Quando ero piccola, mi mettevo stesa in terrazzo sotto le stelle.
Ne fissavo una e aspettavo che cadesse ( 😃 ) allora il mio sogno si sarebbe realizzato.
Poi mi perdevo in mezzo a tutte le altre stelle, inventando costellazioni della forma che vedevo io... un po' come si fa con le nuvole.
Mi addormentavo fino a quando mi svegliava la brezza fresca della notte.
Allora cercavo la mia stella ma non la ritrovavo. Mi consolavo dicendo che forse era caduta proprio mentre dormivo... e allora mi arrabbiavo perche' non l'avevo vista cadere.
Rimanevo un altro po' a guardare il cielo, a godermi il volo di altre stelle che non erano quella che avevo scelto.
E mentre ero lì, infondo speravo che la mia non fosse davvero caduta.
Pensavo che fosse un peccato far cadere una stella per un mio desiderio.
E poi pensavo che tutte quelle stelle che cadevano erano altri desideri di altre persone, che si avveravano.
E pensiero dopo pensiero, perché già da bambina non ero capace a rilassarmi, dopo aver paventato con orrore l'ipotesi di un cielo senza stelle per colpa del desiderio umano, arrivavo a questa conclusione:
Che le stelle erano infinite e che per ogni stella che cadeva, ne nascevano altrettante e che il Cielo era fatto apposta per aiutare la Terra e quindi non c'era nulla di cui sentirsi in colpa.
Buon San Lorenzo, buoni cieli su questa terra.
:-)
[Ho scritto e pubblicato questo post il 10 agosto su FB ma sono riuscita a caricarlo sul blog solo oggi!]

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