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India. Il miracolo delle acque sacre nelle fotografie di Bruno Pizzinelli



E' l'India, è lei: quella dei colori accesi, degli occhi lucidi che vedono lontano, di una povertà... e di una ricchezza diversi. E' l'India che "sa" di sacro anche se non la conosci e non l'hai mai vista. E proprio questo ti suggerisce Bruno Pizzinelli, architetto con la passione dei viaggi e della fotografia: "andateci! Andate in India!". Non si stanca di dirlo e lo dirà anche a te se vai a vedere la sua mostra fotografica!
Kumbh Mela. Il miracolo delle acque sacre Allahbad-India del Nord, 2013” è il titolo dell'esposizione allestita alla Vecchia Pescheria (primo piano, Corso Vendemini 51, fino al 22 dicembre, orario 10-12 e 15,30-19,30) di Savignano sul Rubicone.


Sì è lei, è l'India dei fiumi sacri, dei lunghi pellegrinaggi per entrare nelle loro acque uscendo così dalla ruota del Karma e liberandosi dalle reincarnazioni... lo scopo? La pace eterna. Un po' di quella pace la si può respirare anche ora, nel tempo "finito" in cui viviamo, osservando le fotografie di Pizzinelli.
Ammirando le immagini del suo viaggio in India, uno si rende conto perchè tutti, o quasi, quando visitano quei luoghi, ritornano a casa con una promessa nel cuore: ritornarci!


Così, Bruno Pizzinelli ci racconta la "sua" India: "In tutta l'India quattro sono le località sante e destinate a questo rituale, delle quali la più santa di tutte, denominata Prayang, si trova nell'Uttar Pradesh vicino alla città di Benares o Varanasi.
In questa zona scorrono due fiumi sacri il Gange e lo Yamuna e sotto di loro nelle profondità della terra il Saraswati, fiume altrettanto sacro inabissatosi almeno tremila anni fa; questa particolare situazione fa sì che il punto in cui le acque si incontrano e si mescolano acquisiscano la massima sacralità.
La più incredibile umanità si riversa sulle rive sacre per vedere esaudito un voto che potrebbe dare loro modo di conquistare quella immortalità che ogni fervente indù persegue durante la sua vita in terra.


Milioni di fedeli di ogni estrazione sociale e di ogni livello culturale si riuniscono in questa località, assai difficile da descrivere e, soprattutto, da comprendere per chi non sia sostenuto da una Fede così risoluta come quella posseduta da questi pellegrini.
La visione di questa marea umana, filtrata attraverso uno sguardo disincantato ma, in ogni caso, scevro da condizionamenti o pregiudizi, appare effettivamente come un grande circo (vuoi anche per la presenza di grandi tendoni allestiti per ospitare i pellegrini e disseminati ovunque e l'andirivieni di una folla colorata e sterminata che caratterizzano ogni luogo a perdita d'occhio) dove ognuno assiste direttamente da spettatore ed interpreta, contemporaneamente, un ruolo da protagonista nel quotidiano spettacolo della vita.
Così, sacerdoti, guru e santoni si mescolano a devoti, credenti, saltimbanchi e cialtroni alla affannosa ricerca di un miracolo".

 Bruno Pizzinelli


Commenti

  1. Mostra meravigliosa!
    Bruno ha saputo cogliere l'essenza dei colori e dell'acqua.
    Sensazioni da brivido.
    Grazie Miriam, un bacio Michi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vero! bellissima mostra! GRAZIE per il tuo sostengo!!! buona giornata Michi!

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