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Visualizzazione dei post da 2022

Guarda il meglio! Buon anno!

 

Bagno di neve, buon Natale

La neve aveva ricoperto i suoi piedi ma non sentiva freddo. Il vento le aveva ghiacciato il viso ma non tremava. La luce della lanterna del suo uscio di casa, splendeva dietro di lei. Piegava le dita dei piedi scalzi per sentire ancora di più le neve sulla pelle. Ogni tanto faceva uscire la lingua dalla sua bocca per sentirne il sapore. Gli occhi guardavano di fronte a lei, appoggiati sulla strada innevata. Il gatto la fissava dal vetro della finestra, dal caldo della sua casa. Quell'inverno si preannunciava lungo, e aveva deciso che lo avrebbe vissuto tutto, interamente e completamente. Respirò a fondo l'aria fresca di quella sera di dicembre, e rientrò in casa. Spense tutte le luci e si sedette alla finestra facendosi un bagno nella bianca luce della neve. BUON NATALE

Per questo Natale? Ti auguro tutto il tuo Mondo

Oggi ho deciso di prendere in mano questa carta dei tarocchi e di osservarla bene: IL MONDO. La dedico a me e a tutti voi per questo periodo natalizio, in cui tutto luccica, di luce non sempre vera ;-) Così parla "Il Mondo": "Se riesci ad arrivare fino a me, se mi sviluppi dentro di te, potrai assaporare la gioia suprema che è la gioia di vivere [...] Allora sarai padrone del tuo universo. [...] Rappresento la materializzazione di tutti i sogni, l'anima senza la quale il mondo non è mondo ma deserto sterile. [...] Sono la meta di tutte le strade ". (tratto dal libro "La via dei tarocchi, di Jodorowsky e Marianne Costa, consigliatissimo!) E' una carta di piena realizzazione, di arrivo, di celebrazione della meta raggiunta, della terra conquistata. Ma non siamo dentro il territorio della materia, bensì in quell'universo potente ed impalpabile che la contiene e la genera. Siamo dentro la matrice di tutto, il nucleo fondante, il punto da cui si irradia ...

Scrivo per te.. fa di me il tuo ghostwriter!

Scrivo per te! Potrei essere il tuo scrittore ombra, o fantasma: IL GHOSTWRITER! Non rinunciare a comunicare con la scrittura solo perché non sai scrivere! Vi siete mai chiesti perché persone, evidentemente non in grado di scrivere un libro, lo scrivono lo stesso e lo mettono in commercio? Spesso sono persone famose che ad un certo punto della loro vita vogliono raccontarsi, perché ne sentono il bisogno oppure perché - per ragioni di business- i tempi della loro carriera sono maturi. Ma non succede solo per i volti noti della tv, ci sono tante persone e mille motivi per voler scrivere un libro, oppure un articolo, una storia (non per forza devono essere tante pagine!), qualcosa che vogliamo scrivere e diffondere, ma che non possiamo fare da soli perché non sappiamo scrivere o impostare bene i contenuti da raccontare. Associazioni, gruppi di lavoro, aziende, artisti, privati cittadini, persone normali (la parola normale è sempre fuori luogo ma la uso per questione di sintesi, cosa peral...

Prendi in mano una foglia e vola su una stella

Ci sono foglie che diventano stelle. Le prendi in mano e possono essere tutto: una bacchetta magica o qualcosa che non appartiene al nostro mondo, oppure una presenza antica che abbiamo l'onore di riscoprire. Le magnifiche punte e il giallo acceso le fa sembrare alle stelle, e forse lo sono. Le foglie che raccogli a terra in questo periodo dell'anno sono fautrici di una strana dinamica: ti fanno piegare per essere raccolte, poi si fanno fissare con meraviglia e poi.. magicamente ti fanno alzare gli occhi al cielo come se in quel momento ci accorgessimo anche di lui, che sta sopra e dentro di noi sempre... a voi non viene spontaneo? La natura ha questo magnifico effetto: segue un ciclo che si ripete continuamente eppure ci lascia sempre stupefatti. Essa rispecchia quella parte di noi ancora bambina, quel filo sottile e lucente che ci collega alla meraviglia e quindi alla potenza della vita: sempre uguale e sempre diversa! E con questa foglia in mano io mi sento una regina, una m...

