Passa ai contenuti principali

SI FEST 2012. Cis e Click per tutta la notte!

Oggi termina il SI FEST a Savignano sul Rubicone. SI FEST? Si grazie! Dico spesso scherzando... ma non è vero, non scherzo per niente! Anche quest'anno il Festival sta andando alla grande. Ieri sera il centro storico era un pullulare di persone grazie alla Notte Bianca, un pulsare di vita, tra immagini, musica, gusto e litri di birra...

Passeggiando per le vie del SI FEST OFF - il festival indipendente parallelo al SI FEST - ho "raccolto" qualche click che i momenti mi servivano al tavolo della serata... che apparecchiata di serata!
Tutti in giro con la macchina fotografica al collo, fotografi e non, appassionati e non, così perchè ogni tanto al collo ci può stare pure quella, oltre al foulard o alla collanina, no?
E vai di cis e vai di click! E tutti in posa, anzi no, senza posa che fa più vita, più attimo rubato, insomma fa più "Bresson"... E all'improvviso tutto è fotogenico, anzi nulla lo è e va bene così... Savignano era un set fotografico a cielo aperto, click alle strade, click al ponte romano, click alle mostre, click ai gruppi musicali, alle scritte sui muri, a quelle immagini che non capiamo ma che comunque hanno un suo perchè... perchè? Non si sa, e va bene così, si, va proprio bene: SORRIDI! Clickkkkkkkkkkkkkk
(Info www.savignanoimmagini.it)



Figurine Canini (By Silvio Canini)

Commenti

Post popolari in questo blog

Storia di una pecora bianca che voleva rimanere bianca

Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

Il tempo dei cervi

Era il tempo dei cervi, una manciata d'anni fa che però sembra un'altra vita. Il passato è una bolla volante che ci racconta storie... di quelle magiche che non muoiono mai. Come questa... Andavo a camminare la mattina all'alba. Percorrevo  il sentiero sul Rubicone e molto spesso vedevo una famiglia di cervi (che forse erano daini o caprioli...). Li vedevo camminare tranquillamente sui pendii che ci sono tra la Villa Di Bagno e il centro sportivo Seven. Sbucavano tra una macchia di vegetazione e l'altra... prima alcuni adulti e poi altri piccoli... ed inutile dirlo, quando incontri creature del genere tutto si ferma. E io mi fermavo, stavo immobile ad osservarli... e loro spesso osservavano me... si fermavano per qualche istante e poi ripartivano. Io trattenevo il fiato dall'emozione e perché temevo di spaventarli col minimo movimento. Tra noi c'erano il fiume, qualche metro di terreno e mille misteri. Era diventato ormai un appuntamento quotidiano... al mattino...

La foglia che non voleva staccarsi dal ramo

Il vento fresco aveva iniziato a soffiare da fine agosto, e già parecchie di loro si erano lasciate cadere, finendo sul terreno calpestato dai bagnanti. Nel viale alberato a pochi passi dal mare, la foglia pensava alla sua fine imminente con paura: "non voglio staccarmi dal ramo - diceva a se stessa - non voglio staccarmi da te - diceva all'albero - con gli occhi gonfi di lacrime". L'albero pensava che in vita sua era la prima volta che una foglia gli aveva valuto così bene e la rincuorava come poteva: "Non hai nulla da temere, quando ti staccherai da me e ti lascerai cadere nel vuoto sarà bellissimo, sarà come volare". La foglia si sentiva sempre più stanca, mentre il suo colore, da verde, diventava giallo con infuocate sfumature rosse: "Sei sempre più bella - le diceva l'albero - guàrdati, sembri una candela accesa.. per questo ti devi staccare, altrimenti finirai per bruciarmi!" e tentavano, entrambi, di sorridere... Poi, arrivò quel...