Passa ai contenuti principali

Donne con le ali

immagine tratta da http://www.tumblr.com/tagged/jo-march
Le donne romantiche vanno ancora di moda? ... O meglio: esistono ancora? Direi che la risposta è "sì" a entrambe le domande. Io credo di essere tra queste, spesso ho detto a me stessa di no e di certo non è la prima impressione che do di me... ma... Più vado avanti nell'"up & down" della vita, più mi rendo conto che lo sono! Con tutto il pacchetto di gusto e delusioni che la visione romantica (ma non solo!) comporta. Devo ammetterlo a me stessa! Lo sono!

Precisiamo che quando mi definisco romantica non mi riferisco all'"intellettuale" romanticismo dell'Ottocento, con i suoi contenuti letterari e artistici... sia chiaro! Ma nemmeno a quella "romanticheria" da cuore stampato ovunque in una vita tutta pink! Eh no!
Quando penso al romanticismo della vita penso spudoratamente a quell'impronta sognante che in tanti imprimono ad ogni cosa, evento, presenza... Quello sguardo luccicante che s'accende di fronte agli intrecci di episodi e persone, alla tendenza a vedere un filo rosso che unisce i tasselli del puzzle anche quando questi si disperdono per il mondo... a vedere sempre una soluzione nell'irrimediabile...
Romantiche... alla maniera di Jo March di Piccole Donne... credo ci siano tante splendide Jo in mezzo a noi! Romantiche fuori moda che non tramontano mai, in un mondo senza tempo..

Prima ho parlato di delusioni.. Certo, tutti vivono delusioni, anche i più "cinici" della terra, che vedono tutto nero! Anche i "libertini" che macinano una storia d'"amore" (le virgolette sono, qui, particolarmente d'obbligo) dopo l'altra, scrivendole sempre con l'inchiostro cancellabile.. che non si debba far fatica poi, a ricominciare! Perchè la fatica e il dolore sono spesso considerati, a torto, inutili!
Si, tutti vivono delle delusioni, esse arrivano quando le aspettative vengono deluse.. dunque il problema non è l'essere romantici o meno, sono proprio le aspettative in sè! Tutti sappiamo che sarebbe il caso di non farsene mai troppe ma poi.. succede sempre.. soprattutto nelle relazioni.. allora diciamo che la differenza tra un romantico e uno "non romantico" sta nel come queste aspettative vengono addobbate!... E... nel come, e in quanto tempo si esce dalla delusione una volta che ci si ritrova dentro! I romantici ci mettono un bel po' di tempo a smontare il loro castello in aria, mattone dopo mattone... Ma loro lo sanno bene, che infondo, il tempo non esiste...
Spesso si sentono ingenui e maledicono se stessi per aver infiocchettato una scatola vuota, per aver visto parole a forma di cuore quando invece erano, semplicemente, parole.

Diciamocelo chiaro: Più alto è il nostro famoso castello, più violenta sarà la botta. Bè.. si sà.. I romantici non mettono nemmeno la rete di protezione, rovinerebbe il panorama!
Ahhhhhhh quante volte ci abbiamo provato, care donne romantiche (e uomini!) , a non volare con la fantasia.... ma poi come si fa a trattenersi?
Come si fa a non appendere palloncini colorati alle parole? Come si fa a non far crescere un giardino nei luoghi dell'amore? Come si fa a non riempire di luce ogni gesto d'affetto?
Come si fa a smettere di scrivere il diario del proprio cuore?
E' impossibile! E forse, è giusto non smettere...

I romantici non smetteranno mai di vedere poesia ad ogni passo della loro vita! Di sentire la profondità dell'oceano nello sguardo che hanno a cuore, nello scegliere di respirarla, nonostante le difficoltà...
E' una visione volante della vita! Volante? Sì, volante... come vedere quello che succede dall'alto, così come fanno gli uccelli! Loro vedono molto di più di due persone che si baciano, vedono l'intera fetta di mondo in cui si trovano, ciò che c'è prima e ciò che c'è dopo..
Ma noi non siamo uccelli mi si dirà! No non lo siamo, ma sono certa che le ali le abbiamo e la vita è un tentativo per imparare ad usarle!

Romantici del mondo (e un po' tutti lo sono) non avvilitevi! Non opponetevi al moto del vostro animo! Non additate come immaturo o controproducente il vostro magico atteggiamento! Può essere "sproporzionato" rispetto alla realtà.. ma.. chi conosce davvero la realtà? Ce n'è una per ogni persona su questa benedetta Terra! E dunque che senso ha la proporzione rispetto a qualcosa?... "Perdonate" dunque a voi stessi questo romanticismo, concedetevi di viverlo, gustatevelo sempre (e fatelo gustare), anche nella sofferenza... sarà la vita, esperienza dopo esperienza, a cucirvelo addosso, sempre più adatto, sempre più vostro, sempre più voi... così com'era stato disegnato all'inizio di tutto.

P.S. Forse esiste un termine più adatto di "romanticismo" per descrivere tutto ciò... ma oggi mi andava di essere leggera, di rimanere a pelo d'acqua sui concetti e semplicemente confidarmi...



Aloha
Miriam
Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Storia di una pecora bianca che voleva rimanere bianca

Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

Il tempo dei cervi

Era il tempo dei cervi, una manciata d'anni fa che però sembra un'altra vita. Il passato è una bolla volante che ci racconta storie... di quelle magiche che non muoiono mai. Come questa... Andavo a camminare la mattina all'alba. Percorrevo  il sentiero sul Rubicone e molto spesso vedevo una famiglia di cervi (che forse erano daini o caprioli...). Li vedevo camminare tranquillamente sui pendii che ci sono tra la Villa Di Bagno e il centro sportivo Seven. Sbucavano tra una macchia di vegetazione e l'altra... prima alcuni adulti e poi altri piccoli... ed inutile dirlo, quando incontri creature del genere tutto si ferma. E io mi fermavo, stavo immobile ad osservarli... e loro spesso osservavano me... si fermavano per qualche istante e poi ripartivano. Io trattenevo il fiato dall'emozione e perché temevo di spaventarli col minimo movimento. Tra noi c'erano il fiume, qualche metro di terreno e mille misteri. Era diventato ormai un appuntamento quotidiano... al mattino...

La foglia che non voleva staccarsi dal ramo

Il vento fresco aveva iniziato a soffiare da fine agosto, e già parecchie di loro si erano lasciate cadere, finendo sul terreno calpestato dai bagnanti. Nel viale alberato a pochi passi dal mare, la foglia pensava alla sua fine imminente con paura: "non voglio staccarmi dal ramo - diceva a se stessa - non voglio staccarmi da te - diceva all'albero - con gli occhi gonfi di lacrime". L'albero pensava che in vita sua era la prima volta che una foglia gli aveva valuto così bene e la rincuorava come poteva: "Non hai nulla da temere, quando ti staccherai da me e ti lascerai cadere nel vuoto sarà bellissimo, sarà come volare". La foglia si sentiva sempre più stanca, mentre il suo colore, da verde, diventava giallo con infuocate sfumature rosse: "Sei sempre più bella - le diceva l'albero - guàrdati, sembri una candela accesa.. per questo ti devi staccare, altrimenti finirai per bruciarmi!" e tentavano, entrambi, di sorridere... Poi, arrivò quel...