Dicembre: Non solo Natale, non solo capodanno, mentre entriamo nelle tenebre attrezzati con antiche luminarie

Dicembre è il mese del Natale e del Capodanno, le due feste più sentite (o subìte?!) dell'anno. C'è chi le ama, c'è chi non le sopporta, con il suo carico commerciale e di cose che "vanno fatte".. i pranzi coi parenti (e sono tutti contenti!?), le cene di scambio regalo (che se non lo fai non va bene perché gli altri te lo fanno), il panettone in ufficio da dividere con chi non sopporti, le luminarie ovunque, anche dove vorresti un po' di penombra per abbandonarti ad un'espressione facciale di stanchezza e disapprovazione, le foto degli amici sotto l'albero di Natale alle Maldive, i giorni di festa da ritagliarsi lavorando il doppio nei giorni precedenti, le ferie assicurate ma in cui non puoi fare quasi nulla perché ci sono mutui, affitti, bollette (e regali!) da pagare.. le cose che non hai e le persone che non ci sono, i vuoti che diventano abissi quando si avvicina il Natale. Oppure no: luci ovunque che ti rallegrano il cuore, piccoli doni da acqui...

Nettuno: nostalgia del nostro paradiso perduto (non per sempre).

Nettuno è il pianeta del nostro sistema solare che si trova più lontano dalla Terra. Dista oltre 4 miliardi di km, una corsetta mattutina insomma ;-)  Non sempre in astrologia viene considerato, come Urano e Plutone, proprio a causa di questa distanza: come può esercitare un'influenza sulle persone se è così lontano? Credo sia importante fare una scelta interiore: o tutto è uno, e quindi ogni parte è connessa con il resto, a prescindere dalla distanza, oppure non è così e allora ciò che è molto lontano non ci riguarda. Personalmente ho sposato la prima opzione, quindi anche Nettuno conta. Devo inoltre dire che da quando lo studio ci sono molte definizioni che mi hanno portato a pensare che forse sono proprio le cose lontane che agiscono su di noi in maniera profonda. Come un collegamento che, proprio perchè non puoi vedere, agisce indisturbato su di noi, cambiandoci lungo tutta la nostra esistenza, attraverso tante vite. Nettuno viene spesso definito come il pianeta dell'illusi...

Vento: è tempo di movimento, non puoi tenerlo dentro

E' un pomeriggio di fine novembre con il vento che spira come solo lui si fare: impetuosamente ed elegantemente. Amo il vento, come sposta tutto, come muove, come piega. Come spettina i capelli, come arriva in faccia senza chiedere permesso. Mi piace sentirlo addosso e mi piace anche guardarlo dalla finestra: il mondo con il vento è tutto in movimento. Senza percepirlo fisicamente, senza sentirne il rumore, se lo guardi dal vetro, sembra che tutte le cose, animate ed inanimate si muovano da sole. Arriva all'improvviso una misteriosa forza che le sposta o ne scompone i componenti. Dal vetro del mio salotto vedo foglie che volano e danzano, pezzi di carta che saltellano sulla strada, alberi che si agitano, che scuotono i loro rami come a voler manifestare qualcosa. L'altalena fa divertire un bambino invisibile sulla sua seduta, le sedie di plastica dei bar si spostano in nuove composizioni, le tende dei negozi ballano una danza incontrollata. Gli oggetti e gli elementi della ...

Un film che non ti piace, il tempo prima del cambiamento

Ci sono giorni in cui ogni cosa ci sembra abbia un significato in più rispetto a ciò che appare. Ogni immagine, parola, momento che viviamo, scena a cui assistiamo, sembra entrate dentro ad una parte di noi che è in ascolto più del solito. Succede quando nella nostra vita sta per avvenire un cambiamento. A volte passano anni in cui sembra non accadere nulla di diverso, anni in cui soffriamo per i soliti motivi, ci arrabbiamo nelle questioni "di sempre", e cerchiamo pace e gioia nelle situazioni a noi più congeniali. Poi arriva un momento in cui la gioia non è più tale, la sofferenza acquista altre sfumature e la rabbia si diffonde a momenti di vita che sembravano abbonati alla serenità. Perché succede questo? Perché nei precedenti tempi "immobili", in realtà tutto scavava: la sofferenza, la gioia, la rabbia. I sogni continuavano a volare sopra le nostre teste, a sostare davanti ai nostri occhi nei momenti in cui ci concedevamo di guardarli ancora.. a rannicchiarsi i...

