Era stata una bella giornata di sole, e ora, stanco, se ne stava disteso a guardare il tramonto dalla finestra. Proprio nella parete del letto c'era un manufatto in terracotta: sole e luna uniti a formare un cerchio sorridente.
Il bambino si alzò a sedere di scatto, fissando quell'oggetto che solo ora osservava con attenzione. Poi, un velo di tristezza scese sui suoi occhi: "ma loro non stanno mai insieme" pensò!
"Sole e luna non s'incontrano mai! Quanto mi dispiace!"
Quella notte non dormì per niente. Il suo cervello passava in rassegna tutti i modi con cui avrebbe potuto aiutare i due suoi amici a stare insieme. A dir la verità era anche curioso di sapere quale colore avrebbe avuto il cielo se i due astri, anche solo per un attimo, si fossero incontrati.
La mattina seguente chiese ai suoi genitori se mai si fosse verificata tale unione: niente, nessuno, nemmeno i suoi amici, sapevano nulla. A dirla tutta, pareva che a nessuno interessasse: o c'è il sole o c'è la luna, punto, è sempre stato così e sarà per sempre così.
Il bambino non era per niente soddisfatto. Pensava che se in tutto il mondo c'era chi produceva oggetti in cui la luna e il sole stanno insieme, allora qualcosa di vero doveva pur esserci. Magari - pensava - tantissimi anni fa, i due erano vicini e le persone, dalla terra, potevano vederli sorridere insieme. O forse si trattava di un avvenimento speciale che accadeva ogni milione di anni! Come facevano a saperlo gli esseri umani che hanno solo qualche millennio di vita?
Fu così che il bambino decise di compiere un passo che prima o poi avrebbe dovuto compiere: andare dalla strega del paese. Era un'anziana signora che viveva in un posto un po' isolato, con i suoi gatti e le sue galline. Raramente appariva in paese e aveva sempre qualche strana storia da raccontare: una pianta del suo giardino che si era spostata, un lupo che era sceso dai monti per dormire davanti alla sua porta di casa, una grossa nevicata in agosto, solo sul suo tetto! E tutti ridevano ma infondo, un po' ci credevano... perchè ogni volta che qualcuno le chiedeva un consiglio, lei aveva sempre una risposta che, puntualmente, per quanto strana potesse sembrare, si rivelava utile e risolutrice.
Dunque, il bambino tirò fuori tutto il coraggio che sapeva di avere e s'incamminò verso la casa della strega. quando arrivò di fronte alla sua porta, neanche a dirlo, lei già lo aspettava con un bel sorriso sulla faccia. Il bambino le spiegò perchè era lì e alla fine le chiese: "insomma, cara strega (e un po' arrossì perchè la parola strega proprio s'era promesso che non l'avrebbe detta!) c'è qualcosa che posso fare per unire, anche solo per un attimo, il sole e la luna?". L'anziana signora non poteva credere alle sue orecchie: era la frase più sensata che avesse mai udito! Ringraziò il bambino per essere lì e gli indicò col dito la montagna che aveva di fronte. "tu sei un bambino sveglio - gli disse - ma io non ho la risposta che cerchi, devi andare dal grande saggio, il primo saggio, e lo trovi sulla montagna". Il bambino rimase un po' deluso perchè sperava di avere subito la risposta che cercava: "ma la montagna è lontana e pericolosa" disse con sconforto. "E' vero - rispose la strega - di solito è lontana ma oggi, per te, sarà più vicina, durante la notte ho sentito che camminava verso la mia casa, sono certa che in poco tempo la raggiungerai". Il bambino guardò in direzione del monte e in effetti era vicina, anzi no, vicinissima! Si alzò in piedi di scatto, salutò la sterga e iniziò a correre verso la montagna alla ricerca di questo grande saggio di cui, a dir la verità, non aveva mai sentito parlare.
In pochissimo tempo raggiunse la montagna e arrivò in cima molto velocemente: camminava stupito, era come se percorresse un chilometro ad ogni passo.. e senza troppa fatica giunse in vetta. Lì c'era un albero altissimo, di cui non vedeva la fine. Provò a urlare: "Grande saggio ci sei? Mi manda la strega!"... tutto taceva. Allora decise di salire sull'albero e guardare dall'alto se ci fosse qualcuno in zona. Salì sul primo ramo, e poi velocemente su quelli successivi ma vedeva solo boschi, a perdita d'occhio. All'improvviso una voce, vicinissima: "sono qui, sopra di te!". Il bambino saltò dallo spavento, ma una mano lo afferrò salvandolo dalla caduta. Di chi era quella mano? E quella voce? Di un altro bambino! Proprio così, nel ramo sopra di lui se ne stava a sedere tranquillo un bambino più o meno della sua stessa età. "Cosa ci fai qui?" si chiesero a vicenda, erano tutti e due molto stupiti.
