Succede che sai che la natura è preziosa, che la osservi spesso e che ti fa star bene... questo lo sai, sai anche che le bellezza non ha limiti, che ce n'è tanta quanta se ne può riconoscere... sai anche che i posti nuovi ti piacciono, che ami scoprirli immersi nel verde, sbucare fuori dopo una curva o un ponticello di pietra... Eppure lei ti "frega" sempre, quando vuole, perchè lei sa quando è il momento. Quando pensi di stare pareggiando, lei si stacca con uno slancio e vince, e la sua vittoria ti appare come una rivelazione... la bellezza ci comprende e ci alimenta.
E' ovunque, e si sa... l'ovunque è ben difficile da sperimentare con i sensi.
E così è accaduto l'inaspettato: davanti ai miei occhi c'era così tanta bellezza che non riuscivo a contenerla. Ho gioito e ringraziato in silenzio, continuamente, ma non bastava, era troppa per me... mi veniva da piangere dalla gioia e allora ho capito il senso di certe lacrime... a volte la bellezza è così tanta che non può essere contenuta entro i confini del nostro corpo e allora la lacrima può essere un veicolo di restituzione.. rimettere bellezza nella bellezza, dopo averla respirata... riversarla nel mondo intrisa di gratitudine... affinchè continui il suo eterno germogliare.
Insieme ai grazie e alla gioia, s'intrecciava un senso di smarrimento: perchè tutta questa bellezza è qui, ora? Come posso io meritare tutto questo? ... Eppure succede, è un dono sulla fiducia e mi devo fidare, pure io... Sentirsi meritevoli delle cose belle che ci accadono è il miglior modo per provare gratitudine, anche perchè se la bellezza è negli occhi di chi guarda, allora vuol dire che un po' di questa bellezza è anche dentro di me, te, noi... che non c'è divisione tra ciò che si sente e ciò che si osserva...
Dopo questa domenica, mi rimane solo una parola: grazie.
Questo post è dedicato a tutti noi, in particolare alla persona che ha condiviso con me questa splendida giornata, guidandomi nel verde delle Terre del Montefeltro.
E' ovunque, e si sa... l'ovunque è ben difficile da sperimentare con i sensi.
E così è accaduto l'inaspettato: davanti ai miei occhi c'era così tanta bellezza che non riuscivo a contenerla. Ho gioito e ringraziato in silenzio, continuamente, ma non bastava, era troppa per me... mi veniva da piangere dalla gioia e allora ho capito il senso di certe lacrime... a volte la bellezza è così tanta che non può essere contenuta entro i confini del nostro corpo e allora la lacrima può essere un veicolo di restituzione.. rimettere bellezza nella bellezza, dopo averla respirata... riversarla nel mondo intrisa di gratitudine... affinchè continui il suo eterno germogliare.
Insieme ai grazie e alla gioia, s'intrecciava un senso di smarrimento: perchè tutta questa bellezza è qui, ora? Come posso io meritare tutto questo? ... Eppure succede, è un dono sulla fiducia e mi devo fidare, pure io... Sentirsi meritevoli delle cose belle che ci accadono è il miglior modo per provare gratitudine, anche perchè se la bellezza è negli occhi di chi guarda, allora vuol dire che un po' di questa bellezza è anche dentro di me, te, noi... che non c'è divisione tra ciò che si sente e ciò che si osserva...
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