Scrivere sui social: c'è un mondo da raccontare, bisogna solo tirarlo fuori e farlo nel modo giusto

Come tutti voi (miei milioni di followers!) sapete, mi occupo di "comunicazione", soprattutto di scrittura (per social e non solo). Studio e pratico anche astrologia e tarocchi, ma questa è un'altra storia! (anche se in realtà sono ambiti che in me si alimentano a vicenda! Un giorno scriverò un post su come una buona lettura astrologica o tarologica può davvero risvegliare in te intuizioni professionali!) Oggi questo articolo si concentra sul "mondo social" e sull'eterno dilemma: COSA SCRIVO?. E' un argomento su cui ho già espresso qualche idea in passato ma vedo che continua ad essere in voga, che il virtuale foglio bianco della pagina social, continua ad essere un cruccio per tanti, soprattutto per chi si occupa da solo della comunicazione del proprio mestiere/business/progetto. Veniamo al punto, questo è un articolo pratico, super operativo! CONTENUTI SOCIAL: le 4 aree in cui creare! Alcune frasi che sento dire: "Non so cosa scrivere" "...

Di tempo e di morte, l'arte non ha paura (e io scrivo)

Ci sono argomenti difficili, tabù emotivi che diventano muri. Uno di questi è la morte, ma, diciamolo, spesso (ancora!) è anche il sesso. E poi ci sono gli incroci tra vita e scienza non sempre così chiari e immediatamente riconducibili al bene delle persone, ci sono i vicoli scuri, tanti, in cui l'umanità finisce per perdersi. C'è anche il tempo, con la sua spietata inesorabilità.. Ci sono questioni che sono questioni per sempre, eterne, sono come buchi neri in cui si perde spesso la memoria e la volontà di provare ancora a comprendere. E poi c'è l'arte, il fare arte, il tentativo di continuare a farla, per capire, esplorare, sbattere in faccia certi argomenti. L'arte provoca, va oltre il politically correct (nuova ingessatura sociale), va oltre la "morale", o semplicemente, e liberamente, se ne frega. Non tutta l'arte è così, ma una sua parte sì, da sempre. Da quando arte era "solo" il ritratto del Re o del Papa. Tutta la storia è percorsa ...

La tua luna guarda lontano: vuoi conoscerla?

Come sapete mi ha sempre affascinato l'astrologia, tanto da studiarla e praticarla da anni. Credo sia uno strumento interpretativo di se stessi, e della propria posizione nel mondo/universo, molto efficace.. è un modo di guardare dentro di sé allo stesso modo con cui si guarda fuori dalla finestra. E' come se riuscissimo a scoprire qualcosa di noi stessi e della nostra esistenza, osservando qualcosa che è fuori di noi. Ma il motivo per cui è efficace, cioè utile, è che quello che noi guardiamo all'esterno di noi, non è altro, è noi! In questo caso è il cielo, la posizione dei pianeti e i loro rapporti.  La cosa bella è che potrebbe essere anche un fiore, o un filo d'erba. Il principio che sottende a ciò che sto scrivendo (che molti potrebbero giudicare come assurda fantasia) è che ogni cosa è nel tutto e il tutto contiene ogni cosa. L'intero ci parla delle sue parti, e viceversa, noi siamo in ogni riflesso di tutto ciò che esiste. A volte guardare noi stessi in un r...

Sogni e sostanza: il futuro è antico

Se hai un'idea che ti illumina dentro e fuori, seguila. Se hai parole che scaldano diffondile, se hai sogni che scalpitano, falli correre. Se ti balena in testa un pensiero creativo che ti rende felice, potenzialo, sviluppalo, dagli forma e struttura. Funzionerà.  Una voce in testa ti dice che non funzionerà perché non va di moda? perché è controcorrente? Fatti questa domanda: il tuo sogno ha sostanza? Ha un centro di valore? Nasce e cresce attorno a qualcosa di antico quanto il mondo? Allora, ti parrà strano, ma funzionerà. Le cose importanti sono poche e sono sempre quelle, se tu vuoi costruire la tua soddisfazione su una di queste, non può non funzionare. Cambierà forma e strada mille volte, ma crescerà e non tramonterà. Stai al centro della migliore sostanza che ti batte nel cuore. Non rinnegarla, e comunque, anche se lo facessi, non scomparirebbe. PERCHE' LEI E' TE. 

Blog alla riscossa, non solo social: scrivere!