"Sono qui da molto tempo ma mai nessuno era venuto a trovarmi" disse il bambino sul ramo più alto.
"Sono qui per cercare il grande saggio, perchè voglio chiedergli come devo fare per fare stare insieme il sole e la luna.." disse l'altro con un po' di titubanza, e ancora sconvolto da quella visione. Sì, perchè, bisogna dirlo, il bambino sull'albero era proprio strano: sembrava assomigliargli ma era color dell'albero, aveva i capelli verdi e quando parlava sembrava un adulto, cioè, un adulto di quelli che sanno cosa dicono.
"Hai fatto bene a venire da me" disse il bambino dell'albero. Poi lo afferrò per una mano e lo trascinò nel vuoto, in quel momento il bambino dell'albero divenne il bambino del cielo. Era diventato tutto azzurro e mentre precipitavano, l'altro lo guardava esterrefatto, senza curarsi del fatto che stavano per sfracellarsi al suolo. Di fatto ciò non avvenne, perchè una cosa soffice e bianca arrivò a sostenerli: era una nuvola! Una nuvola? Sì proprio una nuvola, una morbida nuvola volante che iniziò a salire velocissima. Mai, dico mai, il bambino venuto dal paese, aveva pensato che potessero esistere nuvole da usare come ascensori supersonici! Era sorpreso di tutto quello che gli stava accadendo ma allo stesso tempo si sentiva al sicuro, in buona compagnia. Nella sua testa però c'erano mille domande: dunque è un bambino della mia età il grande saggio? il primo, come ha detto la strega? E come fa a cambiare colore insieme alla natura? E perchè vive da solo in un bosco? E dove mi sta portando?
Mentre la sua testa stava per friggere, il bambino di nuvola - ora era infatti diventato bianco e vaporoso - lo guardava felice, quasi commosso. Finalmente qualcuno era andato a cercarlo, aveva sempre avuto fiducia nel fatto che un giorno sarebbe successo ma l'attesa era stata molto lunga.
Ad un certo punto tutto divenne buio, la nuvola scivolò via da sotto i loro corpi e i due bambini si trovarono a galleggiare nell'aria. Erano veramente in alto, distanti da ogni cosa, la montagna non si vedeva più.. "non si vede più nulla!" disse il bambino del paese. "Sbagli - disse con tono severo il bambino di cielo, che ora era diventato blu scuro - apri gli occhi bene, guarda dove sei!".
L'altro bambino cercò di aprire bene gli occhi e di mettere a fuoco meglio tutto ciò che c'era: in effetti non era tutto buio, iniziò a vedere qualche luce e qualche colore, forme circolari immobili, altre in movimento... ci mise un po' di tempo a capire dove si trovava... cioè a migliaia di chilometri dalla superficie terrestre! Quando si rese conto di essere nello spazio ebbe un brivido di terrore! Fu come se tutta l'atmosfera magica si fosse dissolta lasciandolo solo e infreddolito in quella situazione da pazzi! Come farò a tornare? Fu il primo pensiero che gli si accese in testa.
"Quel pensiero non t'appartiene" gli disse il bambino dello spazio, non farci caso, lascialo andare, pensa a quello che volevi sapere e che ti ha portato fin qui.
Già, è vero! Il bambino se l'era quasi dimenticato: "la luna e il sole! Come faccio a farli stare insieme?...". In quel momento il bambino che era stato di albero, di cielo, di nuvola e di spazio, divenne tutto luminoso, come una stella... era molto difficile distinguere in tanta luce i lineamenti del suo volto: eppure si vedeva bene che sorrideva, e con il suo dito lucente indicò un punto davanti a loro: "eccoli!".
Eccoli, erano lì, distanti e vicini allo stesso tempo: il sole infuocato e la pallida luna erano insieme, e non sembravano affatto lontani tra loro! Erano nello stesso luogo, nello stesso momento... il bambino del paese li fissò con meraviglia e poi, in un sospiro, gli uscì: ".. da sempre".
"Sì, da sempre", disse il bambino saggio, "Non so perchè, ma gli uomini lo dimenticano".
E la Terra? Sì, c'era anche lei, in mezzo a tutto il resto.
Il bambino quella sera tornò a casa felice. Non raccontò nè alla sua famiglia, nè agli amici lo straordinario viaggio che aveva fatto. Solo alla strega fece un dettagliato resoconto, e da qual giorno, ogni volta che lei scendeva in paese, non vedeva l'ora di sentire le sue storie, che assomigliavano tantissimo alla sua.
