Il titolo di questo post è una frase di mia mamma... l'ha pronunciata qualche giorno fa guardando le nuvole: "come lavora questo cielo!"... detto in dialetto poi, ha avuto un sapore ancora più bello, intimo e antico allo stesso tempo. E in effetti è vero, ha tradotto in una frase quello che pensavo da diversi mesi: questo cielo è sempre in movimento, molto più del passato... o almeno questa è la mia percezione. Non c'è una giornata uguale all'altra, non c'è un'ora uguale all'altra! Sono nuvole morbidose stagliate contro l'azzurro, sono giganti neri che avanzano tra i fulmini, è vento a folate, è vento teso, è calma... ma solo per un po', è pioggia, poi, è sole ed è di nuovo estate. Il cielo è sempre diverso, è in movimento, è come se sopra le nostre teste ci fosse sempre un lavorio continuo. E sotto? E sotto ci siamo noi, spesso immobili, stagnanti in situazioni da cui non vediamo l'uscita. Il cielo però non si fa condizionare e continua a lavorare, fino al giorno in cui capiremo che tutto quel movimento che osserviamo sui tetti delle case, non è il piano di lusso dell'esistenza, che si "diverte" alla faccia nostra. Quel piano chiamato cielo è il riflesso della terra, è l'altra faccia della stessa medaglia, e quella medaglia siamo noi.
(Mi.Fu)
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