Quando ero piccola, il giorno di Natale andavo a messa con la mia famiglia perchè era Natale. Nessuno di noi era religioso praticante, tranne a Natale o a Pasqua, anche se Pasqua era già a "rischio", insomma.. una sorta di festa religiosa di "serie B". Ma Natale no, Natale non poteva passare senza messa.
Poi, sono cresciuta e ho cominciato a credere davvero alle parole del prete e ad andare a messa di mia spontanea volontà, e non solo a Natale! Ho iniziato a leggere il vangelo, mi ci sono immersa, e forse parecchio aggrappata. Ho "militato" negli Scout per parecchi anni, portando a casa tanto amore per la natura, la gioia della condivisione, lo spirito del servizio... ma tutto "condito" da paletti religiosi che non avevo messo in conto. Un giorno, mi sono guardata attorno, e ho visto che erano spuntati.
Mi sono allontanata dagli Scout e dalla Chiesa. Non ho dato la "colpa" a nessuno, perchè la colpa non è mai di nessuno, anzi la colpa non esiste, c'è la responsabilità, che è un'altra cosa, e ognuno ha la propria. Diciamo che una parentesi della mia vita si doveva chiudere e così è stato.
Ho studiato, lavorato, ho conosciuto tante persone, ho vissuto storie, spero d'amore.
Tra mille vicende ho iniziato anche a rapportarmi con una nuova presenza: me stessa. Approfondendo questo rapporto ho iniziato a cogliere la follia che regna nel mondo, quella che noi esseri umani emaniamo nell'aria respirandocela a vicenda.
Ho iniziato a intuire il delirio inconsapevole delle impalcature religiose e sociali, costruite attorno a noccioli di verità, rimasti sepolti sotto secoli di paure che hanno generato i mostri del potere cieco. Chi non ha in mano questo potere lo subisce, sempre, sia che lo accetti, sia che lo critichi o lo rifiuti con convinta buona fede e umiltà.
Proprio ora che vedo la prigione inizio ad apprezzare ciò che ci sta dentro e a desiderare di liberarlo.
Ora che scivola a terra il velo della "macchina" religiosa, sociale ed economica, inizio ancora ad amare il Natale. Quest'anno lo sento, la festa della nascita, della vita. Sento vive le esperienze che credevo archiviate, ma dovevo aspettarmelo.. nulla finisce, tutto si trasforma, passato compreso.. alla luce del presente esso può arrivare qui con le sue braccia e farle fiorire, come rami che da tempo aspettavano il clima favorevole. Tutto quello che ho vissuto è penetrato in me oppure è rimbalzato via, ma sempre e comunque attraverso la mia pelle. Il buono che s'incontra è già in noi, il male che "crediamo" di vedere fuori è il riflesso delle nostre paure.
Gesù è stato un grande uomo fuori dagli schemi, portatore di una rivoluzione profonda quanto fraintesa, ma i cui semi sono stati comunque gettati. "Porgi l'altra guancia", "ama il tuo nemico", "ama il prossimo tuo come te stesso"... Quanto coraggio a farsi portatore di simili messaggi... e poi? Tanti secoli per mettere orpelli di paura (sotto forma di "peccati" o di svariati tipi di morale) a una verità così immensa e semplice: ama te stesso, è il primo grazie verso l'amore che ci ha generati. Quando amerai te stesso amerai gli altri, davvero, da uomo e donna liberi, non da servo represso che obbedisce a "sommi sacerdoti" che non ama, che fa sacrifici senza gioia perchè non riesce a sentirla.. e come potrebbe?... Gesù è stato chiaro: "Ama il prossimo tuo COME te stesso" e non di più! Di più non esiste, non sarebbe possibile se amassi realmente te stesso! E non importa se sei religioso oppure no, se lo chiami Dio o in altri modi, Universo, Tutto. Quello che conta è l'Amore ed è già presente in ognuno di noi, non dobbiamo cercare nulla, non dobbiamo aggiungere niente. C'è già tutto, dobbiamo solo togliere quegli strati di paure e condizionamenti che ci abbiamo messo sopra.
Gesù è una grande anima che ci guarda e ci ama nonostante tutto, perchè l'anima non muore, figuriamoci la sua! Non è l'unico, altri grandi fari sono stati e sono tra noi, ma oggi è la sua festa, il suo compleanno. Auguri a lui, dunque, e a tutti noi, perchè se non riusciamo ad essere fari possiamo comunque essere lanterne o piccole candele.
BUON NATALE con tutto il cuore
Miriam
Poi, sono cresciuta e ho cominciato a credere davvero alle parole del prete e ad andare a messa di mia spontanea volontà, e non solo a Natale! Ho iniziato a leggere il vangelo, mi ci sono immersa, e forse parecchio aggrappata. Ho "militato" negli Scout per parecchi anni, portando a casa tanto amore per la natura, la gioia della condivisione, lo spirito del servizio... ma tutto "condito" da paletti religiosi che non avevo messo in conto. Un giorno, mi sono guardata attorno, e ho visto che erano spuntati.