Il bambino si alzò a sedere di scatto, fissando quell'oggetto che solo ora osservava con attenzione. Poi, un velo di tristezza scese sui suoi occhi: "ma loro non stanno mai insieme" pensò!
"Sole e luna non s'incontrano mai! Quanto mi dispiace!"
Quella notte non dormì per niente. Il suo cervello passava in rassegna tutti i modi con cui avrebbe potuto aiutare i due suoi amici a stare insieme. A dir la verità era anche curioso di sapere quale colore avrebbe avuto il cielo se i due astri, anche solo per un attimo, si fossero incontrati.
La mattina seguente chiese ai suoi genitori se mai si fosse verificata tale unione: niente, nessuno, nemmeno i suoi amici, sapevano nulla. A dirla tutta, pareva che a nessuno interessasse: o c'è il sole o c'è la luna, punto, è sempre stato così e sarà per sempre così.
Il bambino non era per niente soddisfatto. Pensava che se in tutto il mondo c'era chi produceva oggetti in cui la luna e il sole stanno insieme, allora qualcosa di vero doveva pur esserci. Magari - pensava - tantissimi anni fa, i due erano vicini e le persone, dalla terra, potevano vederli sorridere insieme. O forse si trattava di un avvenimento speciale che accadeva ogni milione di anni! Come facevano a saperlo gli esseri umani che hanno solo qualche millennio di vita?
Fu così che il bambino decise di compiere un passo che prima o poi avrebbe dovuto compiere: andare dalla strega del paese. Era un'anziana signora che viveva in un posto un po' isolato, con i suoi gatti e le sue galline. Raramente appariva in paese e aveva sempre qualche strana storia da raccontare: una pianta del suo giardino che si era spostata, un lupo che era sceso dai monti per dormire davanti alla sua porta di casa, una grossa nevicata in agosto, solo sul suo tetto! E tutti ridevano ma infondo, un po' ci credevano... perchè ogni volta che qualcuno le chiedeva un consiglio, lei aveva sempre una risposta che, puntualmente, per quanto strana potesse sembrare, si rivelava utile e risolutrice.
Dunque, il bambino tirò fuori tutto il coraggio che sapeva di avere e s'incamminò verso la casa della strega. quando arrivò di fronte alla sua porta, neanche a dirlo, lei già lo aspettava con un bel sorriso sulla faccia. Il bambino le spiegò perchè era lì e alla fine le chiese: "insomma, cara strega (e un po' arrossì perchè la parola strega proprio s'era promesso che non l'avrebbe detta!) c'è qualcosa che posso fare per unire, anche solo per un attimo, il sole e la luna?". L'anziana signora non poteva credere alle sue orecchie: era la frase più sensata che avesse mai udito! Ringraziò il bambino per essere lì e gli indicò col dito la montagna che aveva di fronte. "tu sei un bambino sveglio - gli disse - ma io non ho la risposta che cerchi, devi andare dal grande saggio, il primo saggio, e lo trovi sulla montagna". Il bambino rimase un po' deluso perchè sperava di avere subito la risposta che cercava: "ma la montagna è lontana e pericolosa" disse con sconforto. "E' vero - rispose la strega - di solito è lontana ma oggi, per te, sarà più vicina, durante la notte ho sentito che camminava verso la mia casa, sono certa che in poco tempo la raggiungerai". Il bambino guardò in direzione del monte e in effetti era vicina, anzi no, vicinissima! Si alzò in piedi di scatto, salutò la sterga e iniziò a correre verso la montagna alla ricerca di questo grande saggio di cui, a dir la verità, non aveva mai sentito parlare.
In pochissimo tempo raggiunse la montagna e arrivò in cima molto velocemente: camminava stupito, era come se percorresse un chilometro ad ogni passo.. e senza troppa fatica giunse in vetta. Lì c'era un albero altissimo, di cui non vedeva la fine. Provò a urlare: "Grande saggio ci sei? Mi manda la strega!"... tutto taceva. Allora decise di salire sull'albero e guardare dall'alto se ci fosse qualcuno in zona. Salì sul primo ramo, e poi velocemente su quelli successivi ma vedeva solo boschi, a perdita d'occhio. All'improvviso una voce, vicinissima: "sono qui, sopra di te!". Il bambino saltò dallo spavento, ma una mano lo afferrò salvandolo dalla caduta. Di chi era quella mano? E quella voce? Di un altro bambino! Proprio così, nel ramo sopra di lui se ne stava a sedere tranquillo un bambino più o meno della sua stessa età. "Cosa ci fai qui?" si chiesero a vicenda, erano tutti e due molto stupiti.
