La festa della donna, da sciocco momento urlante in qualche pub, può diventare, momento di ricarica, per le donne e non solo.
Soprattutto quest'anno, con quello che sta accadendo (Covid con problemi, dolori e follie) approfittiamo di questa ricorrenza (che affonda le radici in una specifico fatto umano) per riflettere (si, sto dicendo proprio "riflettere", è fuori moda?) sull'immenso bagaglio di forza umana (e sovra-umana!) che le donne portano con sé, spingendo e sorreggendo mondi interi.
Questo scrigno di saggia forza, non esitiamo ad aprirlo, non ci abbaglierà, ci guiderà! Non vergogniamoci di mostrarlo, non nascondiamoci dietro agli schemi della società, non usiamoli come muri per far tacere idee, progetti, strade da percorrere.
Non possiamo più aspettare impaurite nella faccia nascosta della luna, non temiamo i giudizi (di chi non comprende), non scappiamo di fronte a chi ci addita, non rintaniamoci nei piccoli luoghi in cui molti ci vogliono confinare.
Non diamo potere a tutto ciò che accade per spegnerci, sminuirci, piegarci.
Non legittimiamo immobilismi e ingiustizie con il silenzio o la sottomissione.
Non sto dicendo che sia facile, ogni situazione di vita ha il suo specifico "gioco" di luce ed ombra.
E ogni luogo sulla terra ha trovato il suo puntuale e diabolico modo di soffocare questa meravigliosa voce di donna.
Ci sono posti in cui sollevare il volto dal dolore è come spaccare un muro a testate, ma ci sono altri posti dove possiamo fare tanti passi avanti, aprendo vie di liberazione anche per chi è più oppresso.
Sto dicendo che dobbiamo provarci, ognuna con quello che è, che ha, che vive e che sente dentro.
Sto dicendo che abbiamo non solo il diritto ma anche il dovere di mostrare la potenza dell'energia femminile.
Per questa ragione non parlo solo alle donne, ma a tutti coloro che sono stanchi di vedere il mondo dominato da aggressività e codardia, da egoismo o narcisismo fine a se stesso.
Le nostre vite sono attraversate da dinamiche che schiacciano oppure ignorano, per seguire tornaconti di potere che non riusciamo nemmeno ad immaginare.
Ma io sono certa che ogni donna sente nel cuore una grossa fetta di forza che rimane inutilizzata o che peggio, viene soppressa o incanalata in cose che in realtà non interessano o non soddisfano. Ma questa forza spinge, e non esiste per essere schiacciata o dimenticata.
L'energia femminile è da sempre il grande grembo e nutrimento del mondo, ma ha bisogno di ogni persona per riuscire a manifestarsi e a svolgere il suo ruolo risanatore.
Che questa festa della donna, sia per tutti un momento in cui ricordarci che le cose che servono davvero al mondo, in realtà non sono così tante: AMORE e AZIONE, insieme, sempre.
Forse questo post è una danza delle banalità, può essere. Ma ci metto la faccia e lo faccio col cuore in mano.
Fare quello che sentiamo come "buono" è un primo passo che non dobbiamo trascurare, mai.
Grazie di leggermi, forza e coraggio! A tutte e a tutti! <3
E buon #8marzo!
Miriam Fusconi

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