Ogni giorno si può parlare di tante cose, poi arriva quel giorno lì. Quello in cui le cose di cui parlare sono ancora tante ma una spicca in cima alla lista mettendo in ombra le altre. Tutti, o quasi, parlano di quella cosa lì. In certi casi è fastidioso, in altri no. A volte è l'occasione per sentirsi un pò tutti sulla stessa barca o condividere una sana opinione. Credo che siano in pochi quelli che oggi non parlano di Steve Jobs e del suo addio alla vita mortale. Credo che siano ancora meno quelli che parlando di lui non usano parole di ammirazione. Per quanto possa essere diverso il grado di conoscenza della sua vita e della sua straordinaria carriera, praticamente tutti sanno o percepiscono, che il suo lascito di progresso, umano e tecnologico, sia copioso. Così non potevo non pubblicare il suo discorso più noto. Direi che può essere definito un ever-green.
Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

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