"Sono qui da molto tempo ma mai nessuno era venuto a trovarmi" disse il bambino sul ramo più alto.
"Sono qui per cercare il grande saggio, perchè voglio chiedergli come devo fare per fare stare insieme il sole e la luna.." disse l'altro con un po' di titubanza, e ancora sconvolto da quella visione. Sì, perchè, bisogna dirlo, il bambino sull'albero era proprio strano: sembrava assomigliargli ma era color dell'albero, aveva i capelli verdi e quando parlava sembrava un adulto, cioè, un adulto di quelli che sanno cosa dicono.
"Hai fatto bene a venire da me" disse il bambino dell'albero. Poi lo afferrò per una mano e lo trascinò nel vuoto, in quel momento il bambino dell'albero divenne il bambino del cielo. Era diventato tutto azzurro e mentre precipitavano, l'altro lo guardava esterrefatto, senza curarsi del fatto che stavano per sfracellarsi al suolo. Di fatto ciò non avvenne, perchè una cosa soffice e bianca arrivò a sostenerli: era una nuvola! Una nuvola? Sì proprio una nuvola, una morbida nuvola volante che iniziò a salire velocissima. Mai, dico mai, il bambino venuto dal paese, aveva pensato che potessero esistere nuvole da usare come ascensori supersonici! Era sorpreso di tutto quello che gli stava accadendo ma allo stesso tempo si sentiva al sicuro, in buona compagnia. Nella sua testa però c'erano mille domande: dunque è un bambino della mia età il grande saggio? il primo, come ha detto la strega? E come fa a cambiare colore insieme alla natura? E perchè vive da solo in un bosco? E dove mi sta portando?
Mentre la sua testa stava per friggere, il bambino di nuvola - ora era infatti diventato bianco e vaporoso - lo guardava felice, quasi commosso. Finalmente qualcuno era andato a cercarlo, aveva sempre avuto fiducia nel fatto che un giorno sarebbe successo ma l'attesa era stata molto lunga.
Ad un certo punto tutto divenne buio, la nuvola scivolò via da sotto i loro corpi e i due bambini si trovarono a galleggiare nell'aria. Erano veramente in alto, distanti da ogni cosa, la montagna non si vedeva più.. "non si vede più nulla!" disse il bambino del paese. "Sbagli - disse con tono severo il bambino di cielo, che ora era diventato blu scuro - apri gli occhi bene, guarda dove sei!".
L'altro bambino cercò di aprire bene gli occhi e di mettere a fuoco meglio tutto ciò che c'era: in effetti non era tutto buio, iniziò a vedere qualche luce e qualche colore, forme circolari immobili, altre in movimento... ci mise un po' di tempo a capire dove si trovava... cioè a migliaia di chilometri dalla superficie terrestre! Quando si rese conto di essere nello spazio ebbe un brivido di terrore! Fu come se tutta l'atmosfera magica si fosse dissolta lasciandolo solo e infreddolito in quella situazione da pazzi! Come farò a tornare? Fu il primo pensiero che gli si accese in testa.
"Quel pensiero non t'appartiene" gli disse il bambino dello spazio, non farci caso, lascialo andare, pensa a quello che volevi sapere e che ti ha portato fin qui.
Già, è vero! Il bambino se l'era quasi dimenticato: "la luna e il sole! Come faccio a farli stare insieme?...". In quel momento il bambino che era stato di albero, di cielo, di nuvola e di spazio, divenne tutto luminoso, come una stella... era molto difficile distinguere in tanta luce i lineamenti del suo volto: eppure si vedeva bene che sorrideva, e con il suo dito lucente indicò un punto davanti a loro: "eccoli!".
Eccoli, erano lì, distanti e vicini allo stesso tempo: il sole infuocato e la pallida luna erano insieme, e non sembravano affatto lontani tra loro! Erano nello stesso luogo, nello stesso momento... il bambino del paese li fissò con meraviglia e poi, in un sospiro, gli uscì: ".. da sempre".
"Sì, da sempre", disse il bambino saggio, "Non so perchè, ma gli uomini lo dimenticano".
E la Terra? Sì, c'era anche lei, in mezzo a tutto il resto.
Il bambino quella sera tornò a casa felice. Non raccontò nè alla sua famiglia, nè agli amici lo straordinario viaggio che aveva fatto. Solo alla strega fece un dettagliato resoconto, e da qual giorno, ogni volta che lei scendeva in paese, non vedeva l'ora di sentire le sue storie, che assomigliavano tantissimo alla sua.

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