Tra gli spazi scivolo, saltello tra le virgole, riposo appoggiata alle parentesi.
Metto chilometri e chilometri tra me e il famoso "qui e ora". Mi stacco, prendo le distanze, mi volto e vedo la mia vita, piccola e lontana.
Proseguo, accelero, corro, butto giù le braccia, mi piego, sono un animale velocissimo, non mi fermo. Alzo tutto, divento un missile, sotto di me le pagine sono montagne.
E vedo mille cose, e vivo mille vite.
Lascio città caotiche, strade, praterie, boschi, a migliaia. Ponti e oceani.
E vedo mille cose, e vivo mille vite.
Lascio città caotiche, strade, praterie, boschi, a migliaia. Ponti e oceani.
Ad ogni metro che percorro perdo un pezzo di me, componenti tecnologici a galleggiare nello spazio. Sgancio chili di angoscia, rabbia, disperazione.
Ogni parola entra dagli occhi, mi trapassa il cervello e mi rimbalza in tutto il corpo. Scintille di energia mi rendono elettrica.
Prendo fuoco, rallento, mi spengo, riposo, torno in dietro.
Prendo fuoco, rallento, mi spengo, riposo, torno in dietro.
Sono sfinita, arrivo alla fine, che era il mio inizio, con l'incendio nel cuore. La mia vita è ancora lì, ferma, perplessa, in attesa.
Sono pronta a riempirla ancora una volta di questa folle, infinita, vorace corsa di fiume.
Sono pronta a riempirla ancora una volta di questa folle, infinita, vorace corsa di fiume.
Riposo, riparto, ritorno.
[dedicato a chi scrive, a chi ama leggere, a chi s'incendia con la parola del cuore]
Miriam
[dedicato a chi scrive, a chi ama leggere, a chi s'incendia con la parola del cuore]
Miriam

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