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I Tarocchi. L'Imperatrice della vita.

Questa è stata la prima carta che mi sono portata in giro. Una mattina l'ho estratta dal mazzo dei Tarocchi e me la sono messa in tasca. Ora lo sto facendo ogni giorno.. ma quel giorno non sapevo che la cosa mi sarebbe piaciuta così tanto.. ogni tanto, nel corso della giornata, mentre sono al lavoro o in auto, o in compagnia di amici, appoggio la mano sui pantaloni e lei è lì.. a volte cerco io il contatto, altre volte la sento inaspettatamente, quando mi ero totalmente dimenticata di lei.. la carta è lì tranquilla nella mia tasca, con tutto il suo potente mondo di significati da esplorare, da respirare.. E' come se fosse la parte di me che ho dimenticato o messo da parte.. che poi viene riscoperta e apprezzata.
Il momento serale, in cui leggo il "significato" del tarocco nel libro ("La via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky) è magico, è ogni volta una scoperta che mi delizia e mi dà pace.
L'imperatrice mi colpì particolarmente, forse perchè era la prima volta che mi mettevo un tarocco in tasca, forse perchè mi ci sono particolarmente ritrovata.
Tanta energia che non si sa dove mettere, tanti passi a cui dare una direzione... tanto amore a cui dare un nome per poi scoprire che prima di tutto si chiama come noi. Insomma: Miriam ama Miriam e poi c'è tutto il resto, ma il primo passo è essenziale, come ho letto tempo fà, il primo passo è l'ultimo, ed è l'unico. Tutto il resto arriva di conseguenza, ed è molto di più di quello che speravamo.

Ecco, cosa direbbe L'IMPERATRICE, se potesse parlare:
"Sono la creatività senza una finalità precisa. Esplodo nell'infinità delle forme. Sono io, dopo l'inverno, a tingere di verde tutta la Terra. Sono io a riempire il cielo di uccelli, gli oceani di pesci. Quando dico 'creare' parlo di trasformare: sono io a far sì che il seme si spacchi per far spuntare il germoglio. Se comincio a generare bambini, posso dare alla luce un'umanità intera. Se si tratta di fruttificare, sono in grado di produrre tutti i frutti della natura. La mia mente non si tira mai indietro: una parola, un grido, e partorisco un mondo... Sono la mente creativa. Ascoltatemi e lasciatemi agire dentro di voi, perché vi do la cura: qualunque problema, qualunque sofferenza, proviene da un Io tormentato dall'incapacità di creare. Sono l'attività, la seduzione, il piacere. Non vi è niente in me che non sia bello. Non esiste la possibilità di sottovalutarmi: sono quello che sono, sempre piena e viva. Non appena mi incarno in un corpo, questi diventa sublime, carnale, totale. In me non c'è nulla di repellente, nulla che sia ridicolo o brutto. Lasciatemi esultare in voi: sono il piacere di essere quello che siete, senza pregiudizi e senza morale. Vi dimostro che tutte le vostre idee sono belle. Anche i vostri pensieri più atroci, più criminali, più abbietti li potrete considerare nel loro splendore. Autorizzo l'abbondanza di pensieri. Lasciateli brillare come stelle effimere nel firmamento della vostra mente. Nulla vi obbliga a metterli in pratica. Riconoscetene la bellezza. Non statevene lì chiusi nella vostra fortezza! Trasformatela in tempio, con tutte le porte e le finestre spalancate: tutte le vostre emozioni sono una delizia. Che bella invidia! Che collera potente! Che meravigliosa tristezza! Un intero ventaglio di sentimenti è a vostra disposizione, come un arcobaleno. Tutti i vostri desideri sono degni di rispetto. Tutto nel vostro corpo è armonioso. Se seguite le mie idee, diventerete un essere luminoso. Se credete nei miei sentimenti, raggiungerete la grazia. Qualsiasi sensazione nutriate nei vostri confronti vi condurrà verso la bellezza. Siate sicuri del vostro potere seduttivo. Quando la Madonna ha sedotto il suo creatore, io ero lì. Se lei non mi avesse conosciuta, non sarebbe riuscito ad attirarlo a sè. La seduzione è uno stato mistico, è il dialogo amoroso della creatura con il suo creatore.
E io, la creatrice per eccellenza, chi sono senza di voi?
A volte, nell'immensa gioia dell'esplosione della mia creatività, viene fuori l'angoscia di non sapere dove vado. Sono come un pesce trasportato tra i flutti di un torrente inarrestabile. Se non vengo utilizzata da qualcuno, ho l'impressione che tutti i miei atti siano inutili. Prego dunque affinchè la mia meravigliosa, la mia perenne instabilità incontri dei limiti concreti. Se produco così tanti frutti, è affinché l'umanità intera venga a coglierli". 

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