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Visualizzazione dei post da 2013

Mi sciolse le mani e le mie braccia divennero ali: buon Natale

Forse sarebbe il caso che scrivessi una storia di Natale. Potrei raccontare magiche avventure di slitte, renne volanti, regali e... di un allegro pancione incastrato nel camino... Oppure potrei raccontare storie più realistiche, di famiglie riunite, di senza tetto che trovano casa, di persone perdute che si ritrovano, di guarigioni dove non c'era più speranza... Oppure potrei abbattere il muro tra magia e realtà e parlare di tutto... Infine... potrei non dire nulla e lasciar la parola alla musica, a quel mistero meraviglioso che unisce il presente all'eternità e che arriva al cuore... di ognuno, in qualsiasi luogo della sua mente si trovi. Buon Natale a tutti Miriam IL SOGNO DI MARIA "Nel Grembo umido, scuro del tempio,  l'ombra era fredda, gonfia d'incenso;  l'angelo scese, come ogni sera,  ad insegnarmi una nuova preghiera:  poi, d'improvviso, mi sciolse le mani  e le mie braccia divennero ali,  quando mi chiese - Conosci l'estate  io,...

India. Il miracolo delle acque sacre nelle fotografie di Bruno Pizzinelli

E' l'India, è lei: quella dei colori accesi, degli occhi lucidi che vedono lontano, di una povertà... e di una ricchezza diversi. E' l'India che "sa" di sacro anche se non la conosci e non l'hai mai vista. E proprio questo ti suggerisce Bruno Pizzinelli , architetto con la passione dei viaggi e della fotografia: "andateci! Andate in India!". Non si stanca di dirlo e lo dirà anche a te se vai a vedere la sua mostra fotografica! “ Kumbh Mela. Il miracolo delle acque sacre Allahbad-India del Nord, 2013 ” è il titolo dell'esposizione allestita alla Vecchia Pescheria (primo piano, Corso Vendemini 51, fino al 22 dicembre, orario 10-12 e 15,30-19,30) di Savignano sul Rubicone. Sì è lei, è l'India dei fiumi sacri, dei lunghi pellegrinaggi per entrare nelle loro acque uscendo così dalla ruota del Karma e liberandosi dalle reincarnazioni... lo scopo? La pace eterna. Un po' di quella pace la si può respirare anche ora, nel tempo...

Arte in fiera. Il ferro vivo di Davide Caprili

Da tipica savignanese critico spesso ciò che avviene nel mio paese, ma poi ogni tanto succede qualcosa di talmente bello che non vedo l'ora di raccontarlo! E' il caso della mostra del maestro del ferro, fabbro, artista, chiamatelo come volete.. Davide Caprili. "L'espressione del ferro" è il titolo dell'esposizione che si tiene alla Vecchia Pescheria di Savignano sul Rubicone in occasione della fiera di Santa Lucia. La semplicità del nome della mostra rispecchia la semplicità di Caprili, la bellezza delle opere esposte rispecchia la bravura di Caprili!  I suoi lavori parlano dell'amore per un mestiere che è diventato arte. Quando oltre all'impegno e alla volontà, c'è passione e abilità, il salto nella dimensione artistica è inevitabile e non necessita di nessuna etichetta, non occorre... il ferro di Caprili parla da sè... Sono certa che lui già lo sente quel materiale, quando lo lavora... si parlano da un bel po', loro due, prima ch...

Ricette vegetariane dal magico mondo di gnomi, elfi e fate

Oltre ad animare la fantasia di grandi e piccoli, il favoloso mondo di gnomi, elfi e fate ha qualcosa da raccontarci anche sul gusto. Il gusto di una cucina vegetariana che affonda le radici nell'Appennino in cui queste magiche creature vivono. Nel nuovo libro di Giovanni Zavalloni  (di Savignano sul Rubicone) che s'intitola La cuoca Milly (EdizioniSi) ci sono 115 ricette che s'intrecciano con tradizioni e riti del meraviglioso popolo del bosco. Amore, amicizia, corteggiamento, piccoli usi e misteri di gnomi e fate si mescolano ai profumi di una cucina antica e nuova allo stesso tempo. Ad esempio, c'è il rito per scoprire se il proprio partner è fedele  oppure no: " a ppoggiategli sulla fronte una foglia di mirtillo, mentre è profondamente addormentato. Se è infedele si sveglierà di soprassalto in preda a spasmi, nervoso e irascibile, come morso dal ragnetto rosso disturbatore e chiederà cosa stia succedendo; se al contrario è fedele si desterà, ma, riman...

