Mia zia che non cammina quasi più.
Mia zia, che questa mattina spazzava il giardino:
Un passettino alla volta, quasi appoggiata, su quella scopa.
Con la stessa forza e la stessa fiducia con cui, ancora bimba,
fuggiva dalle bombe della seconda guerra mondiale:
Un passettino alla volta.
Mi sono venute in mente, o forse sarebbe meglio dire "in cuore" queste parole.. poche ore fa, guardando mia zia. Ho osservato i suoi movimenti e la sua concentrazione, la pienezza del suo essere in quell'azione così semplice che stava compiendo. Per riuscirvi v'impiegava tutta se stessa, tutta l'energia, senza disperderla in altre inutili maniere..
Ho pensato che il suo "limite", la sua malattia, la obbliga a focalizzarsi su ogni gesto, dalla mattina alla sera, fino a quando, sfinita, crolla nel sonno. Ho provato un enorme stima verso la sua persona, nella sua totalità, senza escludere nulla, nemmeno la sua malattia.
Sono stata invasa da una sensazione di miracolo e mi sono sentita felice.
I miracoli vanno fatti entrare nella nostra vita, così come si fa entrare la luce.. conviene farlo, perchè impedirlo è impossibile..
Buona giornata

Mia zia, che questa mattina spazzava il giardino:
Un passettino alla volta, quasi appoggiata, su quella scopa.
Con la stessa forza e la stessa fiducia con cui, ancora bimba,
fuggiva dalle bombe della seconda guerra mondiale:
Un passettino alla volta.
Ho pensato che il suo "limite", la sua malattia, la obbliga a focalizzarsi su ogni gesto, dalla mattina alla sera, fino a quando, sfinita, crolla nel sonno. Ho provato un enorme stima verso la sua persona, nella sua totalità, senza escludere nulla, nemmeno la sua malattia.
Sono stata invasa da una sensazione di miracolo e mi sono sentita felice.
I miracoli vanno fatti entrare nella nostra vita, così come si fa entrare la luce.. conviene farlo, perchè impedirlo è impossibile..
Buona giornata
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