Mi sono allontanata dagli Scout e dalla Chiesa. Non ho dato la "colpa" a nessuno, perchè la colpa non è mai di nessuno, anzi la colpa non esiste, c'è la responsabilità, che è un'altra cosa, e ognuno ha la propria. Diciamo che una parentesi della mia vita si doveva chiudere e così è stato.
Ho studiato, lavorato, ho conosciuto tante persone, ho vissuto storie, spero d'amore.
Tra mille vicende ho iniziato anche a rapportarmi con una nuova presenza: me stessa. Approfondendo questo rapporto ho iniziato a cogliere la follia che regna nel mondo, quella che noi esseri umani emaniamo nell'aria respirandocela a vicenda.
Ho iniziato a intuire il delirio inconsapevole delle impalcature religiose e sociali, costruite attorno a noccioli di verità, rimasti sepolti sotto secoli di paure che hanno generato i mostri del potere cieco. Chi non ha in mano questo potere lo subisce, sempre, sia che lo accetti, sia che lo critichi o lo rifiuti con convinta buona fede e umiltà.
Proprio ora che vedo la prigione inizio ad apprezzare ciò che ci sta dentro e a desiderare di liberarlo.
Ora che scivola a terra il velo della "macchina" religiosa, sociale ed economica, inizio ancora ad amare il Natale. Quest'anno lo sento, la festa della nascita, della vita. Sento vive le esperienze che credevo archiviate, ma dovevo aspettarmelo.. nulla finisce, tutto si trasforma, passato compreso.. alla luce del presente esso può arrivare qui con le sue braccia e farle fiorire, come rami che da tempo aspettavano il clima favorevole. Tutto quello che ho vissuto è penetrato in me oppure è rimbalzato via, ma sempre e comunque attraverso la mia pelle. Il buono che s'incontra è già in noi, il male che "crediamo" di vedere fuori è il riflesso delle nostre paure.
Gesù è stato un grande uomo fuori dagli schemi, portatore di una rivoluzione profonda quanto fraintesa, ma i cui semi sono stati comunque gettati. "Porgi l'altra guancia", "ama il tuo nemico", "ama il prossimo tuo come te stesso"... Quanto coraggio a farsi portatore di simili messaggi... e poi? Tanti secoli per mettere orpelli di paura (sotto forma di "peccati" o di svariati tipi di morale) a una verità così immensa e semplice: ama te stesso, è il primo grazie verso l'amore che ci ha generati. Quando amerai te stesso amerai gli altri, davvero, da uomo e donna liberi, non da servo represso che obbedisce a "sommi sacerdoti" che non ama, che fa sacrifici senza gioia perchè non riesce a sentirla.. e come potrebbe?... Gesù è stato chiaro: "Ama il prossimo tuo COME te stesso" e non di più! Di più non esiste, non sarebbe possibile se amassi realmente te stesso! E non importa se sei religioso oppure no, se lo chiami Dio o in altri modi, Universo, Tutto. Quello che conta è l'Amore ed è già presente in ognuno di noi, non dobbiamo cercare nulla, non dobbiamo aggiungere niente. C'è già tutto, dobbiamo solo togliere quegli strati di paure e condizionamenti che ci abbiamo messo sopra.
Gesù è una grande anima che ci guarda e ci ama nonostante tutto, perchè l'anima non muore, figuriamoci la sua! Non è l'unico, altri grandi fari sono stati e sono tra noi, ma oggi è la sua festa, il suo compleanno. Auguri a lui, dunque, e a tutti noi, perchè se non riusciamo ad essere fari possiamo comunque essere lanterne o piccole candele.
BUON NATALE con tutto il cuore
Miriam
Grazie per il tuffo nel passato che mi hai fatto fare leggendo il testo del quale mi sento di condividere la storia, l'emozione ed in definitiva anche le conclusioni. Aggiungo però qualcosa che personalmente rende il Natale ancor più speciale: vederlo di nuovo attraverso gli occhi di un bambino, non più i miei (purtroppo), ma i loro ! La letterina, l'attesa, la sorpresa, la gioa ed a volte anche la delusione. Sono grande e grosso, ma ancora (o di nuovo) mi commuovo !
RispondiEliminaBUON NATALE a chi sempre, imperterrito, continua a sperare e a lottare per qualcosa, grande o piccolo che sia !!!
ste70man
grazie per commento!!!... già il Natale dei bimbi è il più magico!! Da piccoli il mistero fa parte della vita, poi iniziamo a non sentirlo più ma c'è ancora.. e loro ce lo ricordano.. BUON NATALE :))
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