Il SI FEST si è concluso. A Savignano sul Rubicone è iniziato lo smontaggio delle numerose mostre fotografiche che hanno composto il 22 esimo anno di questo festival dedicato all'immagine. Sono riuscita a vederle tutte e a "rubare" qualche fetta della torta d'immagini-parole-emozioni così variegata in cui mi sono tuffata... Voglio condividere con voi quelle che più mi hanno rapita e incuriosita, alcune divertita... voglio condividere con voi questa bella esperienza che ho fatto domenica mattina, a correre da una mostra all'altra sotto la pioggia.
Partiamo dalle foto di Roman Bezjak dedicate al modernismo socialista, Socialist modernism. A non tutti sono piaciuti questi mostri di cemento attraversati da "impietosi" fili neri della luce... A me sì:
(le foto potete vederle più in grande se ci cliccate sopra)
(le foto potete vederle più in grande se ci cliccate sopra)
Non poteva mancare un tuffo nel mondo turistico della costa adriatica, con i lavori della Scuola di Ingegneria e Architettura di Cesena, IUAV di Venezia, ISIA di Urbino e Accademia di Belle Arti di Ravenna. Ecco un assaggio di Adriatic Coast ti Coast:
A pochi metri di distanza la mostra Design Love. Che cos'è l'amore? Le foto che mi sono piaciute di più sono quelle di Hayley Austin:
SuperTourist di Max Pam non delude: naturalezza, introspezione, provocazione, ironia e... tutto quello che vi viene in mente osservando le sue fotografie... Oltre ad essere un big dell'immagine è anche un tipo simpatico, come dimostrano le sue "didascalie"... una potete leggerla qui sotto, oltre a gustarvi le foto:
Lo spazio che sento/The space i feel di Machiel Botman è uno spazio... sentito, effettivamente. Poetiche le sue fotografie, poetico il suo modo di descriverle, insieme al luogo, l'Italia settentrionale, in cui sono nate... il tutto molto suggestivo, con affetto:
Stefano Giogli ha fotografato le famiglie savignanesi A tavola. Il risultato è una panoramica del luogo più vissuto della casa, affollato di famiglia, gusto e condivisione. Uno spaccato multietnico che fa della tradizione uno spazio in cui tutto si rinnova continuamente.
All'Ex Consorzio di Bonifica gli allestimenti sono sempre d'impatto, sarà anche "colpa" dell'edificio, così fatiscente e familiare... In mostra autori che con il click sanno coinvolgere:
| Petra Mrsa - Nova skola |
| Jacopo Benassi - Btomiczine n° 01 |
| Jacopo Benassi - Btomiczine n° 01 |
In particolare mi hanno colpito due lavori che con la fotografia hanno poco a che fare... a prima vista! Diciamo che si rapportano ad essa in modo provocatorio e ironico, tirandola in ballo senza farci vedere nessuna fotografia! Ad esempio questo quadernino di Grimalt che, con molta semplicità e schiettezza si chiede perchè mai un fotografo dovrebbe portarsi sempre dietro la macchina fotografica!? Un idraulico non si porta sempre in tasca gli attrezzi da lavoro, e nemmeno un fornaio! Insomma un ragionamento che non fa una piega... Poi, con simpatici disegni presenta una serie di situazioni in cui non ha potuto/voluto scattare foto... e fa tanto sorridere!! Mi è piaciuto!!
Provocatorio anche il lavoro di Schmidt che prima attira l'attenzione con una parola: 'porn'... (ci sono caduta anche io nella trappola! ih ih ) e poi non ti fa vedere nulla. Puoi solo immaginare, servendoti delle didascalie...
Infine, la mostra a Villa Torlonia a San Mauro Pascoli. Suggestiva come sempre la location in cui sono finite le immagini Archiv di Joachim Schmid. Eccone due, le più belle.. secondo me:
E questa sono io, sotto la nuvola e la luna di una fotografia di Regine Petersen Find a falling star
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