Mi infastidiscono i rumori, soprattutto quando sono persistenti come quelli del traffico. Abito in una "zona tranquilla".. no, non è vero, il transitare dei veicoli è pressoché continuo.
In questi ultimi anni tanti luoghi abitati si sono super-urbanizzati, e la "semi-campagna" in cui abito (nella periferia di Savignano sul Rubicone) è diventata ormai un pezzo di un'unica città che unisce tutti i paesi sulla via Emilia. Comuni diversi certo, ma praticamente attaccati, uniti di fatto dal continuo di veicoli.
E' una trasformazione avvenuta negli anni, gradualmente e inesorabilmente.
Quando mi allontano per cercare la pace, e mi ritrovo in un bosco o su un fiume, mi rendo conto di quanto sia difficile raggiungere un luogo in cui non si sentano moto o auto sfrecciare.
Mi ritengo fortunata ad abitare a pochi passi da campagne e colline, ma la pace della natura è un'altra cosa.. sentire solo il vento e il verso degli animali.
In questi giorni è nato un pensiero dalla mia parte più propositiva e ottimista. ho pensato che il rumore ci spinge verso il silenzio, ci sprona a cercarlo, a raggiungerlo, con più fatica, più strada.
Non basta più allontanarsi pochi metri o chilometri? e allora va, e fai più strada.
Trovare il silenzio è diventata impresa ardua: tu provaci
Conquistare il silenzio è ormai una lotta contro tutto: combatti.
Fallo con i piedi, percorrendo strade che richiedono tempo e sudore. Fallo con il cuore, combattendo ogni rumore che ti impedisce di coltivare quella parte di te che si accorge.. che si accorge che il silenzio non c'è più e va riconquistato.
Perché il vero punto, come sempre, è accorgersi. E allora sì, che ti metti in cammino.
Miriam

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