Dalla mente al cuore. Il bambino magico e la visione della verità

[Continua da  Dalla mente al cuore. I due maghi e il mostro  ] Sesta e ultima parte Il mago lasciò la sua spada a Lei affinchè le fosse utile nella ricerca del bambino magico. Lei lo guardò preoccupata: "Non temere - le disse - questa non mi serve più, per arrampicarmi sul mostro di pietra mi servono le mani!". Si lanciarono un veloce sguardo di intesa e coraggio e sparirono nella nebbia in direzioni diverse. Il mago non dovette fare molta strada per arrivare alle "fondamenta" del mostro perchè ormai le sue enormi gambe occupavano tutta la piazza. Quando iniziò ad arrampicarsi, si accorse che non era affatto di pietra ma di una sostanza molliccia e puzzolente che non opponeva nessuna resistenza ai suoi piedi e alle sue mani.  ★˚ ˛☆ ˚ ★˚ ˛☆˚ ★˚ ˛☆ ˚ ★ •*˚ ☆˚˛˚ ★˚ ˛☆ ˚ ★ •* La cosa più difficile era mantenersi concentrato. Quello era uno di quei momenti in cui Lui non avrebbe voluto il suo potere: saper leggere la mente. Mentre saliva i pensieri malvagi e l...

I Tarocchi. L'Eremita: Per arrivare alla luce, mi addentro nell'oscurità

Ogni volta che estraggo questa carta mi vien da storcere il naso: No! Lei no, mi dico! Insomma... immagino di non essere l'unica: la figura dell'eremita non trasmette un gran senso di vivacità e soprattutto sembra un trampolino per l'isolamento... ma.. ma c'è sempre un "ma"... L'Eremita è anche una bella carta, se si va oltre la prima impressione... andiamo dunque un po' più a fondo: è una persona anziana... quindi? SAGGEZZA! E non mi pare una cosa da poco, il bastone su cui si appoggia è indice di una forma fisica non più smagliante ma anche di una persona che continua a muoversi, altrimenti ci sarebbe stata una sedia a dondolo! Per quanto riguarda l'isolamento, bè.. direi che se usiamo un'altra parola, ad esempio "solitudine", lo spettro dei significati si allarga... sappiamo bene che ogni tanto lo star soli è l'unica soluzione al caos che abbiamo dentro... tutti ammettono il valore della solitudine ma quasi nessuno ha il c...

Dalla mente al cuore. I due maghi e il mostro di pietra

[Continua da  Dalla mente al cuore. La discesa nelle tenebre  ] Quinta parte Lei entrò nei sogni delle due sorelle e rimase stupìta di trovarvi lo stesso sogno nello stesso momento. I due sogni, uguali, s'intersecavano così che non risultava nemmeno difficile saltare dall'uno all'altro. Il sogno era bello, luminoso, anche troppo... a stento la maga riusciva a vedere le immagini che il loro inconscio proiettavano: angeli soprattutto... altissime creature con ali immense e capelli dorati lunghissimi. Lei si aggrappò a queste chiome e iniziò a salire verso la cima, cioè il volto di questi esseri di luce. Si arrampicava con tutta la sua forza ma una volta arrivata sulle spalle, essi si lanciarono in volo con uno scatto improvviso che la fece precipitare giù... sempre più giù... fino ad uscire dal sogno. Si ritrovò stesa sul pavimento con Uto e Pia che la fissavano: "Il mago-maestro ci ha detto che entri nei sogni delle persone, sei entrata nel nostro vero? Hai vis...

Dalla mente al cuore. La discesa nelle tenebre

[ Continua da  Dalla mente al cuore. I maghi, il bosco e il vento  ] Quarta parte I due maghi iniziarono a scendere verso la città. Man mano che scendevano l'aria diventava sempre più grigia e quando furono in mezzo alle prime case, divenne quasi impossibile vedersi. "Ma che tipo di nebbia è mai questa?!" borbottarono Lui e Lei, mentre in lontananza si vedeva una luce fioca avvicinarsi. "Siete voi?" disse una voce stridula distante qualche decina di metri... "Siete voi?" ripetè... "Stupida! - disse un'altra voce - che razza di domanda è!!!??".... mentre litigavano fra loro, le due voci si avvicinarono sempre di più fino ad arrivare a pochi centimetri dalle facce di Lei e Lui, rimasti muti con gli occhi sgranati. La lampada illuminò i volti delle due voci: erano due donne anziane e bambine allo stesso tempo, impossibile ipotizzare un'età. "Siete i due maghi della casa nel bosco?... Siete voi?... Il vostro maestro, quel ...