Scrivere articoli per siti e blog mi rende particolarmente felice. Questo che state leggendo è il mio blog personale in cui condivido pensieri, sogni, viaggi mentali di ogni tipo! Ogni tanto parlo anche del mio lavoro che fortunatamente amo! Il motivo? Il mio lavoro è soprattutto scrivere, nel mondo dei social e non solo. Oggi vi parlo del grande ritorno della scrittura da sito/blog, non solo social insomma! Dopo anni in cui le pagine social hanno gradualmente (ma non lentamente) invaso il mondo della comunicazione, in molti casi letteralmente sostituito il "buon vecchio sito/blog", oggi la marea inizia a ritirarsi. I social rimangono lo strumento più veloce ed accessibile da mettere in moto, ma in tanti si stanno rendendo conto che non ci sono solo i social, anche perchè, soprattutto in riferimento alle pagine professionali, stanno rallentanto parecchio in termini di traffico.. Quindi è cosa buona e saggia riallargare la visione! Dunque in questo periodo c'è un ritorno ...

Il segno sei tu

Ti prego vita mia dammi un segno! Quante volte lo abbiamo chiesto? Parlando da soli ma non del tutto. Guardando il cielo o le cime degli alberi al vento, accarezzando il nostro gatto, camminando per strada. Ci sono momenti in cui ci sentiamo persi nel labirinto costruito da noi stessi. Siamo di fronte ad una giungla di sentieri senza sapere quale prendere. Ogni destinazione ci sembra buona ma non ottima, non ci sentiamo completamente al nostro posto, nella giusta direzione. Poi ci sono momenti in cui ogni cosa sembra parlarci, il nostro sentiero quotidiano è lastricato di segni che sembrano tifare per noi: "stai andando forte, continua così, sei sulla giusta via!". Ogni parola, ogni incontro, ogni luogo sembra una conferma alla direzione che abbiamo preso.. Ti sei mai chiesto perchè? Perchè non è sempre così? Perchè a volte sì? Io me lo sono chiesto e probabilmente non sto dicendoti nulla di nuovo ma lo dico lo stesso: E' sempre così! Siamo noi a non esserci, a non essere...

In cerca di frescura tra le pagine di un libro

E' sera ed è caldissimo. E' settembre e fa un caldo pazzesco, no aria, no sollievo, solo umidità e disagio. Cosa faccio? prendo in mano questo libro che ho letto anni fa. Lo apro a "caso" (virgolette d'obbligo) e leggo alcune frasi che avevo sottolineato (non mi odiate, sottolineo i libri, e quasi sempre con la penna, non sopporto la matita, il suo essere cancellabile). Mi ricordo perché amo leggere e perché nessun social potrà mai sostituire la presenza di un testo stampato, che aspetta di essere ritrovato. Leggo queste due frasi ed è sufficiente per farmi venire voglia di scrivere questo post (e mi ricordo perché anche i social non sono male, se usati in modo umano ;-) ): "..Non indifferenza ma cura, non adeguamento al presente ma utopia che lavora per un futuro diverso". Utopia che lavora, concordo! Ecco perché l'avevo sottolineato! ( ;-) ) E poi: "Questo è il punto: desiderare qualcosa di più grande del proprio desiderio egocentrico, qualcos...

La funzione del rumore

Mi infastidiscono i rumori, soprattutto quando sono persistenti come quelli del traffico. Abito in una "zona tranquilla".. no, non è vero, il transitare dei veicoli è pressoché continuo. In questi ultimi anni tanti luoghi abitati si sono super-urbanizzati, e la "semi-campagna" in cui abito (nella periferia di Savignano sul Rubicone) è diventata ormai un pezzo di un'unica città che unisce tutti i paesi sulla via Emilia. Comuni diversi certo, ma praticamente attaccati, uniti di fatto dal continuo di veicoli. E' una trasformazione avvenuta negli anni, gradualmente e inesorabilmente. Quando mi allontano per cercare la pace, e mi ritrovo in un bosco o su un fiume, mi rendo conto di quanto sia difficile raggiungere un luogo in cui non si sentano moto o auto sfrecciare. Mi ritengo fortunata ad abitare a pochi passi da campagne e colline, ma la pace della natura è un'altra cosa.. sentire solo il vento e il verso degli animali. In questi giorni è nato un pensiero...

Quattro insoliti passi a Milano Marittima

 Dalla pineta al mare, passando da un inatteso cemento.. video-racconto di un pomeriggio estivo a Cervia e dintorni.

