Buona domenica a tutti!
Fuori piove e mi piace, a pranzo faccio una cosa che di solito non
faccio: accendo la tv. Mi va di lusso: il programma Linea
Verde sta parlando della Sicilia e dei suoi sapori. Bene, mi piace, e poi arriva anche l'inaspettato: un nostrano produttore di formaggio ragusano dop utilizza la musica per far stagionare meglio le sue gustose "creazioni". I formaggi, appesi alle corde per la stagionatura, si "godono" ogni notte una suggestiva musica della natura: non è la pioggia, non è il canto del gallo, non è il vento che spira tra gli alberi.. ma il vento c'entra perchè è proprio lui che suona lo strumento: l'arpa.
Questa cosa ancora nessuno me l'aveva mai detta! Un'arpa eolica emette dolcissimi suoni che accarezzano il formaggio durante la sua crescita! Questo signore, che per amor di tradizione ha deciso di arricchirla (rifacendosi alla cultura ellenica), si chiama Mario Candido ed è fermamente convinto (e non solo lui) che il formaggio sia una creatura vivente e che quindi possa godere dei benefici influssi dell'armonia del vento tra le corde.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa idea così innovativa e allo stesso tempo antica, intrecciata alla tradizione gastronomica di un luogo meraviglioso come la Sicilia.
Ricordo bene il "triangolo" Modica-Ragusa-Noto, ricordo il gusto del gelato, della granita, degli arancini (che ho mangiato un po' in tutta la Sicilia!) e di tanto altro... Ah se avessi saputo di questo formaggio!!! Non me lo sarei lasciato scappare!!!...
E poi... porto con me l'abbagliante luce di quei luoghi che a volte mi hanno trasmesso sensazioni contrastanti: pieni di energia, molto vissuti ma anche un po' lasciati a se stessi... ma sempre e comunque vivi e vibranti di calore... e colore.
Far conoscere il cuore che batte in questo magnifico intreccio di difficoltà e bellezza, credo sia cosa buona e giusta.
Un abbraccio
E poi... porto con me l'abbagliante luce di quei luoghi che a volte mi hanno trasmesso sensazioni contrastanti: pieni di energia, molto vissuti ma anche un po' lasciati a se stessi... ma sempre e comunque vivi e vibranti di calore... e colore.
Far conoscere il cuore che batte in questo magnifico intreccio di difficoltà e bellezza, credo sia cosa buona e giusta.
Un abbraccio
Miriam
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| foto tratta da Il ragusano stagionato a suon di musica |
P.S. In pochi giorni è già la seconda volta che vengo a contatto in una realtà in cui, in qualche modo (molto diverso ma sempre originale!), c'è di mezzo l'arpa... che vorrà dire? Chissà... ( http://chebelloblog.blogspot.it/2013/09/il-suono-dei-ponti-sulle-corde-della.html )

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