E' proprio vero che gli artisti se ne inventano una ogni giorno... e fanno bene! E ogni volta ci toccano il cuore... Oggi ho scoperto la londinese Di Mainstone e il progetto Human Harp: registra - con apposita apparecchiatura - i rumori dei ponti e li suona! I ponti? si si proprio i ponti, quelli sospesi... aggiungendo, se possibile, ancora più magia...
Ha letteralmente trasformato il ponte di Brooklyn in un'arpa che registra e remixa le vibrazioni dei cavi, il rumore dei passi, le voci delle conversazioni, i clacson, il rombo delle moto e ogni altra cosa che si può udire su un ponte.. Poi, con somma grazia e abilità si adagia sulle corde "dell'arpa" facendole parlare.. cantare.. suonare..
..E' come se fosse la voce del ponte, anzi la sua canzone.. sempre unica ad ogni istante...
E alle vibrazioni, ai suoni, alle corde.. si sposa il corpo.. è il corpo, con il suo peso ed il suo movimento che fa uscire la voce delle corde, della vita del ponte..
I passi, le parole, i sentimenti, le storie che passano sul ponte si condensano nel suono e con esso vengono liberati nell'aria...
E' come liberare ciò che era rimasto aggrappato al ponte, per qualche motivo...
Tutto questo grazie all'ingegno artistico che s'intreccia alla tecnologia, uniti dal movimento del corpo... magico connubio, forse, troppo raro, o poco conosciuto. E' proprio il corpo, così elegante e fuso con la performance, che mi colpisce nel breve video disponibile (che trovate in fondo al post)... immerso nel movimento e nella musica che genera, unito alla vita di quel momento... che si gode con estremo compiacimento... il volto dell'artista sembra il volto di chi gusta un'enorme porzione di vita... la stessa a cui pochi hanno accesso ma che ora può essere di tutti.
Sarebbe bello poter suonare ogni luogo della terra, ogni strada, ogni casa... far udire al mondo la voce dei posti in cui si svolge la vita di tutti noi.
Mi piacerebbe far suonare la mia terrazza dove vivono i canti degli uccelli che ogni giorno la sorvolano, la musica del mio stereo, le parole di mio padre e di mia madre che discutono su dove mettere le piante...
Vorrei far suonare i giardini, i corridoi di casa, le stanze, i marciapiedi su cui la gente si sofferma a chiacchierare, i muretti in cui trascorrono le ore i ragazzini, le panchine su cui si baciano gli innamorati.. e i parchi, i laghi, le dighe, le montagne...
E poi, unire con le corde le stelle, e suonarle... sto esagerando? Forse un po', ma almeno qui, concedetemelo...
Un bacio
Miriam
P.S. La performance human Harp si svolgerà in vari ponti sospesi in tutto il globo, al momento sul web e ce n'è solo un assaggio... ma meglio di niente...In questo video: http://vimeo.com/71960933 potete vedere e ascoltare un po' della "voce" del ponte.
Ha letteralmente trasformato il ponte di Brooklyn in un'arpa che registra e remixa le vibrazioni dei cavi, il rumore dei passi, le voci delle conversazioni, i clacson, il rombo delle moto e ogni altra cosa che si può udire su un ponte.. Poi, con somma grazia e abilità si adagia sulle corde "dell'arpa" facendole parlare.. cantare.. suonare..
..E' come se fosse la voce del ponte, anzi la sua canzone.. sempre unica ad ogni istante...
E alle vibrazioni, ai suoni, alle corde.. si sposa il corpo.. è il corpo, con il suo peso ed il suo movimento che fa uscire la voce delle corde, della vita del ponte..
I passi, le parole, i sentimenti, le storie che passano sul ponte si condensano nel suono e con esso vengono liberati nell'aria...
E' come liberare ciò che era rimasto aggrappato al ponte, per qualche motivo...
Tutto questo grazie all'ingegno artistico che s'intreccia alla tecnologia, uniti dal movimento del corpo... magico connubio, forse, troppo raro, o poco conosciuto. E' proprio il corpo, così elegante e fuso con la performance, che mi colpisce nel breve video disponibile (che trovate in fondo al post)... immerso nel movimento e nella musica che genera, unito alla vita di quel momento... che si gode con estremo compiacimento... il volto dell'artista sembra il volto di chi gusta un'enorme porzione di vita... la stessa a cui pochi hanno accesso ma che ora può essere di tutti.
Sarebbe bello poter suonare ogni luogo della terra, ogni strada, ogni casa... far udire al mondo la voce dei posti in cui si svolge la vita di tutti noi.
Mi piacerebbe far suonare la mia terrazza dove vivono i canti degli uccelli che ogni giorno la sorvolano, la musica del mio stereo, le parole di mio padre e di mia madre che discutono su dove mettere le piante...
Vorrei far suonare i giardini, i corridoi di casa, le stanze, i marciapiedi su cui la gente si sofferma a chiacchierare, i muretti in cui trascorrono le ore i ragazzini, le panchine su cui si baciano gli innamorati.. e i parchi, i laghi, le dighe, le montagne...
E poi, unire con le corde le stelle, e suonarle... sto esagerando? Forse un po', ma almeno qui, concedetemelo...
Un bacio
Miriam
P.S. La performance human Harp si svolgerà in vari ponti sospesi in tutto il globo, al momento sul web e ce n'è solo un assaggio... ma meglio di niente...In questo video: http://vimeo.com/71960933 potete vedere e ascoltare un po' della "voce" del ponte.

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