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Si avvicina l’11 novembre, il giorno di San Martino. Dalle mie parti, Santarcangelo di Romagna, è un giorno molto atteso grazie alla nota fiera dedicata al santo patrono. Quando arriva quel giorno di novembre in cui comincia a scaldarsi un po’ l’aria e ad essere un po’ meno freddo, “ecco – si dice – è arrivata l’estate di San Martino” e guardando il calendario ci si accorge che manca poco alla festa. Quest’anno la situazione pare un po’ diversa, l’impressione è che questa famosa estate dedicata al santo sia stato il naturale collegamento all’estate “normale”, la stagione dei bagni e delle tintarelle che coi santi ha poco a che vedere.
La conoscete la leggenda di San Martino? E’ la storia di un uomo che divise in due il suo rosso mantello per coprire un povero mendicante nudo e freddoloso. Il Signore “ricompensò” il Santo inviando un clima mite e temperato quando oramai si entrava nel cuore del freddo inverno.
Ora, visto che quest’anno in gran parte d’Italia e d’Europa le temperature continuano ad essere più alte del normale concedendo un autunno così tiepido e piacevole. Visto che l’estate di San Martino di questi giorni non è una parentesi in mezzo al freddo ma una prosecuzione diretta dell’estate finita ormai due mesi fa. Viene da chiedersi: A chi abbiamo donato la nostra metà del mantello?
Ho il sospetto che qualcuno da qualche parte abbia donato metà del suo mantello prima del tempo. Penso che forse è accaduto, non so dove, un grande atto di generosità per cui tutti quanti ci meritiamo questo clima mite che ci permette di risparmiare sul riscaldamento. Cosa da non sottovalutare in questo momento di crisi economica.
Ora, visto che quest’anno in gran parte d’Italia e d’Europa le temperature continuano ad essere più alte del normale concedendo un autunno così tiepido e piacevole. Visto che l’estate di San Martino di questi giorni non è una parentesi in mezzo al freddo ma una prosecuzione diretta dell’estate finita ormai due mesi fa. Viene da chiedersi: A chi abbiamo donato la nostra metà del mantello?
Ho il sospetto che qualcuno da qualche parte abbia donato metà del suo mantello prima del tempo. Penso che forse è accaduto, non so dove, un grande atto di generosità per cui tutti quanti ci meritiamo questo clima mite che ci permette di risparmiare sul riscaldamento. Cosa da non sottovalutare in questo momento di crisi economica.
Mentre sono ancora inebriata da questo piacevole pensiero accendo la tv e vedo i fatti della Liguria e della Toscana: disastri e morte provocati dalle alluvioni. Disperazione e tragedia causati da piogge talmente improvvise e violente da far nascere fiumi dove prima c’erano strade.
Allora mi chiedo: Non è che questa estate di San Martino ci sta un pochino prendendo in giro? Da un lato ci concede piacevoli 20 gradi diurni, dall’altro – e forse coerentemente da un punto di vista meteorologico – ci invia i più terribili degli acquazzoni estivi ma in dose centuplicata. La natura dà, la natura toglie.
E’ chiaro: Questa estate di San Martino ha ben poco di santo. L’esempio di quel bravo Martino che donò metà del suo mantello ad un altro uomo, non è stato seguito da molti.
Chissà… Se iniziassimo davvero a tagliare a metà tutti i mantelli del mondo, spunterebbe un raggio di sole?
Può essere.. Nel frattempo credo che quando arriverà l’inverno forse saremo felici di avere pochi gradi sopra lo zero.
Allora mi chiedo: Non è che questa estate di San Martino ci sta un pochino prendendo in giro? Da un lato ci concede piacevoli 20 gradi diurni, dall’altro – e forse coerentemente da un punto di vista meteorologico – ci invia i più terribili degli acquazzoni estivi ma in dose centuplicata. La natura dà, la natura toglie.
E’ chiaro: Questa estate di San Martino ha ben poco di santo. L’esempio di quel bravo Martino che donò metà del suo mantello ad un altro uomo, non è stato seguito da molti.
Chissà… Se iniziassimo davvero a tagliare a metà tutti i mantelli del mondo, spunterebbe un raggio di sole?
Può essere.. Nel frattempo credo che quando arriverà l’inverno forse saremo felici di avere pochi gradi sopra lo zero.
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