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La libertà delle foglie

Sul letto con il mio libro del momento... è quasi l'una, ho letto ben dieci pagine! Sono stanchissima eppure sono ancora sveglia! Ohibò!
Dalla finestra arriva il rumore di foglie secche rotolate dal vento...

Alzo la testa e sorrido: mi piace pensare che le stagioni non esistano più.. che nessuno comanda nessuno, nemmeno l'estate può ordinare alle foglie di rimanere verdi e attaccate al ramo. Esse sono talmente libere da portare un po' d'autunno nella mia camera, in una calda sera di luglio.
Nessun confine, il 21 giugno non è iniziato un bel niente e nemmeno il 21 settembre sarà il primo giorno di nulla... perchè nulla è mai finito e l'ultimo giorno non è mai esistito. Ho provato un brivido lungo la schiena (e con più di 30 gradi non è roba da poco!) nel trovarmi parte di quel privilegio: sentire l'autunno nell'estate e scoprire che entrambe non esistono.. che rimane solo il sentire.
Ho riso un po' di me, allieva delle foglie secche dalla cui saggezza mi sono sentita sormontare.
Ho riso un po' del genere umano, che ha dovuto dare un nome al movimento della vita, suddividerlo in parti per poterlo gestire. Come se già sapesse che tanta bellezza non era in grado di respirarla, attendendo il giorno in cui un paio di foglie secche avrebbero smontato le sue invenzioni.
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