Passa ai contenuti principali

Arte in fiera. Il ferro vivo di Davide Caprili


Da tipica savignanese critico spesso ciò che avviene nel mio paese, ma poi ogni tanto succede qualcosa di talmente bello che non vedo l'ora di raccontarlo! E' il caso della mostra del maestro del ferro, fabbro, artista, chiamatelo come volete.. Davide Caprili. "L'espressione del ferro" è il titolo dell'esposizione che si tiene alla Vecchia Pescheria di Savignano sul Rubicone in occasione della fiera di Santa Lucia. La semplicità del nome della mostra rispecchia la semplicità di Caprili, la bellezza delle opere esposte rispecchia la bravura di Caprili! 


I suoi lavori parlano dell'amore per un mestiere che è diventato arte. Quando oltre all'impegno e alla volontà, c'è passione e abilità, il salto nella dimensione artistica è inevitabile e non necessita di nessuna etichetta, non occorre... il ferro di Caprili parla da sè... Sono certa che lui già lo sente quel materiale, quando lo lavora... si parlano da un bel po', loro due, prima che anche il pubblico sia ammesso all'onore della presenza di un simile connubio: Caprili e il frutto del suo lavoro!


Le sue opere sono vive e si vede benissimo... e tutti voi, se verrete a vederle, potrete anche sentire la loro voce. Sembrano testimoni di altri luoghi... spazi in cui il fuoco che li ha forgiati li ha caricati di un'energia che ora trasmettono a chi li osserva.



I suoi lavori mi hanno subito fatto sorgere un pensiero: Non c'è nulla che resiste alla passione e all'amore, anche la materia più dura si lascia lavorare, si affida a chi si avvicina a lei con buone intenzioni. Così ho immaginato il nostro "super fabbro" avvicinarsi al ferro con rispetto e con in testa - e nel cuore - tante belle idee per renderlo più bello.... la dura materia accetta e si lascia trasformare con gioia, e si fa dono, per tutti.


Grazie davvero Davide Caprili per i racconti che ci fai con le tue opere... hanno il sapore di un'amicizia, quella dell'uomo con la terra e le sue risorse.
(il tutto con molta classe)
Miriam



Commenti

  1. Abbiamo dei curiosi artista a Savignano,
    il problema è che non lo sappiamo!
    Buona giornata Michi

    RispondiElimina

Posta un commento

grazie per il commento!

Post popolari in questo blog

Storia di una pecora bianca che voleva rimanere bianca

Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

Il tempo dei cervi

Era il tempo dei cervi, una manciata d'anni fa che però sembra un'altra vita. Il passato è una bolla volante che ci racconta storie... di quelle magiche che non muoiono mai. Come questa... Andavo a camminare la mattina all'alba. Percorrevo  il sentiero sul Rubicone e molto spesso vedevo una famiglia di cervi (che forse erano daini o caprioli...). Li vedevo camminare tranquillamente sui pendii che ci sono tra la Villa Di Bagno e il centro sportivo Seven. Sbucavano tra una macchia di vegetazione e l'altra... prima alcuni adulti e poi altri piccoli... ed inutile dirlo, quando incontri creature del genere tutto si ferma. E io mi fermavo, stavo immobile ad osservarli... e loro spesso osservavano me... si fermavano per qualche istante e poi ripartivano. Io trattenevo il fiato dall'emozione e perché temevo di spaventarli col minimo movimento. Tra noi c'erano il fiume, qualche metro di terreno e mille misteri. Era diventato ormai un appuntamento quotidiano... al mattino...

La foglia che non voleva staccarsi dal ramo

Il vento fresco aveva iniziato a soffiare da fine agosto, e già parecchie di loro si erano lasciate cadere, finendo sul terreno calpestato dai bagnanti. Nel viale alberato a pochi passi dal mare, la foglia pensava alla sua fine imminente con paura: "non voglio staccarmi dal ramo - diceva a se stessa - non voglio staccarmi da te - diceva all'albero - con gli occhi gonfi di lacrime". L'albero pensava che in vita sua era la prima volta che una foglia gli aveva valuto così bene e la rincuorava come poteva: "Non hai nulla da temere, quando ti staccherai da me e ti lascerai cadere nel vuoto sarà bellissimo, sarà come volare". La foglia si sentiva sempre più stanca, mentre il suo colore, da verde, diventava giallo con infuocate sfumature rosse: "Sei sempre più bella - le diceva l'albero - guàrdati, sembri una candela accesa.. per questo ti devi staccare, altrimenti finirai per bruciarmi!" e tentavano, entrambi, di sorridere... Poi, arrivò quel...