Si può essere violenti in molti modi. C'è la violenza fisica, quella verbale-emotiva (abbastanza rumorosa, e qui mi ci metto dentro io) e poi ci sono tante altre forme di violenza, silenziose o addirittura sorridenti. Non sono le peggiori ma sono quelle che durano di più e che nel lungo termine fanno più danni. Si nascondono e riescono a stare nell'anonimato anche per mesi o anni, e chi cerca di segnalarlo spesso viene additato come polemico o più semplicemente stronzo.
Ecco, io di solito sono "la stronza".
Non vado fiera del mio "infuocarmi" nelle discussioni, nelle questioni di lavoro o nel segnalare situazioni che reputo ingiuste. Sicuramente ci sono modi più pacifici di farlo, ma nel fuoco c'è una certa sincerità e trasparenza, il fuoco brucia e acceca, si vede e si sente. Puoi provare a scappare, a difenderti con acqua o sabbia.
Ma il veleno silenzioso che s'insinua sotto i piedi e nell'aria che respiri, giorno dopo giorno, passa inosservato e spesso non viene mai scoperto. Avvelena i posti e i rapporti, brucia di freddo le cose, le idee, i progetti, gli obiettivi. Porta all'esasperazione ogni slancio verso la collaborazione e colora di nero la pazienza e la perseveranza.
Rallenta ogni azione benefica, la blocca, la nebulizza con il suo fiato malefico.
Questa violenza è l'ombra silenziosa del mondo.
E non c'entra nulla col Coronavirus, o forse si.
Il Coronavirus passerà, ci auguriamo presto, ma noi riusciremo a vedere la violenza che ci portiamo dentro e a trasformarla in lucida e utile azione?
La partita è aperta, per me, per tutti noi.
p.s. e tu che tipo di "stronza" sei? ;-) (un pochino dovevo alleggerire il finale dai...)
Miriam

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