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La vita come se.. dovessi morire tra una settimana.

Stiamo facendo un gioco, io e altre donne. Abbiamo deciso che tra una settimana moriremo, tutte.
Abbiamo stabilito che in questi 7 giorni dobbiamo dire addio alla vita terrena e prepararci al gran passo. E' venuto il momento di fare i conti con le proprie ombre, quale momento migliore del pre-morte? Mettiamo il caso che lo sappiamo, che succederà e basta. Niente panico, l'essere un gioco dà comunque qualche vantaggio!
Cerchiamo di entrare, ognuno come e quanto può, dentro questo ordine di idee: ancora pochi giorni e dirò addio alla vita, così come la conosco ora.
Cosa succederà in questi giorni? Come sentirò e vivrò la mia vita?
Niente sbandieramenti, non credo che mi metterò a parlare con tutti di questa cosa, la scrivo qui perchè, in qualche modo, la scrittura attira meno "folclore" delle situazioni quotidiane. Scrivo un post anche perchè in questi giorni "cruciali" mi sono prefissa di scrivere una lettera a me stessa.
Non credo che la pubblicherò, la scriverò e basta, alla vecchia maniera, con carta e penna... oppure non resisterò alla voglia di condividerla e la pubblicherò... chi può dirlo...

Ho deciso comunque di lanciare questo "tema" sul blog, come spunto di riflessione. Se arrivasse qualcuno a dirci con convinzione inattaccabile che tra una settimana moriremo e che dobbiamo prepararci a quel momento, cosa faremmo? sbatteremmo la testa contro il muro tutto il tempo? Forse sì, ma solo all'inizio.. qualcosa scatterebbe in noi e forse l'accettazione farebbe parte di quel qualcosa... E poi, diciamocelo, il fatto che qualcuno ce lo venga a dire, che sappia quando accadrà l'"infausto" evento, impaurisce ma crea anche coraggio e voglia di sapere: Se qualcuno sa quando morirò, allora vuol dire che qualcuno o qualcosa al di sopra del caso lo decide... forse Dio? forse la Natura? E se anche fosse il caso, allora sarebbe un Caso con la C maiuscola, non diverso da un Dio che tutto sà... e se fossi io a deciderlo? Se fosse la mia parte inconscia? La mia parte Divina?... insomma, la morte, e quindi la vita, risulterebbero assai diverse da un viaggio fine a se stesso... in un attimo si rivelerebbero come tappe di un cammino ben più lungo di quanto immaginavamo... Se questo "mister so tutto" che ho incontrato, mi dice che mi devo preparare al gran passo e io sento che gli credo, allora davvero c'è qualcosa a cui occorre prepararsi, perchè altrimenti prepararsi ad una cosa che è semplicemente la fine di tutto, lo spegnimento del fisico? ....

Una volta accolto questo concetto, inizieremmo, immagino, a pensare ad un bel pò di situazioni: Quante cose che ora consideriamo importanti metteremmo da parte, quante altre rimandate all'infinito decideremmo di mettere in atto? Quali sono le cose e le persone che faremmo più fatica a lasciare e perchè? Cosa abbiamo in sospeso con loro e con noi stessi?
Riusciremmo a sentire, nonostante tutto, che abbiamo fatto il nostro giusto cammino e a dire "sì" con serenità? Molto difficile, immagino...

Il punto è questo: se credi che la morte sia la fine di tutto, allora puoi anche incendiare il pc mentre leggi il mio post, se invece senti che non è così, allora questo "gioco" può essere utile, e anche divertente.
Può capitare che si senta di aver vissuto una vita insoddisfacente, di non aver ancora iniziato a vivere davvero. Allora, la questione è ancora più interessante:

Ho 7 giorni per affrontare le mie ombre e vincerle, per amarle magari e lasciarle andare via, via da me... tutti quegli aspetti di me che ho mal sopportato per tutta la vita posso abbandonarli ora! Anzi voglio farlo! Se devo compiere questo passo tra una settimana, allora lo voglio fare leggera e luminosa, così come sento di essere in fondo a me stessa, alla sorgente di me. Via la insicurezze, via la gelosia, vie le paure, via gli egoismi, via gli orpelli di tutte le cose che non volevo ma che ho ugualmente conquistato, via le offese, via i rancori, via i vaffanculo.. sì, anche i vaffanculo, sebbene mi siano piaciuti così tanto! via tutto questo, sia che fosse verso gli altri o verso me stessa.. non fa differenza, perchè, infondo si sa, gli altri sono il nostro specchio! Forse ripulendomi da questo nero, ripulirò anche un po' di nero attorno a me.. via tutto dunque! Non è un cacciare con sprezzo però, ma un sentire che con quelle cose ho finito la mia relazione, mi sono state utili a crescere ma ora non mi servono più... Ora voglio star leggera!!! Ecco allora che, se sarò brava, starò di fronte alla morte in forma perfetta! Sentirò quindi di aver sprecato la mia vita? Nò, perchè se tutte le ombre se ne saranno andate, potrò solo sentirmi bene sapendo che tutto è avvenuto affinché io mi trovassi in quel preciso momento come esattamente sono. Pronta, come un cielo senza nuvole, al tutto che si rivela.
Grazie, dunque.

Commenti

  1. Non si muore, la morte non esiste,
    non è neanche difficile dimostrarlo,
    se si sa ben osservare, è
    importante, comprendere bene ogni
    esperienza che porteremo per sempre
    con noi in ogni trasformazione,
    saremo sempre di più completi,
    quando avremo imparato
    a vivere ogni giorno,
    come se fosse l'ultimo.

    Bella la tua idea

    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ci sono passato realmente, senza doverlo immaginare, ed ho cercato solo la tranquillità...

    RispondiElimina
  3. ps. se questa settimana non vieni a salutarmi mi offendo.

    RispondiElimina

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