E' la magica selva dei tarocchi! Un mondo
popolato da personaggi, simboli, colori, scritte e numeri.. tutti
messi nel frullatore! Poi riposti con cura nelle formine e infornati!
Ne vengono fuori dei dolcetti colorati che più ne mangi più ti vien
fame, ma non ingrassano il corpo, bensì l'anima!
Ma quale abile chef può aver preparato
questi straordinari dolci? Ché gli ingredienti mica son messi alla
rinfusa! Tutto è al suo posto, e niente viene nascosto! Sono come
una tavola apparecchiata, è tutto lì, occorre solo imparare ad
usare le posate giuste per ogni pietanza!
Chi è questo chef? Chi è questo
maestro di sala? Chi è il creatore di questa selva oscura ma non
oscura!?
Un biscotto è a forma di stella, uno a forma di sole, di luna, e poi ci sono le figure! E non mancano gli Innamorati con i loro misteri!! E che dire dei sapori? Questi dolcetti cambiano sapore a seconda di chi li mangia! E mai farsi ingannare dalla apparenze! Un dolce rosa non è detto che sappia di fragola, uno scuro non per forza dev'essere al cioccolato o al caffè, uno tutto bianco non è detto che sia di zucchero, potrebbe anche essere amaro! Un biscotto un po' sbruciacchiato potrebbe invece essere buono!
Un biscotto è a forma di stella, uno a forma di sole, di luna, e poi ci sono le figure! E non mancano gli Innamorati con i loro misteri!! E che dire dei sapori? Questi dolcetti cambiano sapore a seconda di chi li mangia! E mai farsi ingannare dalla apparenze! Un dolce rosa non è detto che sappia di fragola, uno scuro non per forza dev'essere al cioccolato o al caffè, uno tutto bianco non è detto che sia di zucchero, potrebbe anche essere amaro! Un biscotto un po' sbruciacchiato potrebbe invece essere buono!
Mi è venuta fame! Ma non devo
distrarmi, volevo fare una breve introduzione alla carta di oggi e
invece mi son fatta prendere la mano! Oggi vorrei parlarvi
dell'Appeso (Le Pendu)... e nell'introduzione volevo proprio porre
l'accento come nei tarocchi, le apparenze, e le “dicerie”,
possono trarre in inganno o comunque indurre ad una lettura parziale
o a senso unico. Questo vale per l'Appeso, ma anche per altre carte,
come L'Arcano senza nome (chiamato anche La Morte), o l'Eremita...
spesso in queste carte si vede subito un messaggio negativo, di
morte, solitudine o sofferenza... può essere! Ma non è tutto qui!
Si può parlare di gioia e altre “prelibatezze” dell'anima avendo
in mano anche queste “oscure” carte!... Ergo: sofferenze e
atrocità umane e non solo possono emergere anche dalle carte
considerate più “belle” come l'Imperatrice o La Forza e tante
altre belle fanciulle racchiuse in questi magici rettangoli! Ogni
carta ha un dritto ed un rovescio, ha un punto di partenza ed una
meta a cui arrivare, insieme alle mille strade di una piantina ancora
tutta da leggere! Non potrebbe essere altrimenti perchè sono lo
specchio della vita e di chi le osserva!
L'APPESO – LE PENDU Bene,
che dire di questa enigmatica carta? Prima di scoprire cosa ci dice a
riguardo Alejandro Jodorowsky (nel suo libro “La via deitarocchi”), proviamo un po' noi ad osservarla bene e a tentare
delle interpretazioni!
Mi raccomando non fate come me che all'inizio mettevo la carta a rovescio perché mi ostinavo a volerlo mettere in piedi! E' appeso a testa in giù! Quindi deve stare a testa in giù!
Mi raccomando non fate come me che all'inizio mettevo la carta a rovescio perché mi ostinavo a volerlo mettere in piedi! E' appeso a testa in giù! Quindi deve stare a testa in giù!
Certo, la posizione non può essere
comoda, quindi un minimo di sensazione di sofferenza ce la trasmette
all'istante, ma osservando bene vediamo che l'espressione del suo
volto non è affatto sofferente, anzi! L'uomo (ammesso che si tratti
di un uomo!) sembra proprio tranquillo! Se ne sta lì a testa in giù
con le mani dietro alla schiena a pensare ai fatti suoi! Anzi,
nostri! E' vestito tutto colorato, sembra un jullare a cui hanno
tolto il cappello e poi appeso per i piedi per aver esagerato con gli
scherzi! Ai lati ci sono due tronchi gialli con i rami tagliati, e in
generale, la carta è molto pulita, cioè non c'è sfondo o tanti
altri “fronzoli” a riempire lo spazio. Ci sono solo la figura
appesa, i due tronchi verticali, quello orizzontale, la corda e un
po' di vegetazione. Il messaggio più netto che ci vedo io è
relativo alla PUNIZIONE. Non posso far di meglio, mi viene in mente
questo: un discolo in punizione che aspetta paziente che la “tortura”
finisca per tornare a far faville coi suoi pazzi progetti!
