontri della vita, con le schegge che ti si sono conficcate addosso. Con i capelli impazziti che si ribellano al tuo volere! Fai pace con le tue componenti arrugginite, con quelle in frantumi, da sempre. Qualche pezzo l'hai perso per strada, per colpa di qualcuno o di qualcosa. I colpevoli ci sono sempre, escono dal cilindro della nostra autocommiserazione, come un sonnifero per la nostra coscienza. Solo il tempo, per le nostre menti assopite, ci racconta che i colpevoli siamo anche noi, che di noi non abbiamo rispettato nulla, tantomeno i piccoli pezzi. E solo un buon rapporto con il tempo, ci racconta che non è questione di colpa, ma di responsabilità che è, alla fine, amore per la propria esistenza. Dopo decenni ci ritroviamo di fronte alla solita scelta, lo stesso bivio che ci appare davanti dal primo istante di vita: vuoi vivere? Chiudi gli occhi e aspetta la risposta. Arriva subito vero? e subito dopo arriva un'altra domanda: come? E con estrem...

La funzione della tenerezza

Ci si presenta come marginale, secondaria. Ci appare come qualcosa "in più", che se c'è ci piace ma che può anche non esserci. E' la tenerezza. Non la pensiamo mai, nemmeno la cerchiamo, non la programmiamo, non è nei piani. Però la tenerezza arriva, inatteso prezioso dono. Ci vuole tempo, e dolore, e vuoti, per capire la sua utilità. Non solo la sua funzione di sollievo, di consolazione, ma il suo ruolo in quanto fondamenta di tutto ciò che di buono c'è nel mondo. La tenerezza non è un optional, un'aggiunta a una persona, a una situazione. E' uno modo d'essere che, spesso, non appartiene al nostro, al modo-mondo umano. Se non da bambini, o di fronti ad essi. Sovente ci arriva dalla natura, dagli animali. Ecco, se ce la siamo dimenticata, se abbiamo perso la capacità di riconoscerla, gli animali ce la possono riportare. Un gattino che ci guarda da dietro a un fiore, che fa le fusa sulla nostra mano. Un cane che scodinzola con gli occhioni puntati su di...

Le ombre che mi porto dietro

Passano gli anni e le ombre sono sempre le stesse. Si sono assottigliate, a volte sono anche scomparse dai miei radar distratti, ma sono sempre state presenti. Ci sono stati momenti in cui ho cercato di farci pace, di accettarle, di guardarle con amore. Altre volte ho finto di non vederle, tuffandomi totalmente nella luce da cui nascevano. Mi rendo conto che la maggior parte del tempo l'ho vissuto con loro al mio fianco, come qualcosa che ti osserva interrogandoti e chiedendo attenzione, ma senza essere invadente. Mi hanno fatto rabbia spesso, me la sono presa con loro. So cosa sono, quelle ombre mi riguardano, fanno parte di me, sono le mie insicurezze e le mie paure, o forse, semplicemente, sono il mio pensiero autogiudicante. Sono scure, ma è come se fossero il mio specchio e allo stesso tempo l'altro lato della medaglia. Sono la tristezza quando sorrido, sono la preoccupazione quando affronto nuove sfide, sono la sfiducia quando mi assumo dei rischi, sono la paura quando sc...