| Jacaranda a Lisbona |
Porto, Lisbona, Faro, Evora.. e tante ore in pullman e in treno, con gli occhi pieni di meraviglia.. Lo Jacaranda è un albero diffuso un po' ovunque in Portogallo, ci hanno spiegato (a me e alla mia amica Ale) che proviene dal Brasile e che la fioritura che vedevamo era solo una 'fase' della sua vita.
Una magica chioma di fiori viola, splendida, ci ha sorpreso a Porto appena arrivate, ci ha inseguito a Lisbona, contro le case colorate, e poi a Faro e ad Evora davanti alle curate case bianche e gialle.. In quei sette giorni non ci siamo abituate alla vista di questo splendido albero che dava un tocco di viola alle strade e alle piazze. Quel viola spiccava non poco, ovunque ci trovavamo, soprattutto per il fatto che i rami sono senza foglie, quindi i fiori spuntano dal ramo marrone come se fossero stati incollati da qualcuno.. un artista notturno in azione per rendere - se possibile - ancor più magica Lisbona e le altre città del Portogallo..
| Jacaranda a Faro |
| la foglia dello Jacaranda |
Osservando questa foglia-fiore ho pensato che era come se in sè racchiudesse l'importanza del passato: "ricordati da dove vieni, non tutto quello che è stato è da buttare, non tutto quello che è cominciato ieri, oggi è finito, tienimi con te, perchè posso ancora servirti e la mia bellezza non è sfiorita".. quel "fiore di corteccia" mi guardava e mi diceva quelle parole..
E' stato un viaggio ricco, ricolmo di tesori che brillano di una luce nuova e antica. E' stato un bel viaggio.
| Jacaranda a Lisbona |
ste70man:
RispondiEliminaIl mio Portogallo con sensazioni e ricordi condensati in immagini flash: la pioggia incessante nel Tras-os-Montes al nord a bordo di un trenino a scartamento ridotto attraverso i vigneti sù fino ad Amarante; gli innumerevoli assaggi di vinho do porto a Vilanova de Gaia sull'altra sponda del Douro, proprio difronte alla malinconica Ribeira; il silenzio che incuteva timore in alcune stradelle della Coimbra vecchia, zona università; i paesaggi ed i panorami dall'alto della Sierra de Caramulo; i ristorantini con tre-tavoli-tre nell'Alfama a Lisbona con il marito-cameriere-sommellier-intrattenitore e la moglie-signora della cucina-dispensatrice di sorrisi indaffarati; il fascino senza tempo di Evora; il bianco dei muri a far da sfondo ai fiori lungo le stradine scoscese di Obidos, paesino regalato dal Re alla sua Regina come dono di nozze; le rosse scogliere dell'Algarve a Sagres, Albufeira e Faro; e poi ancora Batalha, Nazaires, Tomar, Sintra ...