Sogni o scuse? Elogio dell'azione

Sorriso e capelli sparnazzati che concludono la sagoma con buffo vigore! Questa sono io, che corro (lentamente ma forte interiormente) nella terra di mezzo delle mie giornate. Entusiasta come una bambina e saggia quel poco che basta per non trasformare i sogni in scuse per non fare nulla. Sogna in grande, lo dico sempre, ma che la vastità del tuo sogno non sia una scusa per stare fermo. Perché se sogni e basta allora si chiama dormire, ed è un'altra cosa. Il sogno è motore del fare ed il fare è ossigeno per il sogno. Se il tuo sogno ti sovrasta come qualcosa di enorme che ti fa ombra, che ti spaventa con la sua maestosità sopra di te piccola, allora qualcosa non quadra. Allora non è un sogno o comunque non è il tuo sogno. Andando avanti nella mia variegata vita posso dire che importante quanto avere dei sogni sia capire cosa li ha fatti nascere e cosa li alimenta. Come fare? Guardandosi. Se ti trovi ferma, insoddisfatta e comoda, allora qualcosa di necrofilo ha contaminato il tuo s...

Tra le saline e il mare, silenzio e potenza

 Con i piedi con il cuore. Un giro in luoghi di Romagna silenziosi e suggestivi, che sanno di frontiera, "deserti" di campagna, acqua e sale.  Nei dintorni di Cervia.

In cammino a Saiano, con i piedi con il cuore

Con i piedi, con il cuore. Oggi sono pellegrina al Santuario della Madonna di Saiano.. Si trova sulla Via Marecchiese, tra Verucchio e Torriana, a una ventina di km da Rimini. Ecco il mio video-racconto!

Caro cagnolone, viviamo in una società violenta

Oggi ho visto un grosso cane bianco, steso in mezzo alla strada. Un ragazzino gli stava vicino e lo accarezzava, cercando allo stesso tempo di convincerlo ad alzarsi perché sicuramente sarebbero arrivate delle auto.. Il cane ad un certo punto si è alzato e lentamente ha ripreso a camminare a fianco al suo giovane amico umano. Un nodo mi ha stretto la gola mentre osservavo quel cagnone, probabilmente anziano e bisognoso di riposarsi, che si allontanava lentamente. Ho pensato a tutte le volte in cui dalla finestra controllo dove si trova il mio gatto: se lo intercetto in giardino mi sento sostanzialmente tranquilla, se vedo che è sul ciglio della strada o nel cortile dei miei vicini, mi sale un velo di preoccupazione perché so che si espone a dei pericoli reali. Sempre più spesso penso che viviamo in una società violenta, un mondo in cui ad esempio dobbiamo scegliere se: tenere il nostro gatto chiuso in casa raccontandoci che tanto sono felici lo stesso perché dormono e mangiano tutto il...
Help me! Sto diventando sempre più sensibile ai rumori, nel senso che mi disturbano tantissimo, soprattutto quelli con un volume che io percepisco troppo alto, dalla voce delle persone, alla tv, ai rumori urbani.. Sto invecchiando? Sicuramente sì, forse i miei timpani si stanno logorando e la mia psiche pure, a colpi di tempi moderni! Ma ci sono ancora rumori che non mi disturbano, anche se forti, in questo video vi racconto quali! :-) 

Attraversare i muri, il libro di Marina Abramović

Marina Abramović, grande artista, icona dell'arte contemporanea, in particolare del mondo della performance! Il corpo al centro, con tutto il mondo psicologico, sociale ed emotivo che si porta dietro! Consiglio questa autobiografia e qui ve la racconto in breve!

Da passeggera a pilota, la luce cambia

Ieri ho rivisto questa fotografia scattata anni fa in Portogallo, e mi sono fermata a guardarmi. Faccia compiaciuta, serenamente contenta di quello che stavo vivendo, sguardo limpido verso la bellezza che stavo accogliendo, il tutto unito da un filo di vibrante entusiasmo che traspare nonostante la posizione statica. Mi sono guardata allo specchio e ho visto una faccia alquanto diversa, stanca e più spenta. Non è solo l'effetto del tempo che passa, e non è che ora non abbia entusiasmo, ne sto usando tantissimo in un momento delicato della mia professione in cui letteralmente ho fatto un salto nel vuoto.. vuoto che sto riempiendo, conquistando centimetro dopo centimetro con perseveranza e positività.. Quindi non è questo, quel filo di entusiasmo c'è ancora ad unire le cose, i fatti, i giorni, da allora, fino ad oggi. E' altro, sono come rughe emotive, che non si vedono come quelle fisiche, sono solchi scavati dalle situazioni che in questi ultimi anni ho attraversato come de...

