La neve aveva ricoperto i suoi piedi ma non sentiva freddo.
Il vento le aveva ghiacciato il viso ma non tremava.
La luce della lanterna del suo uscio di casa, splendeva dietro di lei.
Piegava le dita dei piedi scalzi per sentire ancora di più le neve sulla pelle.
Ogni tanto faceva uscire la lingua dalla sua bocca per sentirne il sapore.
Gli occhi guardavano di fronte a lei, appoggiati sulla strada innevata.
Il gatto la fissava dal vetro della finestra, dal caldo della sua casa.
Quell'inverno si preannunciava lungo, e aveva deciso che lo avrebbe vissuto tutto, interamente e completamente.
Respirò a fondo l'aria fresca di quella sera di dicembre, e rientrò in casa.
Spense tutte le luci e si sedette alla finestra facendosi un bagno nella bianca luce della neve.
BUON NATALE
Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...
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