Usiamo queste armi per combattere questo nemico invisibile chiamato "coronavirus". E poi continuiamo con tutti gli altri!
Nonostante nel nome porti il termine "corona" questo virus non ha nulla di nobile. Colpisce buoni e cattivi e si accanisce soprattutto con gli anziani e i più deboli, meno nobile di così!
Non è nemmeno il primo virus che circola nella storia dell'uomo, nè l'unico in questo momento. Non mi riferisco solo alle malattie. Non cessano i virus dell'egoismo e della prevaricazione, non sono rimarginate le piaghe delle guerre e delle ingiustizie che continuamente si riaprono, che schiacciano uomini, donne e popoli.
Nel suo essere senza scrupoli e diabolicamente invisibile, è uguale agli altri virus ma, nel suo modo di presentarsi, forse può insegnarci qualcosa. Qualcosa che anticipa ogni vaccino o cura: la potenza della collaborazione, della responsabilità e del'amore.
ARMI INVISIBILI contro un nemico invisibile.
Sta succedendo una cosa strana: più ci isoliamo e più collaboriamo, più stiamo distanti e più ci sentiamo vicini, più rispettiamo le regole e più ci sentiamo interiormente liberi.
Guardiamoci, ascoltiamoci, via skype, telefono o di persona, lontani qualche metro l'uno dall'altro ma vicini dentro, come non mai.
Lo stiamo facendo, stiamo collaborando per il bene di tutti, per il bene del mondo, non solo delle nostre famiglie o per noi stessi.
Ce la faremo, ce la faremo lungo le strade che si creano quando ci guardiamo con questi occhi e ci abbracciamo con le parole e i sorrisi. Lungo queste strade scorre una forza invincibile.
Forse accadrà, forse scopriremo che la cosa più potente non si vede e si chiama amore e dentro questa forza c'è tutto quello che serve.
Noi ce la faremo, e il grande passo da fare dopo, è usare la stessa arma contro ogni virus, invisibile visibile, che scorre nel mondo, da troppo tempo. Questo virus ci ha svegliato e ci ha urlato nella faccia: "datti da fare, il tempo scade!" ma queste parole in realtà le abbiamo dentro di noi da sempre. Sono come un sussurro della nostra coscienza.
Un sussurro che nasce dalle grida del mondo, ovunque si soffra a causa di ingiustizie ed egoismi.
Promettiamoci che lo faremo, che non useremo l'amore come qualcosa che si tira fuori dal cilindro solo quando abbiamo paura di morire.
Non facciamolo, non sprechiamo questa occasione.
Miriam
Nonostante nel nome porti il termine "corona" questo virus non ha nulla di nobile. Colpisce buoni e cattivi e si accanisce soprattutto con gli anziani e i più deboli, meno nobile di così!
Non è nemmeno il primo virus che circola nella storia dell'uomo, nè l'unico in questo momento. Non mi riferisco solo alle malattie. Non cessano i virus dell'egoismo e della prevaricazione, non sono rimarginate le piaghe delle guerre e delle ingiustizie che continuamente si riaprono, che schiacciano uomini, donne e popoli.
Nel suo essere senza scrupoli e diabolicamente invisibile, è uguale agli altri virus ma, nel suo modo di presentarsi, forse può insegnarci qualcosa. Qualcosa che anticipa ogni vaccino o cura: la potenza della collaborazione, della responsabilità e del'amore.
ARMI INVISIBILI contro un nemico invisibile.
Sta succedendo una cosa strana: più ci isoliamo e più collaboriamo, più stiamo distanti e più ci sentiamo vicini, più rispettiamo le regole e più ci sentiamo interiormente liberi.
Guardiamoci, ascoltiamoci, via skype, telefono o di persona, lontani qualche metro l'uno dall'altro ma vicini dentro, come non mai.
Lo stiamo facendo, stiamo collaborando per il bene di tutti, per il bene del mondo, non solo delle nostre famiglie o per noi stessi.
Ce la faremo, ce la faremo lungo le strade che si creano quando ci guardiamo con questi occhi e ci abbracciamo con le parole e i sorrisi. Lungo queste strade scorre una forza invincibile.
Forse accadrà, forse scopriremo che la cosa più potente non si vede e si chiama amore e dentro questa forza c'è tutto quello che serve.
Noi ce la faremo, e il grande passo da fare dopo, è usare la stessa arma contro ogni virus, invisibile visibile, che scorre nel mondo, da troppo tempo. Questo virus ci ha svegliato e ci ha urlato nella faccia: "datti da fare, il tempo scade!" ma queste parole in realtà le abbiamo dentro di noi da sempre. Sono come un sussurro della nostra coscienza.
Un sussurro che nasce dalle grida del mondo, ovunque si soffra a causa di ingiustizie ed egoismi.
Promettiamoci che lo faremo, che non useremo l'amore come qualcosa che si tira fuori dal cilindro solo quando abbiamo paura di morire.
Non facciamolo, non sprechiamo questa occasione.
Miriam

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