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Il passo indietro di Zapatero.. e l'Italia?





Non sono un'esperta di politica ma credo che è così che dovrebbe essere. Un leader politico guida la Nazione finché ottiene risultati e finché è voluto dal popolo. Sappiamo tutti che non occorre entrare nelle urne per far capire - o percepire - al primo ministro di turno, se è ancora gradito. Zapatero lo ha capito e non ha finto di non capire, non si è incollato alla poltrona con lo stick. Ha capito che era giunto il momento di fare un passo indietro e così ha fatto. E questo, a mio parere, gli rende onore. Oggi è stato in parlamento per l'ultima volta, ha 'rivendicato' il lavoro fatto ma ha anche ammesso che non tutto è andato liscio. Non ha puntato il dito contro i media o contro gli indignados nelle piazze. Insomma, alla fine li ha ascoltati. E in Italia? quando arriverà questo 'alla fine'?... è già arrivato da molto tempo eppure tutti rimangono immobili sulle loro poltrone. Forse è per questo che la Spagna, che ha subìto la crisi in maniera più grave della nostra, sta lavorando per uscirne secondo un piano strutturale che ha un senso. E' ripartita da un passo indietro rispetto al nostro eppure la sensazione è che sia già in sorpasso. Perché? Perchè si sono accorti che le cose andavano male e hanno deciso di cambiarle e lo stanno facendo. E noi?



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