Volare sopra i problemi...
immaginate di poter spiccare il volo e di poter sorvolare tutti i problemi che vi appesantiscono la vita come un aereo, o meglio ancora, un uccello, vola sopra la campgna...
Volare sopra la sofferenza della vita, guardare dall'alto il panorama delle cose brutte che vorremmo gettare via...
osservarle dall'alto e indicarle ai nostri compagni di volo come si indicano i monumenti o le case in un viaggio di piacere... come una guida turistica che accompagna i clienti al più vicino "mirador" e poi inizia a indicare i tetti degli edifici più importanti, il fiume, i parchi ...
Eccoci sopra al nostro dolore: "quella è la mia insicurezza, quella laggiù è la paura di rimanere solo, guarda più in là, eccola, è la rinuncia ai miei sogni, questa qua sotto è la ferita della mia ultima storia d'amore, finita naturalmente... e quella là è il terrore di iniziarne un'altra, quella là in fondo è la mia dipendenza dalle abitudini... e poi eccoci sopra la paura dei cambiamenti, questi invece, con le punte aguzze sono i miei problemi economici..." e continuare così... a volare, a indicare i mali della nostra esistenza..
Poi ad un certo punto, il dubbio: "ma se tutte quelle cose laggiù sono le cose che mi fanno soffrire, come faccio a volarci sopra? E fin quanto in alto posso volare? Forse posso salire così tanto da non vederle più e poi cambiare completamente panorama"... e quindi volare ancora più in alto, sempre di più, e accorgersi che nessuna corda ci lega a quelle cose laggiù. Quelle cose sono rimaste a terra, in basso, ancorate alla crosta terrestre o inabissate nei mari. E noi invece siamo liberi di volare e di galleggiare, di nuotare, senza corde, zavorre e liberi da qualsiasi tipo di ancora... Perchè? Per il semplice motivo che quelle zavorre non sono nostre, che non fanno parte di noi... sono come sassi raccolti lungo la strada, in qualsiasi momento possiamo svuotarci le tasche e assaporare la leggerezza di sane tasche vuote.
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