Storie di passaggio, bolle di me

Mentre esco da un negozio, mentre salgo in auto, mentre apparecchio la tavola. Nei momenti della giornata in cui non sono concentrata sul lavoro, è come se si aprissero dei varchi in me, e lì, crescessero storie. Le ho chiamate "storie di passaggio", sono una specie di flash narrativi, di incipit di romanzi, di scene di un film. Non sono viaggi mentali su di me e la mia vita, ma veri e propri spezzoni di storie che hanno come protagonista quasi sempre una donna, o nel mezzo di un'azione o di una presa di coscienza. A volte immagino cosa dice o pensa lei, a volte mi ritrovo ad essere la voce fuori campo. Non so se è una cosa che capita a molti, forse è la mia mente che continua ad essere connessa con una parte della mia vita che a volte trascuro, cioè la scrittura creativa, la voglia di costruire storie che possano coinvolgere e anche un po' portare lontano dai limiti quotidiani, o dentro di sé, in un posto sicuro dove tutto è possibile. Ogni giorno io esercito scrittu...

Nuvole felici in cieli impossibili, arte è libertà

Mi è piaciuto molto svolazzare in mezzo alle "Nuvole felici" che ho incontrato alcuni giorni fa in una mostra nella mia Romagna (a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli). Sono nuvole pittoriche dai mille colori, impossibili nuvole su impossibili cieli, è la licenza artistica che ben si combina con quella della nostra immaginazione. Devo dire però che cieli con nuvole di tutti i colori non li avevo mai immaginati. Quelle che ho visto sono le nuvole dell'artista  "Donatien"  (Giuseppe Quartieri)  che si è preso tanta libertà anche per quanto riguarda le forme di queste nuvole: angoli e rette a creare irregolari e pungenti forme geometriche. Non tutte, altre sono più morbide con i loro nuclei cromatici sgargianti. Sono nuvole che al primo impatto ti accolgono gioiose con i loro colori ma guardando meglio ti accorgi che ti disturbano : perché le ha fatte così? perché con quei colori e quelle forme? perché quei cieli? Si accende l'esigenza-pretesa di capire il mot...

Una, nessuna, centomila "te"

Quante immagini di te hai negli occhi, nel cuore e nelle mani? Quante "te" esistono in come ti vedi, in quello che senti, in ciò che fai? Difficile contarle. A volte hai anche pensato di essere l'unica a sentirti sempre diversa, eternamente oscillante tra uno stato d'animo e l'altro, un sì e un no, una direzione e altre mille! Insicurezza? Incapacità di decidere della propria vita? Personalità multipla? Le ha pensate tutte, e forse qualche battuta in faccia te la sei anche presa, da amici, parenti, amanti. "Sei grande, devi decidere chi essere, cosa fare, cosa vuoi", una frase ascoltata mille volte mentre annuivi guardando fuori dalla finestra. Sono vent'anni che te lo dicono, vero? Dimmi la verità, ora te lo dicono un po' meno. I motivi possono essere diversi: 1) ti hanno accettato per come sei (cosa molto rara perché quasi nessuno lo fa nemmeno con se stesso) 2) ti vedono contenta per cui non si fanno e non ti fanno più domande (ti amano davver...

Buono per te, come il vino con la gazzosa

Oggi mi sono preparata la "bibita" che amava farsi mio padre: vino rosso con gazzosa. Io aggiungo anche una fetta di limone e qualche cubetto di ghiaccio.. Lo so, un'assurdità per gli amanti del vino e non solo.. E pensare che io adoro il vino, ma amo anche questo mix improbabile, per me così gustoso, soprattutto in estate. Mentre lo sorseggiavo all'ombra dell'ulivo del mio giardino, mentre il gatto mi guardava da sotto la siepe, non era solo il senso del gusto che si attivava, ma un intero mondo. Ho pensato a mio padre, morto da tre anni, a quante piccole grandi cose mi ha lasciato, come questo calice che ho tra le dita. Al suo sorriso soddisfatto che aveva quando si preparava questa pazza bevanda.. Ho pensato al suo entusiasmo che aveva per tante cose semplici, a come è stampato dentro di me e sulla mia faccia allo stesso modo, sull'onda di una scossa infantile che mi attraversa sempre.. Come se da lui fosse passato a me, quel "non stare nella pelle...

