Mettiamo il caso che oggi ti alzi, fai colazione e poi inizi a curare le piante e i fiori del tuo giardino.
La tv è spenta, il giornale oggi non l'hai comprato, il telefonino è rimasto in cucina e non puoi sentirlo. In questo caso è probabile che tu trascorrerai almeno un paio d'ore "tranquille", pensando solo (più o meno) a ciò che hai davanti, a ciò che tocchi.
Una volta era così. Non c'erano tanti squilli di telefono o "bip" di messaggi ed e-mail che arrivavano a coloro che lavoravano nei campi, o ai commercianti del mercato, o agli artigiani... nessuna tecnologia "disturbava" il soldato in guerra o lo studioso nel suo studio... nessun avviso di notifica di facebook o cinguettio di twitter interrompeva il silenzio tra due innamorati o le urla di una discussione in famiglia.
Molto meno di ciò che non riguardava il momento che si stava vivendo, entrava in quel momento, rispetto ad oggi.
Questo non significa che le persone avessero la testa libera da preoccupazioni e la mente in quiete, ma sicuramente non erano inondati da informazioni-pensieri-emozioni come invece accade ora.
Per potersi "liberare" da tale "fardello" è consigliato di spegnere o lasciare a casa telefoni e computer.
Oggi, tutto ci arriva prima e di più. Succedono più cose nel mondo? No, si dice spesso, non succedono più cose, la differenza è che oggi le veniamo a sapere attraverso il mondo della comunicazione. Questo è vero, ma non credo sia solo questo il motivo, credo invece che davvero accadano più cose.
E' vero che la notizia degli eventi ci giunge più velocemente: se in Australia arriva un'onda anomala (non me ne vogliano gli australiani, è il primo luogo lontano che mi è venuto in mente), non dobbiamo aspettare di incontrare un australiano per saperlo. Probabilmente, tanti anni fa, nessuno in Italia lo avrebbe saputo.
Quello che mi viene da aggiungere è che l'aumento della velocità di comunicazione provoca a sua volta l'aumento della velocità con cui accadono i fatti e anche la quantità di questi fatti. Cioè succedono più cose in meno tempo e più cose nello stesso momento. E non dipende solo dal fatto che siamo di più sulla terra: sono certa che oggi ad un bambino di 10 anni succedono molte più cose in un anno, di quanto ne succedevano in passato ad una persona in tutta la sua vita.
E' possibile che tutto ciò dipenda dalla legge di attrazione? Secondo me sì. Se è vero che noi attraiamo ciò che pensiamo e sentiamo a livello emozionale (se sono triste attiro situazioni che mi renderanno triste, se sono fiduciosa mi succederanno cose che aumenteranno la mia fiducia, ecc) allora con la mole d'informazione che ci arrivano addosso ogni giorno, e l'aumentare conseguente dei nostri pensieri-emozioni (come conseguenza alle notizie ricevute), provochiamo anche un aumento degli accadimenti. Tutto nasce e si verifica più velocemente e in contemporanea in un groviglio di micro e macro eventi che, forse, sta saturando le nostre vite e quella della terra. L'aria che respiriamo è intrisa di pensieri ed emozioni, positivi e negativi. Quest'aria è pregna di paure, speranze, amore, delusioni, odio, desideri... la maggior parte inconsci, provenienti da quella parte di noi di cui non abbiamo consapevolezza.
Parola dopo parola, pensiero dopo pensiero, emozione dopo emozione, fatto dopo fatto, stiamo "correndo" come bufali impazziti verso un precipizio. Se una fine del mondo esiste la stiamo accelerando sempre di più negli ultimi anni. Per questo è importante svegliarsi, prendere coscienza di noi stessi, in modo che ciò che buttiamo fuori sia realmente nostro, conscio. Questo potrà fare la differenza tra un salto nel vuoto, nel nulla, o un salto verso l'alto, verso l'evoluzione dell'uomo, e non solo.
Stiamo accelerando la nostra fine, e quindi, per chi lo desidera, anche un nuovo inizio (che magari è proprio questo momento).
La tv è spenta, il giornale oggi non l'hai comprato, il telefonino è rimasto in cucina e non puoi sentirlo. In questo caso è probabile che tu trascorrerai almeno un paio d'ore "tranquille", pensando solo (più o meno) a ciò che hai davanti, a ciò che tocchi.
