In questa foto c'è mio padre.
C'è nella mia gamba, come carne e coscienza.
C'è nel gatto che gli portai nel periodo della malattia. A parziale tenero sollievo.
C'è nel sassone che portò a casa quando era sano e forte.
Appunti sparsi di un amato diario di famiglia che si ricompongono in una foto....
Com'ė vero che gli oggetti parlano, com è vero che i ricordi gridano, com è vero che tutto è intriso di tutto.
Quel sasso non sarà mai solo un sasso.
Ma nemmeno sarà un souvenir da legarsi al piede in memoria del passato.
È un nucleo di energia, uno scrigno di racconti viventi, come il gatto tenero e ribelle, come la minima parte del mio corpo, assemblati in questa foto.
Catalizzatori di salti nel tempo.
E testimoni, allo stesso tempo, che il tempo non esiste.
Solo stati d'animo, umori della mente, forme solide di coscienza... evanescenti, a tratti, in libero componimento.

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