E secondo voi che significato può
avere?
Prima di leggere quanto sotto, tratto
da 'La via dei tarocchi' di Alejandro Jodorowsky, vi suggerisco di
provare voi ad osservare la carta per vedere quale messaggio vi
trasmette! La carta parla a voi di voi! Se vi va potete condividere
la vostra “visione” commentando in fondo al post...
Oppure andate avanti nella lettura a scoprire subito la vastità di orizzonti che contengono pochi
centimetri di carta colorata! Ad esempio, subito, nelle prime parole,
viene detto il contrario di quanto ho percepito io! Per questo mi
piacciono così tanto queste carte!
E SE L'APPESO PARLASSE
“Mi trovo in questa posizione perché lo voglio. Sono stato io a recidere i rami. Ho liberato le mie mani dal desiderio di afferrare, di appropriarmi delle cose, di trattenerle. Senza abbandonare il mondo, me ne sono ritirato. Con me potete trovare la volontà di entrare in quella condizione in cui non esiste più la volontà. Lo stato in cui le parole, le emozioni, le relazioni, i desideri, i bisogni non vi tengono più legati. Per slegarmi ho spezzato tutti i legami, tranne quello che mi lega alla Coscienza. Ho la sensazione di cadere eternamente verso me stesso. Mi cerco attraverso il labirinto delle parole, sono colui che pensa e non ciò che viene pensato. Non sono i sentimenti, li osservo da una sfera intangibile dove regna soltanto la pace. A una distanza infinita dal fiume dei desideri, conosco soltanto l'indifferenza. Non sono un corpo, ma colui che lo abita. Per arrivare a me stesso, sono un cacciatore che sacrifica la preda. Ritrovo l'azione bruciante nell'infinita non-azione.
Attraverso il dolore per trovare la
forza del sacrificio. Piano piano mi libero di ciò che potremmo
chiamare “io”. Entro in me stesso incessantemente, come in un
bosco incantato. Non posseggo nulla, non conosco nulla, non posso
nulla.
Eppure, universi interi mi percorrono, mi ricolmano dei loro vortici e poi se ne vanno via. Sono il cielo infinito che lascia passare le nuvole. Che cosa mi resta? Un solo sguardo, senza un oggetto, consapevole di se stesso, che fa di me l'ultima e massima realtà. Allora esplodo in pura luce. Allora divento il fulcro di una danza totale, l'acqua benedetta cui si abbeverano gli assetati.
A partire da quel momento sono l'aria pure che espelle ogni atmosfera viziata. A partire da quel momento il mio corpo legato diventa la sorgente catastrofica della vita eterna.
Sono soltanto un cuore che batte spingendo la bellezza fino ai confini del creato. Divento quieta dolcezza in ogni dolore, divento gratitudine incessante, divento la porta che conduce le vittime all'estasi. La discesa lungo la quale si scivola verso l'alto. La viva luce che circola nelle oscurità del sangue”.
Eppure, universi interi mi percorrono, mi ricolmano dei loro vortici e poi se ne vanno via. Sono il cielo infinito che lascia passare le nuvole. Che cosa mi resta? Un solo sguardo, senza un oggetto, consapevole di se stesso, che fa di me l'ultima e massima realtà. Allora esplodo in pura luce. Allora divento il fulcro di una danza totale, l'acqua benedetta cui si abbeverano gli assetati.
A partire da quel momento sono l'aria pure che espelle ogni atmosfera viziata. A partire da quel momento il mio corpo legato diventa la sorgente catastrofica della vita eterna.
Sono soltanto un cuore che batte spingendo la bellezza fino ai confini del creato. Divento quieta dolcezza in ogni dolore, divento gratitudine incessante, divento la porta che conduce le vittime all'estasi. La discesa lungo la quale si scivola verso l'alto. La viva luce che circola nelle oscurità del sangue”.
Naturalmente per i dettagli sulla
carta, rimando al testo di Jodorowsky già citato. Mica posso
ricopiare tutto il libro!
Volevo solo condividere con voi la
magìa-poesia di ciò che l'Appeso ha da dirci, mentre ci guarda a
testa in giù!
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