Arrivo in spiaggia presto e scopro mondi che ignoravo o che avevo relegato nell'inconscio. Non mi ero mai accorta che si consumano drammi h24: discussioni sui metri da lasciare tra le postazioni-tintarella, gente reduce dal turno di notte per occupare il proprio metro di spiaggia libera, uomini e donne che passeggiano con cani bellissimi e facce incazzatissime.
Tutto questo davanti al silenzio del mare baciato dal sole, che alle sette del mattino fa già sudare come una "bestia". E pochi metri più in là, tutti questi folclorici (e umanissimi) mondi si ritrovano al bar dello stabilimento più vicino. File per le brioche, con o senza mascherina (indossata in varie modalità secondo la moda estate 2020), qualche bambino che ancora con le "caccole" agli occhi reclama già il suo gelato (siamo in vacanza, ne ha diritto dai!!), caffè e cappucci, e bestemmie del barista al quale non torna il conteggio delle paste consegnate.
Ce n'è per tutti i gusti ed è bellissimo così, tra una frase in dialetto romagnolo, qualche abbozzo di inglese "fai da te" con i pochi stranieri in circolazione, le auto che arrivano e l'odore di crema solare che si diffonde nell'aria (spesso con esalazioni eccessive, ma agosto è anche eccesso no?).
Tra sorrisi e qualche pensiero per il futuro (che ne sarà di noi, poveri di noi, finite le ferie?), inizia la giornata di mare sulla riviera romagnola. "In qualche modo ce la faremo" pensiamo mentre ci sdraiamo al sole pensando già al menù del pranzo: lasagne o passatelli in brodo? (sì, anche d'estate, le tradizioni sono oltre le stagioni!)
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