Niente spezza davvero la vita (il vuoto non esiste)

Di ritorno dal mare sono rimasta colpita da questo albero. Spaccato quasi a metà, quasi completamente scavato, quasi totalmente svuotato. Quasi. Alla vita quel "quasi" basta, la vita è vita, anche quando sono briciole. Una specie di buco con l'albero intorno, con la forza e la tenacia di resistere, vivere, continuare a crescere, e donare ancora ombra. Sotto quell'ombra c'era la mia auto, e tante altre ce ne saranno di persone che usufruiranno della frescura della sua chioma. Qualcuno noterà il miracolo che quell'albero rappresenta, molti altri no. Un semplice albero, penseranno, come fosse poco. Altri non penseranno a nulla, useranno quell'ombra, semplicemente. Non tutto ci è dovuto, ricordiamocelo. Facciamo lo sforzo di vedere, di capire, di ringraziare. Quel miracolo non è un miracolo nel senso di qualcosa di magico e inspiegabile, è il miracolo della vita che accade ogni giorno, che in questo caso si fa più evidente, ci racconta qualcosa in più perché n...

Sogni banali? Solo in quanto fondamentali

 A proposito di sogni e di frasi scontate, di concetti enormi su cui sorvoliamo.. perché lo facciamo? Perché "bypassiamo" aspetti così immensi per la nostra felicità? Quando pronunciamo la parola "sogni" fermiamoci e respiriamola..  Miriam

Come diventare se stessi, video-recensione

Eccomi con un'altra mia personale recensione, questa volta condivido alcune riflessioni sul libro "Come diventare se stessi, David Foster Wallace si racconta" a firma del giornalista David Lipsky. Video fatto con il taglia e incolla perché non riuscivo ad arrivare fino in fondo... qualche inciampo e incertezza, anche per l'emozione troppe cose, tanta ricchezza di contenuti che non sono riuscita a farlo più breve! Perdono!   Buon ascolto, e soprattutto buona lettura! Miriam

La funzione dell'impossibile

Si dice spesso che l'impossibile non esiste. Ultimamente ci penso spesso e credo che l'impossibile non esista in senso assoluto ma nella nostra percezione sì e che anzi siamo noi i creatori di questo impossibile che molti vanno dicendo non esista: in che razza di cortocircuito mi sto infilando? Vediamo!  Chi e cosa decide se una cosa è impossibile? La considerazione che abbiamo di noi stessi, la più o meno reale valutazione delle nostre possibilità, della situazione, dell'orizzonte che sappiamo vedere. Oggettivamente l'impossibile, secondo categorie personali, e di buon senso, esiste. Sicuramente ne potrebbe nascere un dibattito teorico infinito e anche qui scatta la domanda: cosa s'intende per infinito?... Ok, fermiamoci prima che entri in un trip mentale ingestibile!  Torniamo a noi, cioè a quello che penso io in quanto è un mio post (😃): l'impossibile esiste in quanto personale (o collettiva) percezione e ha una sua funzione. Pensiamoci bene: quanta potenza ...

Fai pace con te

Con i pezzi nati dai mille scontri della vita, con le schegge che ti si sono conficcate addosso. Con i capelli impazziti che si ribellano al tuo volere! Fai pace con le tue componenti arrugginite, con quelle in frantumi, da sempre. Qualche pezzo l'hai perso per strada, per colpa di qualcuno o di qualcosa. I colpevoli ci sono sempre, escono dal cilindro della nostra autocommiserazione, come un sonnifero per la nostra coscienza. Solo il tempo, per le nostre menti assopite, ci racconta che i colpevoli siamo anche noi, che di noi non abbiamo rispettato nulla, tantomeno i piccoli pezzi. E solo un buon rapporto con il tempo, ci racconta che non è questione di colpa, ma di responsabilità che è, alla fine, amore per la propria esistenza. Dopo decenni ci ritroviamo di fronte alla solita scelta, lo stesso bivio che ci appare davanti dal primo istante di vita: vuoi vivere? Chiudi gli occhi e aspetta la risposta. Arriva subito vero? e subito dopo arriva un'altra domanda: come? E con estrem...

