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I Tarocchi. La Forza: Vi insegnerò a vincere la paura

La vera forza è quella che viene esercitata senza fatica e senza rabbia. Una forza limpida, concentrata nel punto utile. E' quello che mi fa venire in mente la carta dei Tarocchi della Forza. Nessuno sforzo si legge nel volto della donna, e nessuna resistenza in quello del leone, il quale si fa spalancare la bocca senza opporsi nè soffrire. Il magnifico animale docilmente sembra compenetrarsi con la figura della donna, quasi fossero un'unica cosa, un unico essere.
L'unghia rossa della mano attira la mia attenzione, e un attimo dopo anche quella del piede: rossa! Pure quella! Come a dire che la forza della mano e del braccio non è racchiusa in un comportamento stagno ma collegata a tutto il resto, fino al piede che poggia sicuro sul terreno.
Non si possono affrontare prove di forza senza aver ben piantati i piedi nella terra... come gli alberi che affondano le radici in essa, gli uomini non possono fare diversamente, in quanto ponti tra terra e cielo... E' come se la donna succhiasse forza dalla terra e saggezza dal cielo, affinchè quella forza sia spesa nel modo migliore, senza dispersione di energia.. come spesso si dice: la forza è nulla senza controllo.
E poi.. ecco.. la forza è donna, non c'è un guerriro o un "palestrato" ad avere a che fare con la belva, c'è una donna, e dall'aspetto alquanto materno... con un cappello simile a quello del Mago ma con punte rosse verso il cielo.
La Forza... già già... chissà... qual è la forza più forte di tutte? Non è forse la forza della vita creatrice?

Questa è di certo un'interpretazione limitata.. è solo ciò che mi comunica l'immagine mentre la osservo... e a te cosa dice?


Ecco cosa ci direbbe La Forza se potesse parlare, così come lo immagina Alejandro Jodorowsky nel suo libro "La via dei Tarocchi":
E SE LA FORZA PARLASSE
"Vi aspettavo. Sono l'inizio del nuovo ciclo e dopo tutto quello che avete fatto non potreste vivere se non mi aveste conosciuto. Vi insegnerò a vincere la paura: con me sarete pronti a vedere tutto, a udire tutto, a provare tutto, a toccare tutto. I sensi non hanno limiti ma la morale è fatta di paure. Vi farò vedere l'immensa palude delle vostre pulsioni, quelle sublimi e le più tenebrose. Sono la forza oscura che dentro di voi risale verso la luce. Dal centro delle profondità, dai sotterranei del mio essere sboccia la mia energia creatrice. Affondo le radici nel fango, quello più denso, più terribile, più insensato. Come una fornace ardente, il mio sesso esala desideri che a prima vista paiono di natura bestiale, ma sono soltanto il canto che si cela nella materia fin dall'origine dell'universo.
Il mio intelletto, la luce proveniente dalle stelle, fredda come l'infinito, agisce sul calore eterno del magma per dare origine al ruggito creatore. Cielo e Terra si uniscono in questo grido risvegliando il mondo. Posso far sì che ogni umile pietra, diventi un'opera d'arte. Posso far sì che su alberi rachitici crescano succosi frutti. Posso trasformare la linea dell'orizzonte in uno squarcio coloro porpora, vivo, come un lungo infinito rubino. Ogni impronta che i miei piedi lasciano sul fango diventa un favo che sparge miele.
Lascio circolare nel mio corpo, dal basso verso l'alto come le onde di un oceano in tempesta, l'impulso sublime e feroce di cui il mondo ha bisogno. Chiamatelo come vi pare, potenza sessuale, energia della materia, drago, Kundalini... E' un caos incommensurabile che prende forma dentro di me. Nel mio grembo si uniscono un diavolo e un angelo formando un vortice. Come un albero distendo i rami verso il cielo ma nello stesso tempo affondo con forza le radici nella terra.
Sono una scala su cui l'energia sale e scende contemporaneamente. Niente mi spaventa. Sono l'inizio della creazione". 

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