Dalla mente al cuore. I maghi, il bosco e il vento

[Continua da  Dalla mente al cuore. La prova del mago-maestro  ] Terza parte La camera dei due maghi era molto romantica, era l'unica che aveva un'apertura verso l'esterno, una botola aperta verso il cielo offriva una vista spettacolare... ma i loro cuori erano agitati. “So che questa notte entrerai nei miei sogni per cercare di capire i miei sentimenti” disse Lui, “come fai a saperlo? Mi hai letto nella mente! Ci eravamo promessi che non avremmo mai più usato i nostri poteri l'uno verso l'altro!” rispose lei turbata. “lo so – ribattè lui - ma so anche che tu lo farai e non potrò impedirtelo. Ti chiedo solo una cosa: qualunque cosa tu vedrai nel mio sonno, e qualunque cosa accadrà o penserai stia accadendo, non dubitare mai del mio amore. Ogni ombra che ci apparirà sarà solo ciò che è, un'ombra”. Lei gli strinse la mano e gli sorrise. Poi il sonno arrivò per entrambi. Nel cuore della notte Lei si svegliò, lo guardò e lo fece: dopo tanti anni mise p...

Dalla mente al cuore: la prova del mago-maestro

[ Continua dal post Dalla mente al cuore: l'arrivo del bambino magico  ] Seconda parte Dopo aver salutato il bambino magico (lo chiamavano così perchè non sapevano il suo nome, i suoi genitori non lo avevano comunicato per difendere la privacy! Strane cose...), i due maghi avevano ricominciato a viaggiare, dopo secoli di vita sedentaria! Mentre camminavano sul sentiero che percorreva in quota le colline, si godevano con piacere tutto il vento che arrivava sulla loro faccia e sulla loro persona... se lo respiravano tutto e tenevano gli occhi quasi chiusi... come se ad indicar loro la strada fosse una voce nel vento.. e come tutte le voci, meglio udibile se si chiudono gli occhi. La loro anima era quieta ma il loro cuore batteva forte, sembrava pompare tutto il coraggio che sarebbe servito nella loro vita... che stava per essere sconvolta! In centinaia di anni di servizio magico per l'umanità, i due maghi ne avevano viste di tutti i colori e non di rado si erano trova...

I Tarocchi. Il Carro: l'origine di tutti i guerrieri

Confesso che si tratta di una delle mie carte preferite: Il Carro. Mi piace molto: l'avanzata del coraggio e della grinta sul mondo... per ristabilire un potere andato perduto, forse sprecato. La potenza di un'armata concentrata nello scettro di un re glorioso, incoronato dalle stelle e dalla terra che mentre calpesta, benedice. Il carro sembra immobile, impiantato nel terreno, i cavalli paiono andare in direzioni opposte. Come può questo giovane regnante avere qualche ambizione di conquista? Infatti non ce l'ha: nulla dev'essere conquistato ma solo riconosciuto. L'incedere del Carro coincide con l'apertura del cuore, con un nuovo sguardo sulla vita-verità.. nuovi occhi che percorrono e vedono ogni frammento di mondo come un frammento di specchio, un pezzo di sé, perduto dalla notte dei tempi... un pezzo che a stento riusciamo a ricordare, e che magari, all'inizio ci ripugna e ci terrorizza. Quanto più ci spaventa, tanto più ci riguarda e, trasformato ...

Dalla mente al cuore: l'arrivo del bambino magico

Prima parte Erano in due e abitavano in una casa sul fiume, a pochi passi dal bosco, a molte curve dal paese. Guarivano le persone. Coloro che si recavano in quella casa volevano smettere di soffrire, sia nel fisico che nell'anima. Di solito era sufficiente concentrarsi sul secondo aspetto, il resto veniva di conseguenza. A dir la verità non è che curavano l'anima (che è già sana!), essi pulivano la mente e le persone iniziavano a risplendere e a portare la loro luce nel mondo. Che bella cosa, direte voi! Chissà quanta gente bussava alla loro porta! A dirla tutta non c'era quasi mai la fila. Non erano in tanti a sapere dell'esistenza di quella casa e chi lo sapeva, nella maggior parte dei casi, pensava che fossero degli imbroglioni. Ogni tanto qualcuno varcava quella soglia: era quasi sempre da solo e spesso in stato un po' confusionale! Sapevano che avevano qualcosa da correggere ma non sapevano bene cosa! "Volevano aprire gli occhi sulla vita" ...