La funzione della tenerezza

Ci si presenta come marginale, secondaria. Ci appare come qualcosa "in più", che se c'è ci piace ma che può anche non esserci. E' la tenerezza. Non la pensiamo mai, nemmeno la cerchiamo, non la programmiamo, non è nei piani. Però la tenerezza arriva, inatteso prezioso dono. Ci vuole tempo, e dolore, e vuoti, per capire la sua utilità. Non solo la sua funzione di sollievo, di consolazione, ma il suo ruolo in quanto fondamenta di tutto ciò che di buono c'è nel mondo. La tenerezza non è un optional, un'aggiunta a una persona, a una situazione. E' uno modo d'essere che, spesso, non appartiene al nostro, al modo-mondo umano. Se non da bambini, o di fronti ad essi. Sovente ci arriva dalla natura, dagli animali. Ecco, se ce la siamo dimenticata, se abbiamo perso la capacità di riconoscerla, gli animali ce la possono riportare. Un gattino che ci guarda da dietro a un fiore, che fa le fusa sulla nostra mano. Un cane che scodinzola con gli occhioni puntati su di...

Le ombre che mi porto dietro

Passano gli anni e le ombre sono sempre le stesse. Si sono assottigliate, a volte sono anche scomparse dai miei radar distratti, ma sono sempre state presenti. Ci sono stati momenti in cui ho cercato di farci pace, di accettarle, di guardarle con amore. Altre volte ho finto di non vederle, tuffandomi totalmente nella luce da cui nascevano. Mi rendo conto che la maggior parte del tempo l'ho vissuto con loro al mio fianco, come qualcosa che ti osserva interrogandoti e chiedendo attenzione, ma senza essere invadente. Mi hanno fatto rabbia spesso, me la sono presa con loro. So cosa sono, quelle ombre mi riguardano, fanno parte di me, sono le mie insicurezze e le mie paure, o forse, semplicemente, sono il mio pensiero autogiudicante. Sono scure, ma è come se fossero il mio specchio e allo stesso tempo l'altro lato della medaglia. Sono la tristezza quando sorrido, sono la preoccupazione quando affronto nuove sfide, sono la sfiducia quando mi assumo dei rischi, sono la paura quando sc...

Vento dentro

  Amo il vento, so che a molti non piace, che infastidisce. Io adoro le giornate di vento, quando esci di casa e inizia ad abbracciarti la faccia e i capelli. Come vuole lui, il vento, nelle direzioni che solo lui conosce. Non sopporto i giorni immobili, in cui tutto è fermo. Amo il sole, l'estate, il clima "comodo" per fare ogni cosa, ma ho un debole per tutto ciò che si muove, che crea una certa instabilità. Sento che il movimento che c'è fuori corrisponde al movimento che ho dentro. Che quando le cose volano in aria, c'è più sintonia che i tumulti che porto nell'animo. Forse per questo ho un debole per i temporali e le tempeste, e per il vento in particolare. Ben venga il sole e l'azzurro cielo, ma, vi prego, almeno metteteci un po' di vento! Che nulla resti fermo, che tutto sia vibrante di vita, in movimento, in trasformazione. Il vento mi ricorda le cose che cambiano, il tempo che passa. Il chè è anche un po' nostalgico, ma di quella nostaglia...

La danza della realtà, di libri e di mondi

 La Danza della realtà! Un magnifico tuffo nell'immaginazione più vera a firma di Alejandro Jodorowsky! Umilmente oso recensire questo bellissimo libro! Miriam

Trasparente non vuol dir che non sei niente

Questo pensiero mi attraversa la mente e il cuore ogni volta che incontro una persona dimessa, silenziosa, che tende a non voler primeggiare, magari timida, chiusa. Innanzitutto non vuol dire che questa persona non sia felice e realizzata, ad ogni modo, non potendolo sapere, almeno non sempre, mi è capitato di pensare a come queste persone siano l'alterego della società in cui viviamo. E' come se fossero il silenzioso, ma potente, contraltare al culto dell'evidenza a tutti i costi, alla moda dell'apparire, della prima fila, dell'immancabile "selfie", dei primi posti in classifica, dei "non sei nulla senza followers". E' vero, non tutte le persone sono così, ma la parte "lustrini e chiacchiere" della folla, è sempre la parte più evidente ed è quel lato che la tv e i grossi media in generale, tendono a far vedere, per non parlare dei social, o almeno del mondo legato ai grossi influencer. Lungi da me da voler fare la "bacchettona...