Una volta era così. Non c'erano tanti squilli di telefono o "bip" di messaggi ed e-mail che arrivavano a coloro che lavoravano nei campi, o ai commercianti del mercato, o agli artigiani... nessuna tecnologia "disturbava" il soldato in guerra o lo studioso nel suo studio... nessun avviso di notifica di facebook o cinguettio di twitter interrompeva il silenzio tra due innamorati o le urla di una discussione in famiglia.
Molto meno di ciò che non riguardava il momento che si stava vivendo, entrava in quel momento, rispetto ad oggi.
Questo non significa che le persone avessero la testa libera da preoccupazioni e la mente in quiete, ma sicuramente non erano inondati da informazioni-pensieri-emozioni come invece accade ora.
Per potersi "liberare" da tale "fardello" è consigliato di spegnere o lasciare a casa telefoni e computer.
Oggi, tutto ci arriva prima e di più. Succedono più cose nel mondo? No, si dice spesso, non succedono più cose, la differenza è che oggi le veniamo a sapere attraverso il mondo della comunicazione. Questo è vero, ma non credo sia solo questo il motivo, credo invece che davvero accadano più cose.
E' vero che la notizia degli eventi ci giunge più velocemente: se in Australia arriva un'onda anomala (non me ne vogliano gli australiani, è il primo luogo lontano che mi è venuto in mente), non dobbiamo aspettare di incontrare un australiano per saperlo. Probabilmente, tanti anni fa, nessuno in Italia lo avrebbe saputo.
Quello che mi viene da aggiungere è che l'aumento della velocità di comunicazione provoca a sua volta l'aumento della velocità con cui accadono i fatti e anche la quantità di questi fatti. Cioè succedono più cose in meno tempo e più cose nello stesso momento. E non dipende solo dal fatto che siamo di più sulla terra: sono certa che oggi ad un bambino di 10 anni succedono molte più cose in un anno, di quanto ne succedevano in passato ad una persona in tutta la sua vita.
E' possibile che tutto ciò dipenda dalla legge di attrazione? Secondo me sì. Se è vero che noi attraiamo ciò che pensiamo e sentiamo a livello emozionale (se sono triste attiro situazioni che mi renderanno triste, se sono fiduciosa mi succederanno cose che aumenteranno la mia fiducia, ecc) allora con la mole d'informazione che ci arrivano addosso ogni giorno, e l'aumentare conseguente dei nostri pensieri-emozioni (come conseguenza alle notizie ricevute), provochiamo anche un aumento degli accadimenti. Tutto nasce e si verifica più velocemente e in contemporanea in un groviglio di micro e macro eventi che, forse, sta saturando le nostre vite e quella della terra. L'aria che respiriamo è intrisa di pensieri ed emozioni, positivi e negativi. Quest'aria è pregna di paure, speranze, amore, delusioni, odio, desideri... la maggior parte inconsci, provenienti da quella parte di noi di cui non abbiamo consapevolezza.
Parola dopo parola, pensiero dopo pensiero, emozione dopo emozione, fatto dopo fatto, stiamo "correndo" come bufali impazziti verso un precipizio. Se una fine del mondo esiste la stiamo accelerando sempre di più negli ultimi anni. Per questo è importante svegliarsi, prendere coscienza di noi stessi, in modo che ciò che buttiamo fuori sia realmente nostro, conscio. Questo potrà fare la differenza tra un salto nel vuoto, nel nulla, o un salto verso l'alto, verso l'evoluzione dell'uomo, e non solo.
Stiamo accelerando la nostra fine, e quindi, per chi lo desidera, anche un nuovo inizio (che magari è proprio questo momento).
Sono certo anche io che accadano più cose, le idee circolano in maniera vertiginosa e creano cose, fatti, situazioni. Oggi ho letto questa piccola frase, cedo renda l'idea: "Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.
RispondiEliminaMa se tu hai un'idea ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee".
*credo
RispondiEliminaCiao, SI!!!
RispondiEliminapenso che il punto centrale sia questo:
"Cambia te stesso. E’ inutile cambiare il mondo esterno restando noi stessi, con le nostre paure e i nostri dispiaceri; il primo passo è cambiare le cose che non amiamo di noi e creare una realtà interiore migliore".(Gandhi)... Se partiamo dall'interno allora questa "fine" può essere un salto in un mondo migliore, ogni persona può farlo in ogni momento
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