Ci sono momenti che sono come un prato calpestato da migliaia di cavalli in folle corsa, guidati da soldati senza mente. Cavalli ciechi, resi forsennati da briglie malvagie.
E tu sei la piccola viola in mezzo a letali zoccolate.
Hai bucato la neve, hai sentito il sole e poi tutto è diventato scuro e hai sentito il rumore avanzare.
Una moltitudine cupa si è abbattuta su di te, che rimani stretta al tuo esile stelo.
Ma non sei l'unica viola del campo, che è un cielo costellato di piccoli fiori sparsi, immobili.
E' una corale silenziosa resistenza.
I cavalli pazzi passeranno e il prato rimarginerà le proprie ferite, con l'aiuto della pioggia e del sole.
E sarai pronta alla successiva invasione, forse arriverà dal cielo deturpato, forse dalla stessa terra in cui hai le tue radici. Arriverà finchè tu esisterai. Perchè è l'esistenza stessa che non sopportano.
Miriam

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