Passa ai contenuti principali

Tarocchi. Una giornata da Imperatrice: scettro, scudo e corona!



Carta del giorno.
A volte lo faccio, al mattino stendo le carte di fronte a me, faccio un bel respiro e lascio andare la mia mano su una di esse.
Quale energia guiderà la mia giornata?

Eccola, l'Imperatrice! Mi piace molto estrarre una carta sola, ricevere un "messaggio netto" dal tarocco di turno! Naturalmente, è una cosa diversa dall'interrogazione e tiraggio "classico", che anch'esso si può fare in tanti modi!

Difficile non rimanere soddisfatti dall'arcano III L'Imperatrice.
Eppure anche questa carta è uno scrigno di significati non per forza tutti positivi, che si amplificano con il ritmo del nostro cuore. Detta in altri termini: sempre il tarocco rifletterà la nostra interiorità, manifesta o meno.

Il primo "segreto" è fare attenzione a quello che si sente appena si gira la carta e appare l'immagine. Quale sensazione o pensiero ci anima in quell'istante? Quale collegamento facciamo nell'immediato? Ci viene in mente subito una situazione o una persona? Cos'altro?
Facciamo caso a cosa succede in noi nel momento che segue immediatamente lo svelamento della carta.

Naturalmente molto dipende da quale intenzione avevamo prima di scegliere la carta: se lo abbiamo fatto semplicemente per avere un segno dagli arcani sulla direzione della giornata, allora quella carta sarà l'energia di quel giorno.
Pensiamo ai sgnificati che conosciamo di quella carta e cerchiamo di ricordarci di lei durante le nostre attività quotidiane.

Non posso esaurire tutti i significati dell'Imperatrice in un post, non sarebbe nemmeno possibile perchè gli arcani parlano una lingua infinita, che muta e si adatta a tutto cavalcando letteralmente ogni vicenda umana e non solo...

Però posso raccontarmi cosa mi ha fatto venire in mente l'Imperatrice appena l'ho vista:
"Questo è il mio momento. Tocca a me.
Mi proteggo ancora un po' con lo scudo, che ha il valore dei miei insegnamenti passati e che mi rende tranquilla. Ma non devo e non posso dimenticare lo scettro e la corona che mi furono affidati.
E quindi regno, regno con i miei talenti.
Sono padrona della mia creatività e, data la mia posizione, non posso tenerla solo per me. Devo trasmetterla e farlo con la consapevolezza del suo valore.
Oggi è un altro giorno in cui il regno si consolida e si espande.
Avanti"

E a voi, cosa dice l'Imperatrice?
Grazie!
Buona giornata a tutte le imperatrici!!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

Storia di una pecora bianca che voleva rimanere bianca

Questa è la storia di una pecora coraggiosa. Cosa ha fatto di così eroico questa pecora per essere definita coraggiosa? Ha per caso saltato un burrone a piedi pari? Ha combattuto contro un branco di lupi uscendone vincitrice? Ha salvato un intero gregge da terribili macellatori? No, niente di tutto questo, la pecora di cui vi parlo, ha semplicemente deciso di rimanere bianca, mentre tutto il mondo diventava nero. Insomma, c'era una volta una pecora bianca e, in quanto bianca, non aveva vita facile. Erano passati i tempi in cui si diceva “quello è la pecora nera della famiglia”, arrivato il XXI secolo la parola d'ordine era “Esci dal gregge, vai contro corrente, non fare quello che ti hanno sempre detto di fare!”. Ottimi consigli certo, un po' di sana trasgressione fa sempre bene, così come vanno sempre accettate di buon grado gli inviti a ragionar con la propria testa, ma in quel periodo tutto questo era stato preso alla lettera. Fino al punto che un giorno una...

Il tempo dei cervi

Era il tempo dei cervi, una manciata d'anni fa che però sembra un'altra vita. Il passato è una bolla volante che ci racconta storie... di quelle magiche che non muoiono mai. Come questa... Andavo a camminare la mattina all'alba. Percorrevo  il sentiero sul Rubicone e molto spesso vedevo una famiglia di cervi (che forse erano daini o caprioli...). Li vedevo camminare tranquillamente sui pendii che ci sono tra la Villa Di Bagno e il centro sportivo Seven. Sbucavano tra una macchia di vegetazione e l'altra... prima alcuni adulti e poi altri piccoli... ed inutile dirlo, quando incontri creature del genere tutto si ferma. E io mi fermavo, stavo immobile ad osservarli... e loro spesso osservavano me... si fermavano per qualche istante e poi ripartivano. Io trattenevo il fiato dall'emozione e perché temevo di spaventarli col minimo movimento. Tra noi c'erano il fiume, qualche metro di terreno e mille misteri. Era diventato ormai un appuntamento quotidiano... al mattino...

La foglia che non voleva staccarsi dal ramo

Il vento fresco aveva iniziato a soffiare da fine agosto, e già parecchie di loro si erano lasciate cadere, finendo sul terreno calpestato dai bagnanti. Nel viale alberato a pochi passi dal mare, la foglia pensava alla sua fine imminente con paura: "non voglio staccarmi dal ramo - diceva a se stessa - non voglio staccarmi da te - diceva all'albero - con gli occhi gonfi di lacrime". L'albero pensava che in vita sua era la prima volta che una foglia gli aveva valuto così bene e la rincuorava come poteva: "Non hai nulla da temere, quando ti staccherai da me e ti lascerai cadere nel vuoto sarà bellissimo, sarà come volare". La foglia si sentiva sempre più stanca, mentre il suo colore, da verde, diventava giallo con infuocate sfumature rosse: "Sei sempre più bella - le diceva l'albero - guàrdati, sembri una candela accesa.. per questo ti devi staccare, altrimenti finirai per bruciarmi!" e tentavano, entrambi, di sorridere... Poi, arrivò quel...